Marco Sacchi
dicembre 2006
CONTRIBUTO ALLA DOCUMENTAZIONE
SCIENTIFICA IN SITO AVae-m
DALL’EUGENETICA AL TRANSUMANESIMO
Nota di Paolo Dorigo: nel
testo non si citano gli “Illuminati”, variante massona del nazismo democratico
odierno, ma le concezioni che ne sono alla base non sono di molto dissimili al
transumanesimo, con la differenza che per i transumanisti queste componenti
sono esse stesse un fine, per gli “Illuminati” un mezzo. La psicologia
comportamentalista e le “neuroscienze” (definizione coniata per avvicinare la
psicologia alla “scienza” ossia alla psichiatria) attuali, quando si addentrano
nell’uso delle armi elettroniche-mentali, (per loro “medicine” o “strumenti di
ricerca”), sono in questo più similmente vicine come discipline agli “Illuminati”.
Con questi e quelli, e con queste discipline, non vorremmo avere nulla a che
vedere se non nelle loro componenti palesi ed intersoggettive di natura
consueta al rispetto dell’essere umano, giacché, se la violenza è bruta, l’uso
di queste tecniche è una forma ancor più bruta e permanente di violenza.
(12-12-2006, da Piazza Fontana italiana a Piazza Fontana internazionale del 11
settembre).
Testo di Marco Sacchi
Eugenetica made in U.S.A
Il termine eugenetica
che significa “la buona specie” fu coniato nel XIX secolo da Francis
Galton (parente di Charles Darwin), il quale sentiva “l’obbligo morale” di
incoraggiare coloro che erano forti e sani a fare tanti figli con il fine di
“migliorare” l’umanità e che l’incrocio selettivo degli adatti poteva portare
alla razza superiore, come si concepiva all’epoca l’aristocrazia inglese. Nella
stessa epoca Herbert Spencer sviluppò “l’evoluzione della psicologia”
teorizzando che molte persone erano biologicamente imperfette e degne solo di
una morte “molto veloce”.
Dal 1907 al 1973, negli U.S.A. percorrendo
l’eugenetica nazista, 24 stati
autorizzarono la sterilizzazione coatta di pazienti di ospedali psichiatrici,
di condannati per crimini sessuali, di “imbecilli”, di “individui moralmente depravati”,
di epilettici. In realtà la maggioranza di queste persone erano immigrati
slavi, ebrei e soprattutto neri.
Così, gli Stati Uniti sono stati il primo paese al
mondo ad autorizzare la sterilizzazione con finalità eugenetiche. Nel
1907 lo Stato dell’Indiana approvò, infatti, la prima legge per la
sterilizzazione di pazienti ricoverati in istituzioni psichiatriche.
Negli Stati Uniti gli eugenisti sostenevano
che il paese si stava deteriorando a causa della qualità dei geni della
popolazione statunitense, e per questi motivi richiedevano interventi politici
per incrementare il numero di individui dotati di “geni buoni” e ridurre il
numero di individui dotati di “geni difettosi”. La riscoperta della legge di ereditarietà di Mendel agli
inizi del XX secolo aveva aperto la strada alla genetica che oggi conosciamo.
Tuttavia, queste stesse basi scientifiche che indicavano le leggi di
ereditarietà negli organismi viventi incluso gli esseri umani divennero presti
un potente sostegno per il movimento eugenetico che l’utilizzò per affermare
l’inferiorità di alcuni gruppi etnici e classi sociali.
Se vogliamo capire il perché gli U.S.A.
furono i pionieri della sterilizzazione, bisogna partire tra gli scheletri
contenuti negli armadi delle lobby interessate alla conservazione della natura.
Su tutti emerse il circolo formato da scienziati, economisti e politici del
professor Henry Fairfiled Obsorn. I membri più importanti del circolo di Obsorn
(come T. Roosvelt che divenne presidente) fondarono nel 1887 il Boone and
Crockett Club (B&C) che costituì la prima associazione
conservazionistica degli U.S.A. ed ebbe
un ruolo fondamentale nel sostenere sia il Museo Americano di Storia Naturale,
il parco zoologico di New York e la Lega di Difesa della Foresta Rossa a San
Francisco che i movimenti eugenetici di restrizione dell’immigrazione. In
un'epoca sempre più secolarizzata, la natura diviene un surrogato di Dio, tanto
che per il presbiteriano Osbon, natura e Dio sono pressoché la stessa cosa.
Per tanti anni, il cuore del movimento
eugenetico americano fu l’Eugenetics Record Office, allestito nel 1910 a Gold
Spring Harber (lo stesso centro che attualmente ospita l’Human Genome Project,
per la ricerca sul geoma) sovvenzionato da Mary Harrimann. Mary era la moglie
di Edward, il magnate delle ferrovie, e la madre di Averel, l’industriale che
nel 1921 decide di ripristinare il corridoio di navigazione tedesco
Hamburg-Amerika Line, la più grande linea di navigazione negli anni che
precedettero la seconda guerra mondiale. Nel 1926 Averell accolse nella sua ditta
un socio dal nome famoso Prescott Bush, padre di un presidente e nonno di un
altro.
Con tutta probabilità l’americano che dopo il 1933 ha maggiormente influenzato l’eugenetica tedesca, è stato Harry Laughlin, con il suo modello di legge per la sterilizzazione e l’eugenetica del 1922 che condusse alla sterilizzazione di almeno 20.000 americani. La legge di Laughlin fu preso come modello dalla Germania nazista. Nel 1937 Laighlin divenne il presidente del Pinner Fund, un’organizzazione che ancora oggi provvede ai fondi per la ricerca della relazione tra intelligenza umana e razza, con il fine di “migliorare le razze”.
IBM e nazismo
Il sistema Hellerikh, è sinonimo di calcolo
automatico, si basa sulla traduzione dei dati in fori su schede di cartoncino
mediante punzonatrici. Le schede possono poi venire lette con gli aghi
metallici. Quando passano attraverso un buco, gli aghi chiudono un circuito
elettrico che aziona dei contattori di scatti in grado di tradurre le
informazioni in serie numeriche il sistema era completato di:
-
da una macchina
verificatrice che controllava la qualità del lavoro fatto dalla punzanatrice:
-
da una macchina selezionatrice per ordinare
le schede;
-
da una calcolatrice
per eseguire calcoli numerici;
-
da una tabulatrice,
per stampare i risultati in chiaro;
Questa
tecnologia ha subito un’evoluzione relativamente lenta, fino ad arrivare
nel 1940 con le macchine di tipo
elettromeccanico in grado di riunire la funzionalità dei diversi componenti
meccanografici.
