Questo articolo preso da
Luogo Comune del 24.11.2008 parla del "suicidio" di massa che avenne in Guayana nel 1978 da
parte della setta di Jum Jones,
in realtà come ipotizza questo articolo e il video
http://www.youtube.com/watch?v=EZe_QZ9lPIo
tutto
questo fosse parte di un programma CIA come
continuazione del programma MK ULTRA
Marco
Per quanto siamo contro i “Luoghi
Comuni” e siamo invece per la socializzazione proletaria e popolare, per le
bocciofile, le camminate in montagna, il pescare, i giri in bicicletta, un po’
di sole in mare non inquinato, mentre siamo contro tutto ciò che è sperpero e
lusso (in genere per pochi, perché il lusso a basso prezzo nasconde sempre
insidie e sostanze nocive) inutile e dannoso alle masse, all’interno del quadro
del modo di produzione capitalista, sia prima, che ora, nel tempo della
Rivoluzione necessaria contro ogni Stato imperialista ostaggio delle
multinazionali, e contro anche ogni Stato imperialista sequestratore di altri Stati e Popoli, per quanto siamo contro la
subcultura, ci dispiace di questo suicidio di massa. Preferiremmo si suicidassero tutti i capitalisti, uno per uno. Comunque l’articolo è importante perché rivela un tassello
della strategia di distruzione dell’Umanità attuata dalla CIA, la parte più
oscura ed infame, dopo l’Esercito, o prima, a seconda dei momenti, dei
cosiddetti “Stati Uniti d’America”, uno Stato costruito sulla distruzione di un
Popolo e sulla schiavitù di molti altri Popoli. Uno Stato incompatibile con un
assetto democratico mondiale.
il merda
Titolo dell’articolo Jonestown:
il più grande suicidio di massa.... del giornalismo
mondiale
Autore Massimo Mazzucco sito Luogo Comune
24/11/2008 |
|
Chi ha più di quarant’anni ricorderà certamente Jonestown,
e chi non lo ricorda ne avrà probabilmente letto la storia da qualche parte.
Una “setta” di fanatici, guidata da un pazzo più fanatico di loro, che si suicida perchè si ritiene
accerchiata dalle Forze del Male, rappresentate dalla nostra civiltà moderna.
In occasione del 30° anniversario dell’episodio, la CNN ha mandato in onda un
documentario intitolato “Escape from
Jonestown”, che narra l’esperienza dei pochi
sopravvissuti alla carneficina. Il quotidiano La
Stampa gli ha fatto eco, pubblicando il seguente articolo, che rappresenta una
buona sintesi di quella che è passata alla storia come la versione ufficiale
dei fatti.
L’invito è a leggerlo con spirito critico, facendo nota di eventuali
incongruenze o salti di logica nel racconto.
Jonestown, il più grande suicidio di massa della storia - La Stampa 18.11.08 (L’articolo non è firmato)
Il 18 novembre 1978, esattamente
trent’anni fa, 912 persone, seguaci della
congregazione religiosa del «Tempio del Popolo», si suicidarono
in massa nella loro comune di Jonestown, nella
giungla della Guyana, bevendo un cocktail al cianuro, secondo gli ordini del
loro capo, il reverendo Jim Jones.
Jones non era uno dei soliti squilibrati emarginati dalla
società che si rifugia nella religione: Jones era un
uomo stimato, che propugnava una sorta di socialismo apostolico e fu anche
assessore all’edilizia del comune di San Francisco sotto il sindaco democratico
George Moscone. Addirittura la moglie del presidente
Carter, Rosalynn, fu colpita dalla bontà di quest’uomo e intratteneva con Jones
regolare corrispondenza epistolare. Il vicepresidente Mondale,
in una lettera al «caro Jim», si dichiarava
«riconoscente per il lavoro del Tempio del Popolo nella difesa della libertà di
stampa, nella lotta contro la droga e nella direzione di un istituto per
bambini handicappati».
Nonostante le
lusinghiere opinioni di molti personaggi importanti, però, Jones,
verso la metà degli anni Settanta, cominciò a dare
segni di squilibrio: si credeva la reincarnazione di Cristo e Lenin insieme,
diceva di essere in grado di compiere miracoli e le prime voci di molestie
sessuali nei confronti di alcuni adepti cominciarono a diffondersi.
