Associazione Vittime delle armi elettroniche-mentali
Controllo
mentale e Torture tecnologiche:
IL NAZISMO-SOFT
DOSSIER
2007
Nemmeno il
miglior fine può giustificare qualsiasi
mezzo, i mezzi devono essere coerenti ai fini. Nessuno per nessun motivo puo’
o deve violare la mente e l’intimo di una persona, chiunque essa sia. La guerra si
fermi ai corpi dei combattenti, e vedremo allora chi potra’ mai fermare la
Storia.
“nella Storia della tortura avvengono strane congiure,
come fu nella Serenissima con i suoi intrighi e prese di
Palazzo.
Accadeva che si commissionava la tortura
su di un nimico, tramite poteri corrupti o creduloni delle
voci opportunamente propalate,
e ci si freghi il tesoro, quatti quatti, al povero tapino.
E meglio ancora se codesto sventurato, manco sapeva d’esser loro nimico …
Ma il più gravoso era alla Signoria, quando un magistrato stesso stava coi banditi.”
L’immagine di copertina, logo scelto dall’Associazione, è di
Bafio, 1977, pubblicato la prima volta nel Dossier LOTTE E REPRESSIONE VENEZIA
MESTRE MARGHERA 1976-1977 pubblicato all’epoca dal Comitato per la liberazione
dei compagni arrestati il 18 giugno 1977 (Claudio Grassetti e Paolo Dorigo) a
Venezia
1. PREMESSA |
pagina 3 |
2. INTRODUZIONE |
pagina 4 |
2.I Le nuove forme di tortura |
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2.II L’Associazione Vittime armi elettroniche-mentali |
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3. IL CONTROLLO MENTALE |
pagina 9 |
3.I Controllo mentale diretto, subliminale e primario |
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3.II I risultati degli esperimenti su 8 detenuti messicani in un documento segreto dell’IBM |
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3.III Le ammissioni di un tenente colonnello della guardia di finanza e di un giornalista consulente dello Stato maggiore dell’esercito |
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3.IV Una ipotesi niente affatto priva di fondamento |
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4. Alcuni articoli dallo statuto provvisorio dell’ associazione |
pagina 15 |
5. Il programma dell’Avae-m |
pagina 16 |
6. PRIMO SCONVOLGENTE ELENCO DI TUTTI I CASI CENSITI |
pagina 17 |
7. ALCUNI DEI CASI CENSITI |
pagina 26 |
8. Chi sono i torturatori ? |
pagina 40 |
9. Risorse: Libri e siti web |
pagina 46 |
10. Glossario minimo e legge sulla tortura passata alla Camera il 12-12-2007 |
pagina 51 |
11. Consigli di autodifesa per le vittime (Paolo Dorigo 29-9-2006) |
pagina 57 |
I.
PERMESSA
Quando tutto sarà noto, ci
auguriamo che l’Umanità esista ancora e che possieda ed utilizzi normalmente i
suoi soli 5 sensi percettivi normalmente comprensibili, e che a nessuno venga
in mente di interferire con eventuali di Noi capaci di percepire sentire e
vivere con 6 sensi (anche con la telepatia). Ci auguriamo anche che quel giorno
le multinazionali farmaceutiche e
microelettroniche siano monitorate seriamente da organismi di una
civiltà nuova, libera ed egualitaria, governata da una giusta Politica e non
dalla fisica nucleare. Ai caduti di questi mezzi di tortura, è dedicato questo
lavoro. Perché è ora e tempo che non ve ne siano altri.
Peraltro non credano i torturatori, di “passare alla Storia” per la loro pervicace e diabolica perseveranza: Mengele aveva comunque fatto qualche danno più di loro, che sono FARSA, e non sostanza, e quindi purtroppo per questi chierici, volontari o meno che siano, del regime vigente, non vi sarà questo posto nella Storia per loro.
II.
Molto spesso quando uno/a di noi racconta a persone importanti le cose che subisce, ci si sente dire, “perché a Lei”, “queste cose non hanno senso”, ecc. Diversamente, da parte della gente comune, abbiamo molto più ascolto.