Le macchine Hallerikh dell’IBM furono usate
alla fine degli anni ’20 per il Progetto
Giamaica prima e successivamente negli U.S.A. Il Progetto Giamaica era una ricerca sugli incroci razziali in
Giamaica.
Il coinvolgimento dell’IBM nella Germani
nazista era cominciata l’anno stessa della presa di potere di Hitler (1933)
quando l’azienda eseguì il primo censimento nazista. L’8 gennaio 1934, con
investimento di un milione di dollari, l’IBM aprì una fabbrica di macchine
Hallerikh a Berlino.
In un articolo del bollettino dell’IBM
tedesca destinata ai clienti, si enfatizza i benefici che l’eugenetica poteva
trovare dall’elaborazione automatica dei dati. L’articolo dal titolo Un’analisi approfondita delle
interdipendenze statistiche attraverso il processo Hallerikh, illustrava
come complessi di dati potessero essere usati nei sistemi probabilistici e
citava come primo esempio il campo della
medicina e la scienza della genetica e della razza.
In un libro di E. Black L’IBM
e l’olocausto. I rapporti fra il Terzo Reich e una grande azienda americana (Rizzoli
2001), che rende evidente che l’IBM progettò, eseguì e fornì l’assistenza
necessaria al terzo reich per portare a compimento l’automazione per
l’Olocausto. Watson, presidente dell’IBM, venne insignito nel 1937 della Croce
del merito dell’aquila, la più alta onorificenza nazista.
L’IBM negli anni prebellici e nei primi anni
del secondo conflitto mondiale dopo aver conquistato il mercato tedesco seguiva
l’esercito della Germania nazista nei territori conquistati aprendo nuove
filiali e organizzando censimenti. In
altri paesi l’IBM anticipa la Wehrmacht istituendo nuove filiali e
iniziando censimenti in territori che verranno occupati solo in seguito, in
modo che i nazisti al momento della conquista di questi territori avevano già
tutti i dati per individuare, colpire e deportare gli ebrei della Polonia, del
Belgio, dell’Olanda.
Saranno i fori delle schede IBM a decretare
chi verrà deportato, chi verrà mandato nei campi di lavoro e chi in quelli di
sterminio.
Quanto sapeva di tutto ciò l’IBM di New
York ? Sapeva. Quando una legge americana rese illegale i contatti, con la
Germania costrinse e Watson a restituire l’onorificenza nazista, egli rimase comunque uno strenuo
difensore dell’affidabilità economica del partner tedesco e un suo sostenitore
politico. Allo scoppio della guerra Watson fa gestire dalla filiale di Ginevra
(in diretto contatto con la casa madre americana) gli affari della filiale
tedesca. Riesce anche pilotare la gestione controllata della ditta da parte
nazista e grazie agli appoggi politici nell’Amministrazione statunitense (era
amico personale di F.D. Roosvelt) riesce anche a sfuggire un’inchiesta del
Ministero del Commercio estero.
Altri esempi dei
rapporti tra nazismo e capitalisti U.S.A.
Il 20 ottobre 1942, dieci mesi dopo la
dichiarazione di guerra degli U.S.A
contro le potenze dell’Asse (Germania, Italia e Giappone), ci fu la
confisca delle azioni dell’Union Banting Corporation (U.B.C.) poiché accusata
di finanziare la Germania nazista e di aver ceduto quote azionarie ad
importanti gerarchi nazisti. Prescot Bush era allora azionista dell’U.B.C.
La famiglia Harriman e Prescot Bush (che
abbiamo vista erano soci) si incaricarono di effettuare presso la borsa di Wall
Street le operazioni necessarie affinché la Germania potesse avere un parziale
accesso ai crediti internazionali, e grazie a questi riuscì a finanziarie le
importazioni richieste dalla sua industria bellica.
La famiglia Harriman e Prescot Bush tramite
l’accordo con la German Steel essi fornirono a Hitler, tra le altre cose, il
50,8 % dell’acciaio da cui si ricavarono gli armamenti; il 45,5% dei condotti e
delle tubature della Germania nazista e il 35% del materiale esplosivo.
Rockefeller e l’eugenetica.
Negli anni 1909-13 e in quelli che
seguirono, Rockeffeler trasferì blocchi d'azioni della Standard Oil Co.
(posseduta dalla famiglia) per più di 300 milioni di dollari sul conto della
fondazione Rockeffeler gestita dai suoi fiduciari.
Dopo la prima guerra mondiale la Fondazione
Rockeffeler riversò danaro nella repubblica tedesca per gli studi di una
specializzazione medica nota come “genetica psichiatrica”. Questa branca
applica alla psichiatria i concetti di eugenetica sviluppata presso i
laboratori Calton londinesi e le sue derivate Società Eugenetiche in
Inghilterra e negli U.S.A. La Fondazione Rockeffeler creò l’istituto per la
Psichiatria Kaiser Wilhelm a Monaco e l’istituto Kaiser W. Per l’Antropologia,
l’Eugenetica e l’Ereditarietà Umana. Il capo di entrambi questi istituti era lo
psichiatra fascista svizzero Ernst Rudin. Tra l’altro l’istituto di Monaco fu
anche finanziato da Gustav Krupp (capo del gruppo familiare Krupp acciai e
armi) e dan Kuhn Loeb un espatriato americano della famiglia di banchieri della
famiglia di banchieri Kuhn Loeb.
Gli psicologi e gli esperti in
purificazione della produzione Rockeffeler crearono un canale di finanziamento
per la ricerca medica la Fondazione Jasiah
Macy diretta dal generale M. Churchill, Il gruppo Macy dirigerà gli
esperimenti londinesi più avanzati di controllo mentale ed ingegneria sociale.
Nel 1932 il movimento eugenetica si riunì al Museo Americano di Storia Naturale
a New York City, questo incontro era organizzato dall’International Federation
of Eugenics Organizations (organismo creato nel 1925).
L’eugenetica nazista
in pratica.
Appena pochi mesi dopo il raduno al Museo
Americano di Storia Naturale, l’apparato Rockeffeller con Rudin divenne in
sostanza una sezione dello stato nazista. Subito l’ascesa al potere di Hitler,
il regime nazista nominò Rudin capo della Società d’Igiene Mentale.
Rudin ed il suo staff quale parte della
Task Force d'esperti sull’ereditarietà, presieduta dal capo delle SS H.
Himmler, disegnò la legge sulla sterilizzazione descritta come una legge
modello americana, adottata nel luglio
del 1933 orgogliosamente illustrata nell’edizione 1933 di Eugenical New
(USA) con la firma di Hitler.
