Statuto della Associazione Vittime armi elettroniche-mentali

Come convenuto dal I Congresso tenutosi ad Anzio (RM) il 28-29-30 settembre 2007

registrato all'Ufficio erariale AGENZIA DELLE ENTRATE di Venezia 2 - Marghera VE il 2-1-2008

Articolo 1

Si è costituita tra il settembre 2005 e il gennaio 2007 l’Associazione Vittime armi elettroniche-mentali (di seguito detta Associazione), tra cittadini -e italiani-e ed anche provvisoriamente domiciliati-e in Italia (di seguito dette Vittime).

Ad uno dei suoi fondatori, Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959 e residente a Mira –VE- in via Corridoni 4, è delegato il ruolo di coordinatore nazionale, sempre che non deleghi per periodi provvisori per motivi particolari legati alla attività della nostra associazione, il compito di coordinamento, ad altra persona, scelta tra le Vittime aderenti ed i sostenitori esterni. Presidente onorario e garante del corretto svolgimento delle attività dell’Associazione è Maurizio Bassetti, nato a Roma il 19-01-1943. Ad entrambi spetta collegialmente il compito di tenuta dei conti, di sostegno alle Vittime per particolari necessità, di ricevere donazioni e fondi, allo scopo di perseguire le decisioni del I Congresso, senza ovviamente alcun fine di luco, in particolare in relazione a:

Promozione strumenti di difesa da attacchi radio-elettronici a distanza

Promozione iniziative di sostegno ed informazione delle ragioni e battaglie della Associazione

Promozione di una casa-albergo per le Vittime di attacchi con armi elettroniche-mentali

Raccolta di adesioni ad appelli e di medici avvocati e specialisti disponibili a sostenere l’attività dell’Associazione.

Realizzazione di un forum dell’Associazione.

Tenuta dei siti e pubblicizzazione delle denunce ed informazioni portate avanti dalla Associazione.

A questi compiti concorrono oltre che il Coordinatore nazionale ed il Presidente onorario, tutte le Vittime sia liberamente sia in forma coordinata dai Coordinatori regionali, che il I Congresso ha sancito essere:

Per il Nord, Paolo Dorigo, con attribuzioni di responsabilità decentrate per il Nord-Est ed il Nord-Ovest ad altri-e aderenti

Per l’Emilia e il centro-nord, la signora M.G. di Ravenna e il signor L.V. di Parma

Per il Lazio e gli Abruzzi e Molise, Maurizio Bassetti

Per il Sud e le isole, la signora G.T. di Bari insieme al signor D.D. di Napoli

Articolo 2

L’Associazione è dotata di una propria rete di collegamento e di responsabili regionali che perseguono anche lo scopo di frequenti incontri e verifiche delle attività in corso e programmate. Fino a quando la situazione italiana permarrà permeata da forme di sabotaggio ed impedimento alla popolazione di conoscere le nostre battaglie e denunce, si riconosce ai Coordinatori regionali di mantenere, qualora lo abbiano utilizzato, l’anonimato, e che pertanto lo Statuto venga pubblicizzato senza alcuni dei loro nomi o con le sole iniziali. Si ammette la possibilità che il coordinatore nazionale, sentitosi con il Presidente onorario, proceda a sospensioni verso componenti attivi che si dimostrano sufficientemente interferiti da non poter collaborare correttamente agli scopi convenuti. Si ammette la possibilità che il coordinatore nazionale proceda a designare nuovi Coordinatori regionali per singole regioni sinora non coperte da un responsabile.

Articolo 3

Sede legale della Associazione è in via Corridoni 4, Mira, 30034 VE.

L’Associazione riceve inoltri postali e donazioni in varie forme che possono convergere unicamente in questi conti:

Conto corrente bancario intestato alla Associazione e con firma al coordinatore nazionale da aprire presso la filiale Unicredit di Mira –VE- via Nazionale

Conto corrente postale intestato al coordinatore nazionale, n°65650418 con la causale "SOTTOSCRIZIONE AVae-m" OPPURE "Per AVae-m", non importa con quali lettere maiuscole o minuscole sia scritto AVae-m.

Postepay intestato al coordinatore nazionale, n° 4023-6004-3497-0291

Articolo 4

Alla Associazione partecipano le Vittime di trattamenti di torture d ate da mezzi a distanza via radio o satellitari, ed – oppure da mezzi invasivi (elettrodi, protesi, microchips, ecc.), da persone terze non note o non del tutto note con certezza alle singole Vittime. Qualora una singola Vittima abbia certezze in ordine agli autori delle torture inflittegli è tenuto-a a comunicarlo agli altri associati.

Alla Associazione non possono partecipare persone che siano coinvolte nelle torture inflitte ad altre persone ed – oppure che abbiano avuto innesti di protesi sottocutanee sapendolo preventivamente ed – oppure consentendovi precedentemente.

Alla Associazione non possono partecipare cittadini appartenenti a corpi militari o consimili, né a corpi o categorie che partecipano delle attività di giudizio sull’operato di altri cittadini.

Alla Associazione possono partecipare persone che condividono gli scopi ed i fini della Associazione, pur non essendo Vittime.

Si riconosce un contributo economico minimo di 300 euro mensili più iva (dietro presentazione di regolare fattura come attività di consulenza informatica) al Coordinatore nazionale per il suo lavoro di supporto informatico e gestione dei siti.

Articolo 5

Alla Associazione possono contribuire altre persone non indicate nell’articolo precedente, pur non partecipandovi direttamente.