Occorre essere chiari.
AVae-m non entra nel merito più di tanto, circa la natura e le cause della ipocrisia e della vigliaccheria dominanti in questo Paese in questo contesto storico, nei decenni precedenti, in quelli successivi alle due guerre mondiali, in quelli successivi all’ “Unità d’Italia” e in quelli precedenti, e successivi all’invasione Napoleonica del Nord Italia.
AVae-m non è un Partito, un movimento Politico, un movimento di un particolare interesse di classe o di categoria.
AVae-m è l’ultima spiaggia cui rimangono ancorate con le unghie a sangue, le Persone che non vogliono rinunciare a sé stesse nonostante la gravità e particolare rarità di ciò che subiscono (quanto alla rarità, sarebbe da verificare).
AVae-m è un “luogo” di solidarietà nel NON-LUOGO del fascismo mascherato, vile ed assassino, stupratore e nazista, di chi utilizza ciò che si sa non esistere, per farlo esistere contro ciò che più conta nella vita di OGNI singola Persona, la LIBERTA’ ED INDIPENDENZA DEL PENSIERO, DELL’INTIMO, DEL CORPOREO.
AVae-m è cioè un AUTENTICO MURO CIVILE CONTRO LA BARBARIE DEL POTERE E DELLA CACCIA ALLE STREGHE. È un muro invisibile ai mass media perché i mass media sono sullo stesso ruolino di marcia dei dirigenti di ogni istituzione che tace ed acconsente allo sfruttamento ed alla schiavitù, beninteso pasteggiando 3 volte al giorno o più, alla faccia di chi sopravvive.
“Tortura tecnologica” è un termine generale che indica diverse
forme di violenza, eseguite con metodi e tecnologie estremamente avveniristici,
le cui finalità sono di controllo o di disturbo sia fisiologico che mentale
delle Vittime. È ingenuo credere che chi pratica la tortura non sfrutti gli
impressionanti progressi tecnologici degli ultimi cinquant’ anni. L’ inserimento di elettrodi e chip o altri
dispositivi nel corpo della Vittima, la cui fisiologia viene monitorata o
alterata, permette una vera e propria tortura bionica, di cui il controllo
mentale è una forma particolarmente aberrante in quanto è l’ attività mentale
stessa ad essere condizionata ed alterata, e non solo “monitorata”.
Radiazioni elettromagnetiche di forte intensità nel dominio delle
microonde possono essere utilizzate per indurre riscaldamento violento del
corpo, o per dare sensazioni di dolore, o di pressione, di puntura, di taglio,
ed anche di dare sensazioni di dolore, di pressione, di puntura, di taglio, ed
anche arrivare a bruciare effettivamente o come impressione, organi e tessuti della Vittima.
Forme di mobbing
sociale ed ambientale che rienrano nella metodologia della Sindrome di
Adattamento Graduale (G.A.S.) che mirano ed attuano l’obiettivo
dell’emarginazione totale della Vittima e si avvalgono anche di altre forme di
violenza tecnologica, sono collaterali al “trattamento” delle Vittime di
tortura tecnologica, anche se non è provato che TUTTE le vittime di mobbing
siano a loro volta soggette a torture tecnologiche e/o conrollo mentale, pur
rimanendo in molti silenzi una zona d’ombra a tal riguardo, che la
“psichiatria” e le varie “branchie” della psicologia non hanno chiarito.
Al contrario di forme più primitive di tortura, la tortura
tecnologica può essere praticata in modo continuativo sotto controllo remoto in
ambienti comuni, come un appartamento, un’ automobile o una camera d’ albergo
ma anche mentre la Vittima sta viaggiando, camminando o correndo, meno o quasi
per niente allorquando la Vittima effettua una azione fisica violenta
improvvisa e quando si trova in zone di alta montagna del tutto prive di campi
elettromegnetici.
Le lesioni possono essere pressoché invisibili ma sono comunque
danni mirati che influenzano sia lo stato psicologico che l’ organismo della
Vittima. L’ assenza di “visibilità” delle radiazioni e l’ impiego di
dispositivi miniaturizzati sempre più piccoli rendono difficile la documentazione
degli abusi da parte delle Vittime.