I massoni studiano la
follia.
Il Rito Scozzese della Massoneria, si unì
ai Rockeffeler nello sponsorizzare l’inizio della genetica psichiatrica nel
1934, sotto la rubrica della ricerca sulla demenza precoce (schizofrenia). Nel
1936, il rappresentante del Rito Scozzese per il Settore della Ricerca sulla
Demenza Precoce, il dottor Nolan D.C. Lewis, direttore dell’Istituto
Psichiatrico di New York, fece rapporto al Consiglio Supremo del Rito Scozzese
“sui progressi dei quattordici anni di progetti di ricerca finanziati dal
Consiglio Supremo”. Lo stratega del Rito Scozzese, Winfierd Overholser
sovrintendente del St. Elisabeth
Hospital, un ospedale psichiatrico federale sito a Washington D.C., fornì la
leadership generale per la ricerca psichiatrica del Rito.
Gli studi sulla degenerazione ereditaria
stavano procedendo, nelle enclavi tedesche della Fondazione Rockeffeller
quand’eco s’imbatterono in uno scoglio. Lo psichiatra Franz J. Kallmann, un
protetto di Rudin fu obbligato ad abbandonare il suo impiego - Kallmann era “mezzo ebreo”. Kallman immigrò negli U.S.A. e divenne direttore della ricerca presso l’Istituto
Psichiatrico dello Stato di New York, collegato alla Columbia University a
Manhattan. Il Rito Scozzese della Massoneria pagò Kallman per condurre una
ricerca su oltre mille casi di schizofrenia, al fine di sostenere la tesi che
il disturbo mentale era ereditario.
La ricerca di Kalmann venne pubblicata
simultaneamente negli U.S.A. e nella Germania nazista nel 1938. Nella
prefazione, Kallmann ringrazia il Rito Scozzese una c’erano frasi del tipo: “Sono riluttante nell’ammettere la necessità
di programmi eugenetici diversi per la comunità democratiche e quelle
fasciste … non vi sono differenze né
biologiche né sociologiche tra uno schizofrenico totalitarista ed uno
democratico”.
La ricerca accademica americana di Kalmann
fu usata dalle unità T4 del governo nazista come parte del suo progetto, quando a partire del 1939, si cominciava ad
uccidere i pazienti psichiatrici e le
varie altre persone “difettose”, tra cui i bambini.
L’accordo per
Auschwitz
La compagnia chimica I.G. Farben e la
Standard Oil prima che scopiasse la seconda guerra mondiale crearono una Joint
Werstur. Nel settembre del 1939 i dirigenti della Standard Oil volarono in
Olanda dove s'incontrarono con i dirigenti dell'I.G. Farben. La Standard Oil si
impegnò a mantenere l’accordo con la I.G. Farben anche se gli Stati Uniti
fossero entrati in guerra contro la Germania. Questo accordo fu rilevato nel
1942 dalla commissione investigativa del senatore H. Truman.
Nel 1940-41 la I.G. Farben costruì una
fabbrica gigantesca ad Auschwitz, per utilizzare le licenze della Standard Oil
– I.G. Farben. A sfruttare la manovalanza degli schiavi dei campi di
concentramento, per produrre benzina dal carbone.
Molti degli stabilimenti comuni alla
Standard Oil e alla I.G. Farben situati nelle immediate vicinanze dei campi di
lavoro di prigionia per produrre un’ampia gamma di prodotti chimici. E
nonostante il bombardamento sistematico dell’aviazione anglo-americana delle
città tedesche durante la guerra, i bombardieri agirono sempre con estrema
cautela quando si trattava di colpire le zone in prossimità di questi
stabilimenti. Nel 1945 la Germania era sotto un cumulo di macerie, ma gli
stabilimenti comuni Standard Oil e I.G. Farben erano tutti intatti.
La ricerca nella Polonia occupata dai nazisti.
Nel 1943 Josep Mengel, andò ad Auschwitz. In veste di
direttore in tempo di guerra dell’Istituto Kaiser Wilhelm per l’Antropologia
l’Eugenetica, l’Eugenetica l’Ereditarietà Umana di Berlino, Verschuer assicurò
fondi agli esperimenti di Mengel.
Mengel si aggirava famelicamente tra le
carrozze ferroviarie in arrivo ad Auschwitz, cercando bambini gemelli – uno dei
tremi di ricerca preferiti dei genetisti psichiatrici. All’arrivo presso la
stazione, i gemelli compilavano un questionario. Vi erano prelievi di sangue
giornalieri destinati alla ricerca di Verschuer sulla “proteina specifica”.
Venivano conficatti negli occhi per il lavoro sul colore degli occhi.
Avvenivano trasfusioni di sangue sperimentali ed infezioni sperimentali. Furono intentate alterazioni del sesso. Le
femmine venivano sterilizzate, i maschi castrati. Gli organi dei prigionieri
uccisi erano spediti a Verschuer.
Dopo la guerra mentre Mengele divenne un
famoso ricercato da tutti i cacciatori nazisti, il suo capo Verschuer ebbe un
diverso destino. Nel 1947 si unì al Bureau dell’Ereditarietà Umana che si era
trasferito da Londra a Copenhagen. Nel 1956 il primo Congresso Internazionale
sull’ereditarietà ebbe luogo a Copenhagen presso l’istituto danese del Bureau.
La ricerca in Nord
America
Con la guerra ancora in corso, la
Fondazione Rockeffeler e l’esercito canadese unirono le loro forze
psichiatriche. Il dottor George Chisholm direttore medico dell’esercito
canadese, uno che ricevette l’addestramento psichiatrico lavorando presso la
Clinica Psichiatrica Tavistok di Londra. Questo istituto fondato nel 1920 sotto
la direzione del generale di brigata e psichiatra dr. John Rawlings nacque per
occuparsi dei soldati traumatizzati durante la prima guerra mondiale. Gli
psichiatri e psicanalisti del generale scoprono presto che questi individui
erano acutamente suggestionabili, e lo stesso effetto poteva essere ottenuto
attraverso interrogatori brutali e torture. Essi misero a punto tecniche del
controllo comportamentale che furono praticate, durante la seconda guerra
mondiale, come parte di vasti programmi di guerra
psicologica.
