Ci siamo costituiti nel 2005 come AVae-m, e dal 2009 come Acofoinmenef.

Hanno ucciso alcuni di noi, molti hanno perso amici e parenti.

Centinaia di persone hanno chiesto di essere censiti dalla ns.associazione, moltissimi di loro si sono iscritti, una parte molto piccola ha chiesto di pubblicare materiali, alcune di queste persone sono state convinte a cambiare idea.

Il ns.sito è attaccato in molte diverse maniere.

Diamo fastidio.

Aderiamo alla rete europea di associazioni contro le torture tecnologiche.

La Commissione europea dice che non è di sua competenza la materia.

Dopo il Presidente degli Usa nel 1995, dopo la messa al bando in Missuri, California e Russia, anche il ministro della Difesa della Polonia si sta interessando a queste cose.

Sin dall’agosto 2016 attendiamo una risposta e magari una convocazione dal Vs.Organo di Governo.

Un Paese non può dirsi civile nelle condizioni in cui sono costrette centinaia e centinaia, forse migliaia, di uomini e donne, peraltro non solo in “carceri” e “manicomi”, ma nella realtà della libera cittadinanza.

 

(05-07-2017 email a S.M. palazzochigi.it)