In effetti, le Vittime censite dall'AVae-m denunciano, a grandi linee, due principali diverse forme di tortura:
1) CONTROLLO MENTALE. Viene attuato attraverso l'intrusione nella scatola cranica, ma anche in altre parti del corpo, di minuscoli strumenti ad alta tecnologia, siano essi microelettrodi o microchip, che riescono ad interferire (cioè non solo intercettare ma anche modificare arbitrariamente magari senza che la Vittima se ne renda conto) le radiazioni emesse nel cervello. Onde delta, teta, alfa, beta e gamma (vedasi Glossario). Dopo alcuni anni da questa microintrusione (i tempi sono abbastanza simili in quasi tutte le Vittime) può avvenire che lo studio operato dai torturatori sui vari tracciati, permetta l'interazione tra il cervello e gli strumenti innestati, il che permette il controllo del pensiero e la trasmissione di segnali audio-video o di stimoli di ogni natura al e dal cervello della Vittima, trasformata in TERMINALE OPERATIVO a tutti gli effetti, contro ed a dispregio di ogni norma civile e di diritto nazionale ed internazionale, civile, penale e finanche delle trasmissioni radio.
Tutte le Vittime di questa forma di tortura sono nascoste come casi dai media, e si tratta di persone che conducono vita ed esistenza apparentemente normale, non necessariamente trattate da terapie psichiatriche. In alcuni casi (4 sui 36 già censiti, si tratta di persone che conducono una esistenza normale, ma sotto terapie compensative prescritte da psichiatri; tra i casi pubblicizzati dall’AVae-m, solo quelli di E.C. e di S.).
Non esistendo una disciplina “scientifica” di questa materia assassina, e non ammettendo il potere questo genere di strumenti, il fiorire di riviste (Mente e cervello, Decoder, ecc.), dipartimenti di studi (Padova, Aquila, ecc.), centri di ricerca (associazioni psicologiche ecc.), articoli sulla positività medica di questi strumenti tacendo della loro origine carceraria-torturatoria (vedasi la rassegna scientifica AVae-m), nonché tacendo o riducendo al lumicino la denuncia di questa origine (vedasi le trasmissioni 4-5-2003 La7-Stargate e 14-12-2003 La storia siamo noi di Minoli), i radiologi si fanno forti di “ignorare” cosa possano essere certe sagome radio-opache che in numerosi casi abbiamo denunciato nel sito e che in altri casi singole persone hanno denunciato alle autorità senza darci l’autorizzazione iniziale alla pubblicazione (una volta data, non è seriamente ritirabile, è già “pubblica”: di qui la ingenuità ed inutilità di chi ha spinto E.C. a chiudere il suo sito al pubblico). Questo loro “ignorare” secondo certuni che di queste cose se ne intende, non è casuale ed è una problematica mondiale. Di recente tuttavia vi sono due refertazioni, di un caso nel bellunese e di un altro caso. Del primo abbiamo notizie ma non ancora la autorizzazione a pubblicare questo referto. Ma in ogni caso dal referto all’operazione ce ne passa ulteriormente, poiché a quel punto sono i neurochirurghi od otorinolaringoiatri a dare segno di “sottovalutazione”, ad “ignorare”. Del resto la “patata” è così bollente che nessun Partito di sinistra ha dato la sua disponibilità ad uno specialista gratuito per l’asportazione, figurarsi della destra…
2) TORTURA AMBIENTALE A DISTANZA Si tratta della trasmissione di stimoli,
dolori e sensazioni a distanza con strumenti generalmente molto più semplici
rispetto a quelli usati per il controllo mentale. Si tratta di armi laser, a
onde radio e microonde o di ultrasuoni, del tipo di quelle utilizzate nella
“battaglia dell' aeroporto” a Baghdad o dai dottori per scegliere i calcoli o
nelle metropoli per scacciare gli stormi di uccelli, armi reperibili anche in
alcuni siti internet americani. Le Vittime di questi abusi denunciano di
sentire forti fitte o intense trasmissioni di calore che disturbano la loro
giornata ed impediscono una vita “normale”.