Nel 1945, in un suo
libro The shaping of shaping of
psichiatry by war, il generale Rees, un altro degli scienziati del
Tavistock, propose che metodi analoghi a quelli sperimentati in Guerra,
potevano attuare anche il controllo sociale di intere società o gruppi in tempo
di pace: “Se proponiamo di uscire all’aperto” scriveva Rees “e di aggredire i
problemi sociali e nazionali dei nostri giorni, allora abbiamo bisogno di
“truppe speciali” psichiatriche e queste non possono non essere le equipes
psichiatriche stanziali nelle istituzioni. Dobbiamo avere di psichiatri
selezionati e ben addestrati che muovono sul territorio e prendano contatto con
la situazione locale nella sua area particolare”.
Nel 1943, la Fondazione Rockeffeler creò
l’Allen Memorial Institute presso la McGill University di Montreal. Lo
psichiatra dott. Donald Ewen Cameron fu messo a capo della psichiatria
dell’istituto.
Presso l’Allen
Institute verranno condotti esperimenti sull’interrogatorio coercitivo ed il
lavaggio del cervello. L’uso “terminale” dell’elettroshock quale tortura per
bruciare il cervello e la psicochirurgia, ed il lavaggio del cervello tramite
droghe, psicofarmaci e ipnosi rendeva il programma canadese il più famoso
aspetto di quello che sarà MK Ultra.
Nel frattempo a Washinton D.C. il
sovrintendente del St. Elizabeth’s Hospital (una clinica psichiatrica) lo
psichiatra Winfred Overholser (massone del Rito Scozzese) divenne nel 1943
presidente della commissione chiamata troth
drug (droga della verità) per conto dell’OSS. La squadra di Overholser
somministrava l’allucinogeno mescalina a vari soggetti sperimentali,
perfezionando una giusta miscela di marijuana e tabacco al fine di produrre uno
“stato d'irresponsabilità” nel soggetto. La storia ufficiale dell’OSS è che il
sicario della mafia di New York, August Del Gracio, iniziò a fumare gli
spinelli Overholser il 27 maggio 1943 al fine di scioglierli la lingua. Gli
agenti federali avrebbero dovuto quindi apprendere i segreti interni ai
traffici della Mafia ma non fermarlo. Questa faceva parte di un programma
federale in corso, la cui progettazione fu rivendicata da uno dei capi della
mafia americana Meyer Lansky, nella propria biografia autorizzata.
L’ex membro dello staff della CIA, John
Marks, scrive nel suo The Search for the
manchurian candidate che il gruppo di lavoro di Overholser includeva agenti
del controspionaggio all’interno del Progetto Manattan e dell’FBI. In seguito,
durante gli anni ’50 e ’60, gli strateghi del progetto MK Ultra utilizeranno
gli stessi canali d’influenza del gruppo di lavoro di Overholser.
Il Congresso Mondiale
Internazionale di Salute Mentale del 1948
Nel 1944, il governatore della Banca
d’Inghilterra, Montagu Norman, si dimise dal suo incarico. Egli avviò
immediatamente un nuovo progetto, ironicamente collegato ai suoi ripetuti
esaurimenti nervosi e ricoveri ospedalieri. Norman organizzò l’Associazione
Nazionale Britannica per la Salute Mentale.
Nel 1948
l’Associazione Nazionale Britannica per la Salute Mentale radunò i leader
mondiali della psichiatria e della psicologia del pianeta. Sotto l'alto
patronato della Duchessa di Kent, vedova del Gran Maestro del Rito Scozzese
(carica che tenne dal 1939 al 1942) e madre del futuro Gran Maestro (dal 1967
ad oggi), il Congresso vide la partecipazione di personaggi famosi: Julian
Huxley; l'antropologa americana Margaret Mead, che fu la relatrice d'apertura;
Carl Gustav Jung. Vi intervenne Winfred Overholser, capo della delegazione
americana e alto esponente del Rito Scozzese statunitense, direttore a
Washington della clinica psichiatrica St. Elizabeth. Non mancarono lord Thomas
J. Horder, medico di Edoardo VIII, presidente della Eugenics Society e della
Anglo-Soviet Public Relations Association; il dottor Alfred E.Tredgold, membro
del Committee for Sterilization presso il Ministero della Sanità; gli
psichiatri Cyril Burt e Hugh Crichton-Miller, esperto di ricerche sul paranormale
il primo, vicepresidente dell'Istituto "C.G.Jung" a Zurigo il
secondo, entrambi fondatori dell'Istituto Tavistock di Londra. Fra i partecipanti al congresso sulla Salute
Mentale, spiccano personaggi le cui ricerche psichiatriche (o sul funzionamento
della mente) si svolgono in gran parte nell'ambito di programmi militari, o
politico-militari. A cominciare dall'uomo che nel 1948 fu eletto presidente
della World Federation for Mental Health: lo
psichiatra - e generale di brigata britannico in servizio – John Rawlings Rees.
Che è stato anche direttore dell'Istituto Tavistock e il il dottor
Overholser.
Reese collaborò con sir Jiulian Huxley, allora capo dell’Unesco; entrambi secondo Brewda (nota 1) entrambi elaborarono un progetto per la “selezione dei quadri” nelle colonie dell’impero britannico, da addestrare in vista della futura indipendenza. In Africa e in Asia, sorsero movimenti di liberazioni non controllabili dall’imperialismo britannico. Gli specialisti del Tavistock perciò cominciarono a creare dei movimenti rivali. Nei campi di prigionia in Kenia durante la rivolta dei Mau Mau, taluni detenuti sarebbero selezionati e “preparati” con metodi psicologici traumatici a formare delle frazioni all’interno del movimento di rivolta. L’idea era di infiltrare il movimento keniota con gruppi rivali, che li penetrassero e frazionassero, creando lotte intestine. I gruppi rivali dovevano usare metodi terroristi feroci, per screditare il movimento di liberazione keniota.
A questo scopo la Federazione Mondiale della Salute Mentale guidata da Rees lanciò nel 1949-50 un ampio studio sui profili psicologici di vari paesi. Il programma si chiamava: tensione mondiale: la psicopatologia delle relazioni internazionali. Furono studiate le reazioni, le suscettibilità psicologiche di diversi gruppi etnici, secondo Brewda “per poterli meglio controllare”. In questo quadro, lo studio più approfondito fu intrapreso sugli ebrei: dapprima sui soppravissuti dalle percezioni naziste che sono riparati in Israele. Secondo la tattica suggerita da Rees, psichiatri ben addestrati furono mandati sul territorio. Nacque a Gerusalemme la Società per l’Igiene Mentale in Israele. La guidava il dottor Abraham Weimber un uomo del Tavistock.