Articolo 6

La Associazione promuove ogni genere di iniziativa ed attività pubblicamente volta a denunciare le torture tecnologiche e carcerarie, inflitte anche a persone sottoposte a trattamenti "psichiatrici", anche a difesa di Vittime che non partecipano alla Associazione stessa. In tal senso, la Associazione comprende pubblicamente tutte le Vittime che abbiano fornito elementi sufficienti ad essere considerate ognuna un "caso censito", pur non essendo tutte queste persone di per ciò solo partecipi all’Associazione.

Articolo 7

Per i caratteri di provvisorietà della vita che le persone aderenti all’Associazione esprimono, l’Associazione non riveste alcun altro suo componente del Coordinatore di incarichi particolari di ordine finanziario, se non, per delega o subdelega, di sottoscrivere per terze persone che lo necessitino, dazioni di denaro non restituibile per le loro necessità di vita. Ogni attività che le persone aderenti all’Associazione svolgano per i fini e gli scopi dell’Associazione stessa, economicamente dispendiosa, è assunta liberamente e senza alcun vincolo né obbligo.

Articolo 8

Al Coordinatore ed ai responsabili regionali spettano i compiti di mantenere nei limiti del rispetto e della correttezza reciproca le relazioni su quanto essi stessi ed altri-e subiscono, nonché mantenere l’unità e l’informazione tra gli aderenti, dando priorità alla conservazione e rafforzamento dell’Associazione stessa ed alla informazione tra gli aderenti.

Articolo 9

Se pure al Coordinatore spettano principalmente i compiti di public relations, l’assistenza alle nuove Vittime e persone probabili tali che contattino l’Associazione, è svolta principalmente dal Coordinatore ma non esclusivamente né obbligatoriamente da egli. Il Coordinatore è tenuto a sostenere le persone Vittime aderenti ed a fornire, ad esse ed ai nuovi casi che si presentano all’Associazione, le informazioni ed il supporto necessario a comprendere la necessità di denunciare pubblicamente questi trattamenti.

Articolo 10

Al Coordinatore spettano anche funzioni organizzative dall’atto di fondazione effettivo, tali da permettere la massima visibilità possibile alle attività della Associazione, ma senza dipendere da alcun Partito, Gruppo, Organizzazione, Ente, Governo od Autorità di qualunque specie e genere. Dopo il I° Congresso ogni attività deve possibilmente essere portata avanti anche dai responsabili regionali.

L’Associazione dovrà proporre una modifica statutaria per divenire ONLUS e poter permettere ai cittadini di sostenerla mediante trattenuta fiscale del 5 per mille.

Articolo 11

La Associazione ha il fine principale di condurre la società italiana ed europea a liberare se stessa ed il mondo intero da qualunque sistema e mezzo, tecnica e potere, di tortura su chiunque esercitata.

In questo senso specifica che per tortura intende ogni attività violenta posta continuativamente, non ha importanza per quanto tempo condotta, su di una o più persone, che non possono fisicamente, psichicamente o fisiologicamente sottrarvisi. Per questo la Associazione combatte anche a fianco delle Associazioni che si esprimono contrarie ad ogni forma di violenza sessuale, pedofilia, ed utilizzo di psicofarmaci d i qualsiasi genere, contro ogni forma di internamento "neurologico" non richiesta e controllabile nel tempo senza eccezione alcuna, dal -dalla paziente.

Articolo 12

L’Associazione garantisce agli aderenti appoggio medico e legale nei limiti delle proprie possibilità e rapporti, ma non assume alcuna responsabilità in ordine alle specifiche denunce che rimangono di ogni singolo-a aderente, pur difendendo il diritto e garantendolo con propri mezzi, di espressione e pubblicizzazione, delle stesse, a spese zero, per ciascun aderente. L’Associazione si riserva il diritto di costituirsi parte civile nei processi riguardanti ogni singola Vittima contro terze persone responsabili in qualsiasi maniera e parte delle torture inflitte alla singola Vittima stessa.

Articolo 13

L’Associazione mantiene rapporti anche con parlamentari italiani ed europei e membri di organizzazioni dei diritti delle Donne e degli Uomini, che non abbiano dimostrato disinteresse od ostracismo nei confronti dell’Associazione.

Articolo 14

L’Associazione denuncia pubblicamente come inaffidabili ed incoerenti a qualsivoglia genere didemocrazia quelle organizzazioni che praticano la tortura e quelle organizzazioni che dimostrano disinteresse ed ostracismo, pur conoscendone le denunce, verso l’attività della Associazione.

Articolo 15

L’Associazione rivendica all’esperienza storica e fondante del nostro paese l’antifascismo ed i principi fondamentali della Costituzione italiana, e si dichiara contraria a qualsivoglia modifica di essi. L’Associazione si è dotata di un programma in dieci punti, che è pubblicato nei siti internet della Associazione stessa. I siti internet della Associazione portano i seguenti nomi:

www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org e

www.avae-m.org .

Logo della Associazione è un disegno opera dell’artista Bafio (Venezia) del 1977 raffigurante il viso di un uomo prima di essere giustiziato, con la bocca e gli occhi bendati da due bende di colore rosso.

Contenuto dei siti, programma, logo e quant’altro potranno venire modificati ad ogni Congresso e secondo i regolamenti che vi saranno adottati. Per nessun motivo potranno venire modificati gli articoli 11, 12, 13, 14 e il primo comma del presente articolo.

Aticolo 16

L’Associazione si riserva il diritto di auto-sciogliersi qualora siano venuti meno i motivi alla base della propria esistenza.

In Mira –VE-, riprodotto il 09-01-2006 – aggiornato il 31-12-2007.

In fede

Il Coordinatore Nazionale

Paolo Dorigo