Sotto questo profilo la “incredulità” istituzionale è meno marcata ma più giustificata: da dove arrivano questi “raggi”, che possono avere anche lunghezza molto significativa ? Perché proprio a lei ? Ovviamente le persone fanno fatica a “convincere” gli investigatori. Recentemente pare sia stata avviata una inchiesta in una città del Nord, ed in altri due casi almeno persone aderenti all’AVae-m hanno reso interrogatori in materia, ma in genere un interrogatorio del denunciante, senza un controllo ambientale territoriale sulla sua persona oggetto di attacchi, non significa di per sé una seria indagine.
In Italia si è formata nel settembre 2005 un’Associazione che raccoglie alcuni tra i tanti cittadini, non solo italiani, che in Italia credono o sostengono di essere Vittime di tortura tecnologica: è l’Associazione Vittime armi elettroniche-mentali, associazione la cui ampissima documentazione si trova nei siti, liberamente scaricabile:
http://www.avae-m.org (sito di documentazione)
http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org
(sito di informazione)
http://www.avae-m.org/www.associazioneVittimearmielettroniche-mentali.org/index.html (pagina di recupero).
L'AVae-m denuncia al
momento 36 casi analizzati come Vittime in Italia di queste torture. L'AVae-m
ha diffuso pubblicamente numerose prove riguardanti le Vittime censite, ma ciò
si è verificato, anche nei casi più eclatanti, nel totale silenzio mediatico.
Tra questi
casi, almeno 5 sono casi di persone interferite non uditivamente né a livello
di pensiero, almeno è quanto asseriscono, anche se è possibile che non si
rendano conto di altre forme o mezzi di trattamento, o che non le denuncino per
pudore. Infatti peraltro, la riservatezza, che corrisponde a quasi il 70% degli
aderenti, è necessaria anche a mantenere per queste Persone, almeno
all’apparenza, una vita lavorativa e familiare normale, che sarebbe del tutto
compromessa se denunciato il trattamento subito, con forme di scherno,
distanza, allontanamento, di colleghi e persone care, se non addirittura il
licenziamento e l’internamento.
Peraltro
non esiste in Italia un pubblico registro dei decessi, causa di morte per ogni
singolo caso, data, età, nome e cognome, residenza, nascita e luogo e
circostanze del decesso, né i giornali tantomeno locali, spesso portano gli
estremi anagrafici dei deceduti per suicidio (migliaia ogni anno), né esiste un
elenco annuale di quelle migliaia di persone che muoiono per errori medici.
Vi
sono poi decine di casi censiti da Paolo Dorigo in carcere nel 2002-2004 (cfr.
Controinchiesta su una operazione di controllo mentale totale e di
annientamento carcerario nell’Italia del XXI secolo di Paolo Dorigo dal carcere, 7° edizione gennaio 2005, nel sito
www.paolodorigo.it), più vari altri casi di probabili innesti sottocutanei
durante operazioni chirurgiche su altri prigionieri politici (cfr. dvd
Laboratorio Rivoluzionario Gatto Selvaggio, dibattito la cui registrazione è in rete nella pagina di
relazione sulle presentazioni del libro La tortura nel bel paese),
nonché il ricovero in OPG (ospedali psichiatrici giudiziari) od i suicidi a
causa di torture troppo semplicemente associate al carcere in quanto tale da
una certa sinistra falsamente “garantista”, sin dalla fine degli anni ’70, sia
in Germania (Ulrike Meinhof ecc.) sia in Italia, di cui non si vuol dir
nulla se non che il carcere produce “pazzia” (dal caso Bonoconto, ai casi
Galeotto, Valitutti, Carnelutti, F.Ferrari, F.Matarazzo, D.Blefari, ed
altre/i), compreso il tentativo di internamento di Paolo Dorigo (2002), che con
la pazzia non c’entra proprio nulla, sarebbero probabili conseguenze proprio di
strumenti subliminali di tortura.