Nello stesso tempo, il Tavistock conduceva lo stesso tipo di studi sugli arabi, attraverso un affiliato Istituto di Igiene con sede al Cairo: queste ricerche finirono per convergere con studi analoghi, che gli specialisti israeliani di guerra psicologica stavano conducendo per scopi militari.
Cap.
2 MK ULTRA
Anni ’50
Gli scandali perpetrati da Ewen Cameron divennero gli aspetti più famigerati del programma di controllo mentale del dopoguerra.
Cameron induceva le sue vittime al sonno, settimane dopo settimana, con gli psicofarmaci, svegliandone giornalmente solo per somministrare loro violenti shock elettrici al cervello. Egli utilizzava il metodo elettroconvulsivo britannico Page-Russel: uno shock iniziale di un secondo, dopodiché tra i cinque ed i nove shock addizionali, somministrati mentre il paziente era in preda ad un accesso. Ma egli incrementava il normale voltaggio ed il numero delle sequenze da una a due/tre volte al giorno. I pazienti persero del tutto, alcuni in parte, la loro memoria, e alcuni persero la capacità di controllare le funzioni corporali e di parlare. Almeno una paziente fu ridotta in pratica ad un vegetale; allora Cameron fece rimuovere chirurgicamente i suoi centri cognitivi cerebrali, mantennendola in vita. Alcuni soggetti furono depositati in istituti per pazzi senza speranza di guarigione.
Cameron usò, per conto della CIA, il veleno sudamericano curaro, in grado di uccidere la vittima simulando un normale infarto. Ma Cameron asserisce di averlo impiegato solamente in dosi non letali al fine di immobilizzare ulteriormente i suoi soggetti mentre erano sottoposti a torture di deprivazione sensoriale per periodi che arrivavano fino a 65 giorni. Poi veniva somministrato loro LSD per allucinazioni “programmabili”. Quando il soggetto era sufficientemente devastato, Cameron ed il suo assistente avviavano lo Psychic Driving: attraverso un altoparlante nascosto sotto il cuscino, o tramite cuffiette non rimovibili, trasmettevano un nastro ciclicamente al fine di marchiare a fuoco certe frasi in quel che sopravviveva della memoria della vittima.
Una delle facciate con la quale la CIA operava per l’uso sperimentale e la distribuzione dell’LSD era la Fondazione Josiah Jr. Nel periodo 1954/55 il direttore della Fondazione Macy, Frank Fremmont Smith con il presidente della Federazione Mondiale per la Salute Mentale il generale Rees, intrapresero viaggi in svariati paesi e dell’Asia e dell’Africa per stabilire contatti e trovare modi per estendere le attività dell’organizzazione in quelle regioni.
La Fondazione Macy, tramite conferenze ufficiali militari, da essa presieduta, e attraverso varie operazioni informali, diresse la diffusione dell’LSD da parte delle agenzie USA negli anni ’50. il dirigente capo per LSD alla Fondazione Macy, Harold Abramson, era uno psichiatra ricercatore presso la Columbia University ed il centro eugenetico a Cold Spring Harbor, Long Island, New York. Abramson diede per primo l’LSD all’antropologo britannico Greogry Bateson, poi nel 1959 Bateson diede LSD al poeta beat Alan Ginsburg, presso la Stanford University in condizioni sperimentali di laboratorio. Conseguentemente, il dottor Leo Hollister della Standard diede LSD al paziente psichiatrico (divenuto scrittore) Ken Kesey (autore di Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1962) ed altri.
Altre parti del governo statunitense parteciparono al progetto noto come MK Ultra. Il Centro Chimico dell’Esercito finanziò gli esperimenti del dottor Paul Hoch sul lavaggio del cervello con l’LSD (e droghe affini). Assieme a Franz Kallman, il leader eugenista nazista. Hoch codirigeva la ricerca persso il New York state Psychiatric Insitute della Columbia Unversity, inoltre era membro della Società Eugenetica Americana e della Commissione Statale di Igiene Mentale di New York. Le iniezioni forzate di un derivato della mescalina, ordinate dal dottore Hoch, condussero alla morte del tennista newyorkese Harold Blazer nel 1953.
Lo smascheramento di MK Ultra rilevò che la CIA finanziò un certo Dottor Harris Isbell per condurre esperimenti barbarici impiegando soggetti schiavi (quasi tutti tossicodipendenti negri) presso il Centro Ricerche Tossicodipendenze di Lexington, Kentucky. Gli esperimenti riguardavano l’LSD e una gran varietà di altri allucinogeni e veleni esotici. In un caso sette prigionieri vennero mantenuti in stato allucinatorio da LSD per 77 giorni consecutivi. La tortura a Lexington seguiva lo schema sviluppato da Cameron a Montreal: sonno indotta da una farmaco, interrotto da shock elettroconvulsivi, i soggetti collaborativi venivano premiati con buchi d’eroina o qualsiasi droga gradissero.
Omicidi di laboratorio.
Come Carol Greene aveva dimostrato nel suo libro del 1992 Mirder aus der Retorte: Der Fall Charles Manson (Omicidi di Laboratorio: il caso Charles Manson), Charles Manson prima di commetter la carneficina fu egli stesso un “soggetto di ricerca” del NIMH (National Institut of Mental Healt) centro fondato dal dallo psichiatra massone Felix boss di Isbell. Manson fu scarcerato da una prigione della California nel marzo del 1967. Per legge, gli fu prescritto di presentarsi regolarmente a colloqui con l’ufficiale per la libertà vigilata, il signor Roger Smith, stazionato presso la Clinica Medica Haight-Ashbury di San Francisco. Questo era un progetto del NIMH studiato per osservare – e di fatto, supervisionare – la prima tossicodipendenza su larga scala degli adolescenti bianchi, migliaia dei quali erano clienti della clinica. Il direttore della clinica, David E. Smith era anche l’editore del Journal if Psychedelic Drugs, e un eminente sostenitore per la legalizzazione dei narcotici. Entro la disposizione clinica, era ufficialmente incaricato di investigare scientificamente gli effetti che i vari tipi di droga avevano sui tossicomani seguiti dalla clinica del NIMH: uno studio comportamentale sui bambini delle comuni. Egli era un esperto nell’allevamento di personaggi violenti ed antisociali nell’ambiente delle comuni hippy o delle sette.
Roger Smith seguì i percorsi di Manson anche dopo aver cessato di essere il suo ufficiale per la libertà vigilata, come consulente e osservatore dell’uomo che andava gradatamente impazzendo. C. Manson si affiliò ad una setta satanista di origine britannica The Process Church of the Final Judgement. Quando, esattamente, egli si avviò alla Process Church, non è chiaro, ma vi sono rapporti secondo cui fu in quell’estate del 1967. I suoi fondatori avevano situato il quartier generale statunitense della setta a due isolati dal luogo in cui viveva Manson e reclutava tra i figli dei fiori.
