DAL VIRUS AL CONTROLLO TOTALE I SOGNI DELLA BORGHESIA PER DISTRUGGERE LA LIBERTA' PARZIALMENTE OTTENUTA
non si parla più di peste, di aids, ogni decennio uno nuovo ...
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Sent: Wednesday, November 11, 2009 11:27 AM
Fotografare tutti i contatti quotidiani che si verificano in corsia, in bagno
e nelle camere, per svelare quelli a rischio di diffondere le infezioni in
ospedale, a partire dalla nuova influenza A. E cercare così nuove vie per
prevenirle.
A fare la spia, registrando tutti i dettagli dei contatti fra due o più persone
entro il metro di distanza, è un chip
messo a punto all’Institute for Scientific Interchange Foundation (Isi) di
Torino. «Da qualche giorno all’interno di un piano dell’ospedale romano
Bambino Gesù è partito un esperimento in prima mondiale», spiega
l’epidemiologa Caterina Rizzo, del Centro nazionale di epidemiologia
dell’Istituto superiore di sanità, che sta realizzando la ricerca. La
sperimentazione coinvolgerà circa 250 persone fra pazienti, medici, infermieri,
visitatori e specialisti.
Tutti indosseranno alcuni chip con
l’obiettivo di fare luce «sulle coordinate della trasmissione dei patogeni. È
uno strumento importante per capire dove si celano i rischi» per limitare il
pericolo. Intanto sale a 37 il bilancio ufficiale delle vittime dell’influenza.
Ieri è morta una donna di 52 anni a Latina e un uomo quarantenne a Eboli
(Salerno). Era diabetica e aveva contratto una forte
polmonite. Un bimbo di 7anni,positivo al test del virus A-H1N1,è tuttora
ricoverato in rianimazione a Siena.
www.metronews.it
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Partita al Bambin gesù di Roma un progetto che coinvolgerà (ufficialmente) circa 250 persone fra pazienti, medici, infermieri, visitatori e specialisti. Tutti "indosseranno alcuni chip con l'obiettivo di fare luce <sulle coordinate della trasmissione dei patogeni" In sostanza compito del chip sarebbe quello di fotografare tutti i contatti quotidiani che si verificano in corsia, in bagno e nelle camere, per svelare quelli rischio di diffondere le infezioni in ospedale. In sostanza spierebbe (così è il la giusta definizione) registrando tutti i dettagli dei contatti fra due o persone entro il metro di distanza.
Questo chip è stato messo a punto all'Institute for Scientific Interchange Foundatiol (Isi) di Torino.
Fonte Metro mercoledì 11 novembre 2009