Noi non affermiamo che il carcere sia salubre, tutt’altro. Ma
affermiamo che certi “impazzimenti” non dipendono dal carcere MA BENSI’ da
certe strumentazioni utilizzate spesso nelle carceri ! E non per smentire chi
su carcere e decarcerizzazione (ossia carcerizzazione della società, in gergo
nascosto), ci fa libri e soldi a palate, ma perché odiamo ogni forma di
tortura, essendone coscienti perché Vittime.
Vittima di armi elettroniche-mentali, e questo lo diciamo per i
puritani ed i ciarlatani ipocriti del cattolicesimo anticristiano, non è solo
chi non reagisce alla violenza, ma chi subisce senza poter nulla fare per
sottrarsi ad un certo trattamento, e peraltro, non per qualche secondo che
precede la morte eventuale, ma per ore, giorni, mesi, anni, decenni. Vittima
cioè permanente, il che è ben peggio che morire.
Secondo Paolo Dorigo è molto probabile che oramai ci siano, solo
in Italia, centinaia di persone che subiscono quotidianamente tortura
tecnologica (cfr. dvd presentazione La tortura nel bel paese al L.R.
Gatto Selvaggio). Ricordiamo che negli USA sono stati accertati oltre
3.000 morti per questi trattamenti, che peraltro sono attuati da stalkers
quasi alla luce del sole, senza contare il numero di morti nelle carceri,
per i quali il Presidente Clinton fece pubbliche scuse il 3 ottobre 1995.
Nel programma dell’Associazione Vittime, esposto nel sito
in 10 punti, e riportato qui di
seguito, si chiede tra le altre cose di approvare leggi e strumenti di
controllo per tutti coloro che subiscono involontariamente questi trattamenti,
un intervento da parte della Corte dell’Aja, il risarcimento delle Vittime,
l’espulsione dei professionisti e/o radiologi coinvolti negli innesti e/o nelle
coperture ai colpevoli, dall’Albo dei Medici e/o specialistico relativo, ed i
processi per i responsabili, per vari reati tra i quali violenza privata,
istigazione al suicidio, atti invalidanti, tentato omicidio, ecc., denunciando
pubblicamente i limiti della legge sulla tortura che non prevede moratoria e
leggi penali per queste armi da guerra vere e proprie, e per altri aspetti
risibili (come l’aver ipotizzato lo scavalcamento del risarcimento giudiziario
con una quota prefissata annuale di stanziamento, dipendente peraltro dal
Consiglio dei ministri –roba da dittatura mascherata–, per suggerire uno scavalcamento
del diritto penale e civile ordinario in materia !!!).
Complessivamente AVae-m ha diffuso 1.200 copie del libro La Tortura nel Bel Paese, sulle 3.000 sinora stampate (Malatempora ed.). Solo Liberazione ha recensito ripubblicando, senza commenti né alcun dibattito, la prefazione di Russo Spena, mentre il manifesto e Carta (testata del “gotha” dei no-global), a pagamento, ne hanno dato notizia.
Come dicevamo, forse nei decenni
futuri si saprà che il movente dell’affare Levinsky è stato il fatto che
l'ex Presidente degli Stati Uniti d' America Bill Clinton aveva pubblicamente
ammesso il 3 ottobre 1995, scusandosi con il Popolo americano (ma non con tutti
gli altri Popoli del mondo), in risposta alle denunce del Comitato dei
sopravvissuti degli esperimenti di controllo mentale su esseri umani,
l'esistenza di queste forme di esperimenti di controllo mentale su prigionieri
e cittadini americani.