David Berkowitz, condannato per gli omicidi seriali “Son of Sam” di New York, era un iniziato della Process Church. Manson è notoriamente conosciuto per la sua comune “la Famiglia”, la quale eseguì gli omicidi satanici Tate e La Bianca.
Un’agenzia psichiatrica, la American Family Foundation, che esiste ufficialmente per tutelare la gente dalle sette dove uno dei direttori è il dottor Louis Jolyon West un’sperto nel lavaggio del cervello per l’Aeronautica Militare e la CIA, West conquistò inizialmente la propria fama attraverso un’impresa per MK Ultra: iniettò l’LSD, usando l’LSD e l’ipnosi. Il suo amico Aldous Huxley gli suggerì, nel corso di un esperimento di MK Ultra, di ipnotizzare i suoi soggetti prima somministrargli l’LSD, al fine di impartire loro “suggestioni post ipnotiche finalizzate a dirigere l’esperienza indotta dalla droga verso direzioni desiderate”.
Il dottor West fu incaricato dal governo di esaminare Jack Ruy, il quale aveva ucciso Lee Harvey Oswald prima che questi fosse processato per il proprio presunto ruolo nell’assassinio del presidente J. Kennedy. West dichiarò che Ruby si trovava in uno “stato paranoide manifestato attraverso deliri, allucinazioni visive e audivitive, e impulsi suicidi”. Ruby venne condannato nel 1964, ma morì nel 1967 mentre attendeva quella che sarebbe potuta essere una riapertura del suo processo.
La programmazione ufficiale di assassini.
La giustificazione del programma MK Ultra era la ricerca di quello che veniva definito il candidato Manciuriano: ovvero lo studiare, emulare e controbilanciare quello che si riteneva i comunisti stessero facendo, il lavaggio del cervello. I programmi MK Ultra erano segreti, e montagne di dossier furono distrutti. Ma alcuni aspetti della sperimentazione furono divulgati. Uno dei dirigenti dei servizi segreti americani Morse Allen, pianificò di ipnotizzare un uomo per indurlo a commettere un tentato assassinio, per poi in seguito farlo arrestare per tentato omicidio e così sbarazzarsene.
Uno studio della CIA sull’ipnosi fu condotto da Alden Searse c/o l’Università di Minnesota, in seguito da lui trasferito c/o l’Università di Denver, Colorado. Sears lavorava per trovare risposta alla domanda “può un ipnotista indurre una personalità totalmente separata?”. J.J. Angleton, uno dei capi della CIA, stabilì tre obiettivi per il programma di ipnosi: 1) indurre l’ipnosi molto rapidamente in soggetti ignari; 2) creare un’amnesia duratura 3) impiantare suggestioni postipnotiche durature ed operativamente utili.
Secondo l’esperto della CIA, Milton Klein, creare un ipno-pazzoide è più facile che non creare un candidato manciuriano totalmente controllato. Il pazzoide può essere indotto, attraverso l’ipnosi, a fare cose che in seguito faranno emergere prove circostanziali per cui essere falsamente incolpato di un crimine. Klein ha rivendicato di poter creare un ipno-pazzoide in tre mesi mentre per un candidato manciuriano a tutto punto ne richiederebbe sei.
Gli obiettivi di MK Ultra.
Nel 1961, il NIMH, aveva creato un gruppo d’élite formato da biologi, psicologi comportamentismi, chimici, farmacologi, neuropsicologi, e psichiatri. Questo Collegio Americano di Neurofarmacologia annoverava tra i suoi 150 membri molti dei principali partecipanti a Mk Ultra. Un gruppo interno del college, il Gruppo di Studio sugli effetti delle Droghe Psicotrope sugli esseri umani normali, tenne una conferenza nel 1967 per tracciare il percorso desiderato per gli Stati Uniti fino all’anno 2000. Questa conferenza fu verbalizzata da due membri autorevoli di MK Ultra: il dottor Wayne O. Evans, direttore del Laboratorio Militare sullo Stress dell’Esercito Statunitense, a
Natik Massachusetts, e Nathan Kline, un fanatico dell’eugenetica e ricercatore psichiatra c/o la Columbia University, e fondatore ad Haiti (assieme al dittatore che governava allora l’isola “Papa Doc” Duvalier), di cliniche psicologiche orientate al voodo. La prefazione al rapporto Evans- Kline dice che il gruppo “conclude che l’attuale consumo su larga scala di droghe (e farmaci) potrà risultare addirittura frivolo. Se comparato al possibile quantitativo di sostanze chimiche che saranno disponibili nel 2000, per controllare aspetti selettivi della vita umana… La cultura americana … (si) sta muovendo verso un “società sensata”… maggiore enfasi viene posta sull’esperienza sensoriale, meno sulle filosofie razionali o orientate al lavoro. Una siffatta visione filosofica, congiuntamente agli strumenti per separare il comportamento sessuale dalla riproduzione o le malattie, accrescerà indubbiamente la libertà sessuale …Pare … ovvio che i giovani d’oggi non sono più spaventati né dalla droga né dal sesso”.
Dunque, si tratta di promuovere l’esperienza sensoriale personale quale ragion d‘essere delle giovani generazioni, per avviare un’era in cui le opere significative (nella politica, nell’economia, nella cultura, nella scienza) saranno e dovranno essere sempre di più opera di minoranze esclusive. In una simile era, gli afrodisiaci chimici potranno esser accolti a luogo comune come mezzi per impegnare il proprio tempo. In sostanza se si accetta la tesi che l’umore, la motivazione e le emozioni umane sono riflessi di uno stato neurochimico del cervello, allora i farmaci possono fornire un espediente semplice e rapido per produrre qualsiasi stato neurochimico mirato.
MK Ultra in azione.
L’MK Ultra non fu mai concepito per restare puramente un progetto di ricerca. Venne sempre inteso come un programma operativo, e all’inizio degli anni ’60 queste tecniche vennero pienamente impiegate sul campo, talvolta in situazioni ignobili da far invidiare le malvagità degli scienziati nazisti all’interno dei campi di concentramento.
Alcuni esempi: il viaggio del dottor Sydney Gottlieb in Congo, dove portò nella sua valigetta degli strumenti una tossina biologica che avrebbe dovuto essere destinata al dentifricio di Patrice Lumumba, oppure il tentativo della CIA di spruzzare nella cabina telefonica di Castro dell’LSD.
