SI E’ CERCATO DA PARTE DIREZIONE CARCERARIA BIELLESE DI FARMI
PASSARE PER PAZZO NON APPENA HO DENUNCIATO LA FATTISPECIE PER CUI QUESTO SITO
HA AVUTO INIZIO: DIFENDERE UN MILITANTE COMUNISTA MLM DALL’ANNIENTAMENTO E
DALLA TORTURA OMICIDARIA E PERENNE DEL CONTROLLO MENTALE, DELLA CANCELLAZIONE
DELLA MEMORIA, DELLO STRAVOLGIMENTO PROGRESSIVO DELL’IDENTITA’, INIZIATO IN
QUALCHE MODO GIA’ DAL 1996 E CERTAMENTE DAL GIUGNO 2000 E CON UN INIZIO DI
ATTACCHI UDITIVI DAL DICEMBRE 2001 E DI ATTACCHI UDITIVI PERMANENTI DAL MAGGIO
2002 ANCHE CON DOLORI E DISTURBI FISICAMENTE PERCEPIBILI ASSOLUTAMENTE
IMPENSABILI, CON IPERTERMIA, OTITI, PERDITA DI MEMORIA E AMNESIA POSTEROGRADA.
REFERTI E
DOCUMENTAZIONE DI PSICHIATRI CHE ESCLUDONO IL MIO STATO PSICOTICO:
-
dr. Taburni del carcere di Spoleto,
dicembre 2002 – dicembre 2004 (circa un incontro ogni mese-mese e mezzo)
-
dr. Paladini già direttore della
sezione di osservazione psichiatrica del carcere di Livorno, ma non psichiatra
militare come il suo successore, febbraio 2003, testimonianza in aula a Livorno
il 29-10-2004
-
dr. Comite Mascambruno, medico
chirurgo e psichiatra, in forza al carcere di Secondigliano sezione
sieropositivi, quindi oggi consulente DAP, settembre 2003 (che mi visitò anche
nell’ottobre 2004)
ATTUALMENTE
IL MIO STATO PSICOTICO E’ ESCLUSO ANCHE DAL MEDICO PSICHIATRA CHE MI INCONTRA
PERIODICAMENTE IN DETENZIONE DOMICILIARE.
Breve
cronaca dei tentativi fatti di farmi passare per psicotico con “problemi
affettivi”:
-
un “referto” di una psichiatra del CIM di
Biella del 24-5-2002 che, senza nemmeno consultare il mio psicoterapeuta che
all’epoca e fino a pochi mesi fa per 30 e passa anni è stato consulente
psicologo del MGG, e che era stato a trovarmi nei mesi precedenti due volte,
decise di inviarmi in osservazione psichiatrica.
-
la “refertazione” dell’osservazione
psichiatrica di Livorno esclude che io non possa sopportare la detenzione, e
chiude l’osservazione psichiatrica dopo i miei scontri con le guardie (10,11 e
12 giugno 2002), il 14-6-2002, dopo nemmeno 20 giorni dei 30 previsti. Il mio
avvocato mi fa nel frattempo incontrare da uno psichiatra di fiducia. Mi
riportano all’EIV nonostante sia evidente che almeno per alcuni mesi il mio
stato psichico era alterato da una amnesia quasi totale frutto di quasi certo
Elettrochock insulinico.
-
il “tentativo” del pm di Biella di eludere
le sue stesse promesse di perizia con sintonizzatore universale in ambiente
elettromagneticamente chiuso, è bocciato dal GIP. Io accetto invece la “consulenza”
del suo “consulente” purchè in presenza di uno psichiatra di fiducia, che
avviene all’inizio di maggio 2005, il suo “consulente” diagnostica una psicosi
MA NON SA DEFINIRE DI CHE TIPO.
-
Il “ritardo politico” della perita
medico-legale di Perugia che invece che a fine ottobre presenta la sua
relazione ad inizio dicembre 2005 dopo che tentano di portarmi alle “Vallette”
da Perugia, e che diagnostica, da me querelata, una “psicosi affettiva” senza
nemmeno aver potuto effettuare la perizia psichiatrica (oltretutto barando
sulla data prevista per non permettere la presenza del mio perito psichiatra) poiché
eravamo in accordi di farla SOLO DOPO L’EFFETTUAZIONE DI TUTTI GLI ALTRI ESAMI,
che non mi vengono effettuati a parte 2, poiché contro gli accordi, cercano di
farmeli effettuare in centro clinico e non in ospedale.
Memoria
di Paolo Dorigo, 23-9-2005
(TUTTI QUESTI
DOCUMENTI SONO NELLA DISPONIBILITA’ DEL SRP, DELL’AMBULATORIO POPOLARE DEL COA
T28 MILANO (che tuttavia non ha potuto ancora fornirmi le indicazioni
richieste), DELL’AVV.TRUPIANO E MIA)