Ma già nel 1985 il
presidente Olof Palme (poi ucciso dalle coltellate di un ex detenuto) aveva
autorizzato gli esperimenti di controllo mentale nelle carceri della Svezia (e
servizi fotografici pur accurati, sulla vita nelle carceri svedesi, del Venerdì
di Repubblica, nel 1988, non ne parlavano). E nel 1972 e 1974, due
neo-mengeliani, Buron e Delgado, proponevano al Congresso degli SS.UU.A.
l’adozione di strumentazioni sottocutanee di controllo mentale grazie
ai progressi della microelettronica, per controllare e “governare” (idea cara,
direbbe Paolo, ai “maiali” che hanno il potere di decidere e non decidere,
immancabilmente, in Italia, da sempre ammanicati al Vaticano) la mente
ed i comportamenti (ed infatti la psicologia comportamentalista di Skinner ebbe
un nuovo ciclo di vitalità a partire dal conflitto degli anni sessanta-settanta
in “occidente”)di persone “border line”, “sovversivi”, “criminali”…
L’elettroencefalografia, sorta nel 1928, non fu certo assente dalle ricerche di
Pavlov (vergogna del socialismo, ha detto Paolo in varie conferenze nel 2006 di
presentazione del libro La tortura nel bel paese), e certo non fu
assente nelle “ricerche” di Mengele e dei suoi accoliti criminali, poi sfuggiti
in parte, e riassunti dalla CIA, grazie ai servigi di Odessa. Come mai la CIA
non aiutò invece la riapertura di Norimberga ? La “guerra fredda” non può essere alibi per nessuno: non per gli
SS.UU.A., i russi, i rumeni anche parrebbe, che negli anni 48-’80 svilupparono
ricerche non invasive, che poi si tradussero nella realizzazione dei progetti
di Burton e Delgado.
(Ma parrebbe pure i cinesi, che
poterono operare una virata simil-kruscevista denunciando la politica della
Rivoluzione Culturale ed incarcerando i maggiori dirigenti rivoluzionari
maoisti cinesi con un colpo di Stato bianco attuato dopo la morte del
Presidente Mao Tse-Tung. Nota di Paolo Dorigo).
Questi paesi, attuano a livello
militare forme di tortura e trattamento della mente, NAZISTI, che non possono
essere negati da nessun professionista onesto. Non certo a livello di
possibilità.
“Perché proprio a te ?” “Non sei
così importante” (appunto, mica torturano Curcio !!! lui s’è arreso in cambio
della pubblicistica televisiva !!! risponde in buona sostanza Paolo nel suo
sito, e documenta in “Come mai allora ?” numerose contraddittorie prove che
demistificano questa argomentazione. La
questione è posta ancor con più forza nei confronti di donne “innestate sin da
ragazze”, chiuse alla società e violate in permanenza nel corpo e nell’anima
“senza colpo ferire”, di famiglie segnate dal lutto di chi sìè ucciso, di
giovani impediti allo studio da gruppi razzisti o da centri di potere che
preferiscono utilizzarli come cavie, di detenuti costretti da questi strumenti
a non vivere per non essere traditori involontari, di ex detenuti impediti alla
solidarietà ed alle amicizie da leggi reazionarie e strumenti di interferenza
mentale, ecc.
Del resto Indymedia ha chiuso dopo
che le denunce di Bassetti su Napolitano che sapeva ciò che avveniva in
Parlamento, sono diventate troppo frequenti.
Il punto allora è nella
mistificazione con cui si cerca di irridere e satirizzare le denunce di chi
soffre per nascondere le mani grondanti di sangue dei torturatori
“elettronici”.
Scoppiano anche le dita dei
piedi, gli occhi lacrimano, la testa scoppia, si attuano incidenti, si
procurano ferite, si uccide senza sparare, e poi si chiama “terrorista” chi
combatte con armi convenzionali. Si fa presto a dire “terrorismo”, spiega
Dorigo in un articolo che “il manifesto” evita accuratamente di pubblicare
(luglio 2003) nonostante fosse di attualità e scritto da un prigioniero
rivoluzionario.
Forse altri ex prigionieri
giornalisti di quella testata non consideravano opportuno dare peso a Dorigo a
causa delle sue numerose denunce di questa componente (soluzione politica)
occupata nel manifesto ed altrove in preziosi servigi ai cantori
dell’impossibilità di una rivoluzione delle masse oppresse ?
A noi forse la notizia era
sfuggita, ma ci sembra che nei giornali e telegiornali italiani non ne fosse
stata data menzione. Sbagliamo ?