Messo sotto accusa
da più parti e sentendosi braccato, Jones prese
segretamente accordi con il governo della Guyana per ottenere alcuni lotti dei terreno nella giungla: così, nell’estate del 1977, più
di mille persone si trasferirono nella nuova «terra promessa» e diedero vita a Jonestown, la comune della setta del Tempio del Popolo.
Ben presto, però,
iniziarono primi problemi: i familiari dei seguaci della setta cominciarono a
rivolgersi alla polizia per far tornare a casa i loro congiunti, mentre
indagini giudiziarie scoprirono frodi fiscali e addirittura torture e sequestri
di persona all’interno della congregazione. In seguito alle varie indagini, nel
1978, il deputato californiano Leo Ryan si recò in
visita a Jonestown insieme a
un gruppo di giornalisti per verificare cosa accadesse realmente nella
comunità: il politico, però, venne ucciso da un seguace della setta su ordine
di Jones, insieme ad altre quattro persone, durante
una sparatoria mentre cercavano di ripartire dall’aeroporto con alcuni adepti
che erano stati costretti a partire per la Guyana.
Fu a questo punto
che qualcosa si ruppe: il reverendo Jones, convinto
che la Chiesa, il governo e la Cia volessero
distruggerli, salì sull’altare e ordinò ai fedeli «il supremo sacrificio per la
religione e il comunismo» e per «difendersi dall’imminente invasione delle
forze del Male». Centinaia di persone bevvero un cocktail al cianuro, facendo
la fila davanti a un enorme bidone pieno di cianuro. Jones aspettò che tutti esalassero il loro ultimo respiro e
si sparò un colpo di pistola alla tempia: attorno a
lui rimasero i cadaveri di 911 persone, il più grande suicidio di massa nella
storia.
Come dice il titolo, il più grande suicidio di massa fu, in quell’occasione,
quello del giornalismo mondiale. L’undici settembre era ancora lontano
all’orizzonte, ma evidentemente le prove generali di “magia mediatica”
erano già abbondantemente in corso. (Curiosa coincidenza: le vittime
risultarono essere proprio 911. O almeno così ci dicono).
Vediamo prima di tutto le contraddizioni più lampanti
nell’articolo:
1 - Tutti avranno notato che “Jones non era uno dei soliti squilibrati“, ma che “verso la metà
degli anni Settanta, cominciò a dare segni di squilibrio”.
Quindi, era o non era uno squilibrato? Non lo era ma
ci faceva, oppure lo era ma lo mascherava molto bene? (Insomma, squilibrati si
nasce, o si diventa?)
2 - Vi è poi il fatto che “più di mille persone si trasferirono nella nuova
«terra promessa»”, ma che “i familiari dei seguaci della setta cominciarono a
rivolgersi alla polizia per far tornare a casa i loro congiunti”.
Se si trasferirono di propria volontà, come si deduce dall’articolo, perchè mai farli tornare?
3 - Notiamo che “la moglie del presidente Carter ... intratteneva con
Jones regolare corrispondenza epistolare” e che “il vicepresidente
Mondale” scrivesse “al «caro Jim»”. “Sentendosi braccato”, però, “Jones prese
segretamente accordi con il governo della Guyana”.
Prima di tutto, come fa un predicatore qualunque – per giunta “rivoluzionario, eversivo e comunista” - ad avere amicizie così altolocate? E in quel
caso, che bisogno aveva di prendere accordi segreti con la Guyana, per
risolvere i propri problemi? Infine, perchè mai la
Guyana dovrebbe inimicarsi Washington, ospitando un amico della presidenza USA
caduto in disgrazia? Per pura simpatia? Le motivazioni date per la “fuga” di Jim Jones in Guyana – l’episodio
che sta al centro di tutta la vicenda - appaiono
decisamente improbabili.
4 - Ci viene
detto che le “indagini giudiziarie
scoprirono frodi fiscali e addirittura torture e sequestri di persona
all’interno della congregazione”, ma che “in seguito alle varie indagini, nel 1978, il
deputato californiano Leo Ryan si recò in visita a Jonestown per verificare cosa accadesse”.
Se già le indagini hanno scoperto torture e sequestri
di persona, cosa c’è ancora “da verificare”? A cosa serve quella “visita”, se già lo sai? Ad
essere ammazzati, forse?
5 - Leggiamo che “centinaia di persone bevvero un cocktail al cianuro,
facendo la fila davanti a un enorme bidone pieno di
cianuro”, e che “Jones aspettò che tutti esalassero il loro ultimo respiro e si sparò un colpo
di pistola alla tempia”.