Durante l’Operazione Phoenix della CIA durante la guerra del Vietnam, alla fine degli anni ’60, un’équipe di psicologi mise bottega alla prigione di Bien Hoa, fuori Saigon, dove erano incarcerati i sospetti di essere membri dell’FLN dopo le retate compiute in seno all’operazione. Avevano drogato i prigionieri con l’LSD, nella speranza che inducendo un comportamento irrazionale la solidarietà tra loro potesse essere vinta e gli altri detenuti potessero a cominciare a parlare. Questi esperimenti si risolsero in un fallimento e non fecero che trasformare i prigionieri in materiale da laboratorio, pronti per essere testato.
Cap.
3 Transumanesimo
Panoramica del
transumanesimo.
L’attuale definizione lo si deve al filosofo
Max More: “Il Transumanesimo è una classe di filosofie che cercano di guidarci
verso una condizione postumana. Il Transumanesimo condivide molti elementi con
l’Umanesimo, inclusi il rispetto per la ragione e le scienze, l’impegno per il
progresso e il dare valore all’esistenza umana (o transumana) in questa vita
(…). Il Transumanesimo deferisce dall’Umanesimo nel riconoscere ed anticipare i
radicali cambiamenti e alterazioni sia nelle che nelle possibilità delle nostre
vite, che saranno il risultato delle scienze e tecnologie (…).
Il transumanesimo si definisce come un
supporto per il miglioramento della condizione umana attraverso la tecnologia
della vita, come l’eliminazione dell’invecchiamento e il potenziamento delle
capacità intellettuali, fisiche o fisiologiche dell’uomo.
I transumanisti di norma sono favorevoli all’utilizzo delle tecnologie emergenti, incluse molte di quelle che attualmente sono ritenute controverse, come l’ingegneria genetica sull’uomo e gli usi avanzati dei computer e delle comunicazioni; e delle tecnologie che sostengono saranno certamente sviluppate in futuro come i viaggi nello spazio, i viaggi nel tempo, la nanotecnolgia. Ritengono che l’intelligenza artificiale un giorno supererà quella umana. (nota 2)
Il Movimento Transumanista.
The World
Transhumanist Movement è costituita dall'élite della società USA, i suoi leader
sono Nick Bostrum, docente di filosofia presso la Yale University. il professor
James Hughes del Trinity College di Hartford e Gregory Stock direttore del
programma di Medicina, Tecnologia e Società presso la School of Medicine
dell'University of California di Los Angeles, che ha scritto il libro
Redesigning Humans (Riscrivere gli umani). Fanno parte del movimento
capitalisti e politici statunitensi.
Come si diceva prima per i transumanisti l'evoluzione della specie
umana non è conclusa, e che per completarla bisogna fare ricorso a ogni mezzo
tecnologico. Insomma per costoro l'uomo raggiungerà la 'perfezione' quando
dall'umano passerà al Post-umano, e la fase di passaggio è, perciò, il
Trans-umano. Tale processo si attuerà
facendo ricorso alla manipolazione genetica e all'impianto di microchip.
Tutto ciò è una sorta di religione atea, come quella Raeliana, ma che ha il
proprio demiurgo non negli 'alieni', ma nella tecnologia della bioingegneria e
nelle multinazionali che ne sono proprietarie.
Perno della filosofia
transumanista è la guerra a 'Dio e alle religioni', credenze che devono essere
estirpate anche con i "centri di rieducazione e formazione".
I transumanisti sognano un
Mondo asettico e sintetico, senza emozioni e 'perfetto'; una certa idea del 'buddismo'
consumistico pervade questa visione, ma
anche la possibilità di controllo delle menti, diretto e immediato.
Per creare l'essere umano, affermano i transumanisti, è d'obbligo utilizzare la
tecnologia per ogni aspetto della vita umana, annullare le imperfezioni
psico-fisiche e persino la vecchiaia. Infatti i dirigenti del movimento
affermano: "Nuovi strumenti come quelli della nanotecnologia molecolare,
hanno le risorse per darci il controllo su quei processi biochimici del nostro
corpo capaci di eliminare malattie e invecchiamento.
Infatti, proseguono i
transumanisti, "Tecnologie come strumenti di interfacciamento tra mente
umana e computer e la neurofarmacologia possono amplificare l'intelligenza
umana, incrementare il benessere psicologico, migliorare la nostra capacità di
mantenere gli impegni riguardo i nostri progetti o la persona amata, e persino
moltiplicare la portata e la ricchezza delle nostre emozioni." La
seduzione è sempre stata parte essenziale delle ideologie realmente totalitarie,
come quella attuale. E in questo passaggio i transumanisti non lo smentiscono,
in cambio di tali promesse di magnifiche sorti e progressive, qual è il prezzo
da pagare?
E infatti mano a mano che si seguono i ragionamenti dei transumanisti, cadono
le maschere e si svelano i volti reali, essi affermano: "Nel tempo saremo
in grado di creare mondi di realtà virtuale, nei quali le leggi della fisica
potrebbero essere alterate, ma sembrerebbero comunque totalmente reali a chi li
vive." Sostituire la realtà
concreta con quella virtuale. Una realtà da fabbricare premendo un solo
tasto di PC; menti e pensieri da manipolare con un click. Un 'sogno'
totalitario da imporre a tutti. "La gente potrebbe visitare questi mondi
virtuali per lavorarci, per divertimento, o per socializzare con amici che
magari abitano dall'altra parte del globo. Persone Postumane che hanno ricevuto
degli 'Upload' potrebbero interagire in questi ambienti virtuali senza bisogno
di interfaccia meccanici e potrebbero spendere gran parte delle loro vite in
questi (ambienti)."
Nemici dell'intelligenza e
dell'intelletto umano, la vera essenza dell'uomo, i transumanisti, inoltre,
affermano: "Gli unici mezzi per migliorarci non sono, come affermavano gli
umanisti, culturali o educazionali. Esiste la tecnologia, che potrà permetterci
di evolverci oltre ciò che siamo abituati a considerare umano."
Ma è solo l'inizio.
Chi vuole divenire postumano, chi
intraprenderà tale strada sarà un transumano, 'l'uomo in mutamento'. Il
transumano sarà, nei sogni di questi individui, un essere illimitatamente
giovane, privo di imperfezioni e dalle capacità intellettuali sviluppate per
via genetica e telematica; mentre il postumano sarà dotato di intelligenza
artificiale e sintetica, basato su supporti biotecnologici e tecnogenetici.