In Italia c'è l'ammissione di queste forme di tortura nel
libro Le nuove guerre (cfr.Bibliografia), ad opera di due importanti
militari italiani (cfr.capitolo 3.3).
Marcello Panio, autore anche del sito www.disinfornazione.it
, nel suo libro Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, Macroedizioni, ha
dedicato un intero capitolo al fenomeno del controllo mentale (cfr. capitolo
10) in cui divide il fenomeno in controllo
mentale diretto, controllo mentale subliminale, controllo mentale
primario: il diretto è il tipo di controllo “classico”, quello di cui
parliamo nella gran parte di questo dossier, provocato da MK-Ultra, ma anche da
farmaci come il ritalin usato nelle scuole USA per controllare i
bambini troppo distratti o/e vivaci; il controllo subliminale avverrebbe
tramite l’uso di elettrodomestici per uso commerciale, come la TV e il computer
in particolare, dove è ormai nota la diffusione di pubblicità e siti internet
con spot subliminali che illegalmente mandano messaggi particolari,
invisibili dagli occhi, ma percepiti dal cervello che influenzano le operazioni
dell’intelletto; il controllo mentale primario si attuerebbe tramite la
contaminazione di acqua ed alimentari con sostanze tossiche che indebolirebbero
le capacità di reazione dell’organismo, una di queste sostanze è il fluoro,
diffusa in alimentari e dentifrici, secondo Panio era già noto ai nazisti che
ripetute dosi di fluoro contribuiscono alla spersonalizzazione dell’individuo.
Marcello Panio afferma anche che la NSA, agenzia di
controspionaggio USA, avrebbe delle attrezzature in grado di interferire e
modificare, controllandole, le emissioni bio-elettriche del cervello. Se
fosse vero che chiunque può subire interferenza cerebrale con armi della NSA,
allora la Corte di Norimberga dovrebbe essere riaperta subito per tutti i
dirigenti responsabili negli Stati Uniti, di queste armi, la NATO sciolta, le
forze multinazionali rimandate a casa, la Corte dell’Aja chiusa per indegna
latitanza, le carceri distrutte e ricostruite di modo da rendere impossibile
anche dall’interno stesso delle strutture, questo genere di trattamenti.
Come mai nessuno ne parla, allora, mentre tantissimi protestano
contro le guerre mosse dalle stesse compagini ?
Nel presente dossier non approfondiremo particolarmente comunque il tema di forme di controllo mentale indirette, in quanto ci interessa in particolare denunciare quelle forme violente di tortura tecnologica tese a colpire una singola Persona (Persona, non “individuo”); sono le torture meno conosciute, genericamente giudicate come fantascientifiche, pertanto è su di esse che preferiamo porre la nostra attenzione. In ogni caso, la provata presenza quotidiana di forme subdole e implicite di influenza e controllo mentale resta certamente una problematica degna di rilievo. Ancor di più questo vale nella nostra società moderna, post e super-industriale, dove la psichiatria, la pubblicità, la contaminazione alimentare sono elementi onnipresenti nella nostra vita.
Alfredo Lissoni, nel suo libro Nuovo ordine mondiale (Edizioni Segno), cita il sito www.theendofline.org , in cui verrebbe riportato un documento dell’IBM riguardante l’impianto di sonde su prigionieri messicani. Il documento viene presentato come assolutamente riservato, di livello sicurezza 9. Il tempo impiegato per la realizzazione dell’intervento, secondo tale segretissimo documento, sarebbe di 60-90 minuti, ma le speranze dei tecnici sarebbero indirizzate nel ridurre in futuro questo tempo anche del 60%.
Questi alcuni dei risultati ottenuti, sempre secondo il documento citato da Lissoni nel suo libro, su 8 cavie umane: - monitoraggio completo dei comportamenti - sonno in stadio di letargo per un tempo di almeno 18 ore al giorno - i detenuti-cavie rifiutano volontariamente la ricreazione e gli esercizi ginnici - i detenuti-cavie se provocati non reagiscono o risultano meno aggressivi (finché non se ne accorgono, poi avviene il contrario) - nessuna cavia si è accorta di nulla di quanto gli era accaduto.