6 - Perchè
lui la pistola? Il cianuro era finito? Con un bidone di cianuro si possono
ammazzare tutti gli abitanti di una metropoli, volendo. (A quel punto non c’era
più nemmeno la coda davanti al bidone....)
Vi sono poi altri elementi noti della vicenda, non riportati dall’articolo, che
faticano decisamente a reggersi in piedi:
7 -La notizia originale del “suicidio di massa” parlava di
circa 400 morti. Solo dopo molti giorni arrivò la correzione, che portava a oltre 900 la cifra conclusiva. Ci fu detto che il
conteggio iniziale era stato fatto dall’elicottero, ma che poi sotto i cadaveri
furono trovati altri cadaveri.
Ora, è possibile che nessuno si sia domandato come facciano 400 corpi a
coprirne altri 500?
8 - Per 5 giorni
nessun giornalista potè avvicinarsi al luogo del
massacro.
La cosa fu accettata come un dato di fatto, senza cercare in alcun modo di
spiegarla, nè di ricollegarla al resto delle
incongruenze riscontrate (ne riparliamo in seguito).
9 - Nella stragrande maggioranza delle
immagini i cadaveri compaiono allineati uno accanto all’altro, con il volto
rivolto verso il basso.
E’ possibile che il cianuro “ingurgitato” porti tutti a morire proprio in
quella posizione?
10 – Inoltre, il cianuro procura una
morte relativamente rapida, ma molto dolorosa, con forti convulsioni e spasmi tutt’altro che piacevoli da vedere.
E’ possibile quindi che “gli ultimi
della fila” (davanti al bidone di cianuro),
abbiano continuato ad attendere impazienti il loro turno, nonostante questo Inferno Dantesco che man mano cresceva e prendeva
corpo davanti a loro? Quando hai di fronte 800 persone che urlano, si
contorcono e schiumano dalla bocca, davvero non ti viene voglia di cambiare
idea?
11 - Leo Ryan è l’unico deputato americano che sia mai stato ucciso durante una missione parlamentare
all’estero. Nonostante questo il governo americano non ha mai aperto una indagine ufficiale presso la Guyana, nè
ha mai chiesto al suo governo di scoprire chi fossero “i seguaci della setta di Jones” che lo avrebbero ucciso.
Di fronte a tutte queste
incongruenze, qualunque giornalista dovrebbe almeno fare qualche verifica,
invece di accontentarsi della pappa già pronta. Invece continuano tutti ad ingurgitarla ad occhi chiusi, e così la
gente di oggi continua a ricevere lo stesso nutrimento
di quella di ieri.
E’ questo il diabolico meccanismo che permette la replicazione
infinita di una bugia, una volta immessa nel circuito mainstream,
fino a renderla una “verità
assodata”. (Poi ti raccontano che dei dilettanti del volo si
mettono a fare acrobazie con i 757, e se per caso provi ad obiettare ti prendi
pure del pazzo scatenato).
Vediamo ora la storia di Jonestown
nella versione 2.0, con il classico plug-in
fornito dagli amici di Langley, che sembra ormai
funzionare su tutte le versioni ufficiali degli ultimi 50 anni.
L’operazione Jonestown risulta
quindi doppiamente efficace e machiavellica: non solo permise di coprire
ufficialmente una estensione illecita del progetto MK-Ultra, che era
stato smantellato qualche anno prima, ma si riuscì anche a mandare alla
popolazione mondiale un messaggio subliminale molto significativo ed efficace,
se letto nell’ottica di quel particolare momento storico (siamo nel periodo di
riflusso post-68):
E’ inutile cercare soluzioni sociali “rivoluzionarie”, che portano solo alla dissoluzione
e persino alla morte. Non esiste alternativa nel mondo
della droga, nè tantomeno
nelle religioni o nei culti deviati. Le utopie sociali sono soltanto dei sogni
che si trasformano in incubi, ai quali voi stessi vorrete porre fine. Tornate
alle vostre case, guardate la TV, e preparatevi ai nuovi orizzonti dell’umanità
che stiamo confezionando per voi: aerobica, successo personale, abiti firmati,
telefonino. Il tutto nel nome della “maggioranza silenziosa”, di stampo
rigorosamente cristiano, che stava per prendere il sopravvento nella nuova
America di Ronald Reagan.
Il capo della CIA, in quel periodo, era George H. Bush.