Lo stadio superiore perseguito
dai transumanisti è la ricreazione totalmente artificiale del corpo e della
mente umana, utilizzando allo scopo ogni sorta di strumento: dalle
nanotecnologie alla bioingegneria ai software per la realtà virtuale.
Con l'Uploading i transumanisti vogliono
creare l'essere umano 'eterno'. L'Uploading è il processo con cui si vuole
trasferire la mente del singolo individuo dal cervello biologico alla memoria,
all'hard disk dei computer. Secondo i transumanisti si può fare "una
scansione cerebrale ad alta risoluzione … 'deassemblando' il cervello atomo per
atomo grazie alla nanotecnologia. Sono stati suggeriti altri approcci, come
analizzare la struttura del cervello per sezioni successive con un microscopio elettronico.
Oltre a mappare i pattern di collegamento tra circa 200 miliardi di neuroni, la
scansione probabilmente dovrebbe registrare le funzionalità di ogni
interconnessione sinaptica, come l'efficacia della connessione e quanto siano
stabili nel tempo. Modulatori non-locali come neurotrasmettitori e bilanciatori
ormonali potrebbero rivelarsi indispensabili."
Un altro processo prevede la
sostituzione neurone per neurone con impianti sintetici che simulino le
funzioni cerebrali all'interno di un computer. Replicando il cervello del
soggetto interessato all'interno di una memoria di computer.
In
sostanza quello che realmente prospettano è un
mondo nelle mani dell'élite
imperialista USA, altro che libertà di scelta, singolo o coppia che sia; un
mondo che neanche Orwell, Huxley o Dick avrebbero immaginato nei loro peggiori
incubi.
Conclusioni
Orami il modo di produzione capitalista ha
da tempo esaurito le sue potenzialità non solo come ambito dello sviluppo della
forza produttiva del lavoro umano (nota 3), ma in tutti glia spetti individuali e
sociali della via degli uomini, delle donne
e della natura, e più si protrae il suo declino e più gli effetti
distruttivi saranno più accentuati: distruzione dell’ecosistema, inquinamento,
guerre, inquinamento diffuso, deterioramento della salute individuale e delle
condizioni igieniche degli uomini e delle donne, utilizzo di strumenti
elettronici per torturare e
condizionare le persone ecc.
Le contraddizioni proprie del modo di
produzione capitalistico si presentano sempre più come “problemi universali”.
Di riflesso nel campo culturale, le
contraddizioni dovute alla sopravivenza del modo di produzione capitalistico
(lo sfruttamento di ogni risorsa fino a isterilirne la fonte, la crescita
illimitata, la riduzione della capacità umana alla merce più vile ecc.) oltre i
suoi limiti storici sono ascritti dagli intellettuali della borghesia
imperialista alla “natura umana”.
Nell’attuale fase caratterizzata dalla crisi generale di
sovrapproduzione assoluta di capitale (nota 4) e
dalla contraddizioni popoli
oppressi/imperialismo (principalmente quello USA), in quanto le nazioni
oppresse dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina (dove si trova la maggior
parte del proletariato) sono la zona principale dove si sta sviluppando la
rivoluzione mondiale (attraverso le guerre popolari guidate da partiti
comunisti maoisti) e il proletariato e le masse popolari di questi paesi
combattono, versa il suo sangue, infligge colpi mortali all’imperialismo, la
borghesia imperialista non può che rilevare la sua natura di classe in
decadenza è perciò disposta a tutte le barbarie per conservare il suo dominio.
La frase socialismo o barbarie è più che mai attuale.
NOTE
1° Giornalista americano ebreo, convinto che i gli attentatori
suicidi palestinesi che quelli sugli ebrei siano stati fabbricati dell’ 11
settembre 2001, possano essere “fabbricati”. Autore del libro “Israeli psichiatrits and Hamas terrorits: case study
on How terrorists are manufactured”
(inedito 11 ottobre 2001).
2° In un articolo scritto nel 2003 di Tonino Cantelmi (psicoterapeuta) sulla rivista online del SISDE Gnosis sul sito www.sisde.it, dal titolo “La mente e il virtuale”, si parla della dipendenza dalla rete definita IAD (Internet Addiction Disorder). La dipendenza implica: un ipercoinvolgimento di tipo ritualistico con il computer e le sue applicazioni, una relazione di tipo ossessivo con le esperienze e le realtà virtuali, una tendenza “sognare a occhi aperti” come modalità prevalente sull’azione nei rapporti reali, debolezza dell’io, ecc.
Pur senza
allarmismi l’articolo finisce in maniera inquietante: “Siamo dunque alle soglie di una fase evolutiva dell’umanità, caratterizzata da tecnologie sempre più
umanizzate e da uomini sempre più tecnologizzati. I fenomeni che
osserviamo e che per ora percepiamo come psicopatologici potrebbero essere i
segni di un cambiamento: l’uomo del III millennio, comunque sarà diverso”.
3° Per forza produttiva non si intende
solamente gli utensili, le macchine, gli impianti e le installazioni che i
lavoratori usano nel processo produttivo, gli animali, i vegetali, i minerali e
le altre risorse naturali impiegate nella produzione ma anche la capacità lavorativa
umana (forza lavoro) l’esperienza e la conoscenza impiegate nel processo
lavorativo (la professionalità).
4° Quando il capitale accumulato diventa talmente grande che, nelle condizioni esistenti, l’impiego nella produzione di tutto il capitale accumulato comporterebbe la diminuzione della massa del profitto e d’altra parte, per quanto fosse grande la massa di plusvalore estorto ai lavoratori. Solo una parte del capitale accumulato può essere impiegato come capitale improduttivo. Da qui la lotta tra i gruppi capitalisti perché ognuno vuole valorizzare il suo capitale. D’altra parte la sovrapproduzione di capitale significa sovrapproduzione di tutte le cose in cui il capitale si materializza: sovrapproduzione dei mezzi di produzione, sovrabbondanza di materie prime, sovrapproduzione di beni di consumo, sovrabbondanza di forza – lavoro (disoccupazione, esuberi), sovrabbondanza di denaro. Quindi tutta la vita né sconvolta. L’attuale crisi è iniziata dalla metà degli anni ’70.
Testi di riferimento: K. Marx, il Capitale, libro III, capitolo 15.
Fonti
Gianni Moriani http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/010206a.htm
Pietro N. http://matematica.uni-bocconi.it/nastasi/lm5b_informatica03.htm
www.fare.scienza.it/documenti/docum/beckith/beck.1.htm
http://xoomer.alice.it/sitoaurora/Scienza/cloni.htm
M. Blondet, Chi
comanda in America, Edieffe