Anche Lissoni, come Panio, parla di strumenti in possesso dell’NSA in grado di controllare le emissioni bio-elettriche del cervello. Queste forme di intercettazione a distanza avrebbero indotto nei soggetti Vittime di questi abusi, impressioni visive che trapassano gli occhi e sensazioni di essere toccati da fantasmi.
Nel libro Le nuove guerre, pubblicato nel 2001 dalle
edizioni Rizzoli – BUR, due noti personaggi dello Stato come Rapetto e Di
Nunzio (il primo tenente colonnello della Guardia di Finanza comandante del gruppo
anticrimine e tecnologico, il secondo noto giornalista, capo ufficio stampa
della BNL, consulente delle strategie di comunicazione dello Stato Maggiore
dell’esercito) ammettono l’esistenza del controllo mentale. Il capitolo 10 del
loro testo militarista si intitola proprio il cervello nel mirino, in
particolare si parla di metodi di disinformazione del nemico tramite armi
indirizzate alla manipolazione delle opinioni, ma si parla anche direttamente
di controllo mentale con un elenco di strategie (dall’intervento nell’ambito
sociale, all’indebolimento della persona tramite farmaci, assenza di sonno e
cibo, ecc) finalizzate al lavaggio del cervello della Persona. Vengono inoltre citate alcune presunte
attività di controllo mentale dell’agenzia militare statunitense NSA tramite
l’utilizzo di microspie od elettrodi sottocutanei. Rapetto non è proprio un
anonimo personaggio, come ai molti risulterà. Egli viene citato anche nel libro
Beat genetation di Mario Bolognani (Editori Riuniti). L’autore fa pensare
che Rapetto costituisse una cellula dei servizi segreti insediata nell’AIPA
(l’authority per l’informatica). Rapetto sembrava alla ricerca di prove contro
il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Il tutto assume un sapore drammatico con la scenografica morte del
consulente di Rapetto, il noto informatico Michele Landi, ufficialmente suicida
nell’aprile 2002 (subito dopo l’uccisione del consulente Biagi, che per mesi
richiese inutilmente la scorta alla Digos di Bologna), ma anche con la lunga
catena di suicidi e di morti improvvise in particolare di numerosi membri
dell’Arma dei carabinieri, dei servizi segreti e della polizia penitenziaria e
dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, specie nel 2002-2003 ma anche
dopo (nell’agosto 2003, Liberazione ha citato nella rubrica delle lettere al
direttore, una ricerca dell’Unione delle associazioni della Arma dei
carabinieri, secondo cui negli ultimi 5 anni vi sarebbero stati circa 250
suicidi nella sola Arma). Ma che interesse avrebbero Rapetto e Di Nunzio, alti
esponenti dello stato nel diffondere certe notizie ? Marco Sacchi, che ci ha fornito le informazioni su questo e su
altri paragrafi, ricorda che il libro di Rapetto e Di Nunzio non è affatto
facile da trovare, scomparso dalle librerie italiane da diversi anni ormai (chi
ne desiderasse ricevere copia, può rivolgersi alla AVae-m). L’ipotesi è che queste pubblicazioni abbiano
dei fini ricattatori, un modo per ricordare allo stato o a qualche losco
personaggio quanto si potrebbe, se lo si desiderasse, far emergere sul proprio
conto.
(* NOTA IL CUI INSERIMENTO E’
STATO OSTACOLATO IN REDAZIONE DEL DOSSIER)
Pochi giorni dopo il sit-in del 28 novembre 2006
dell’AVae-m e del Coordinamento di Lotta controle torture tecnologiche E
carcerarie, il 1 dicembre 2006, la Corte di Cassazione riconobbe il diritto di
Dorigo Paolo ad un nuovo processo e di fatto all’annullamento della sentenza
del 3 ottobre 1994 passata in giudicato il 27 marzo 1996. Paolo ha riavuto il
passaporto il 25 gennaio 2007, dopo quasi 24 anni di divieto all’espatrio.
L’ultimo sciopero della fame svolto per questo motivo, è stato dal 22 settembre
al 5 dicembre 2006. Intanto, dopo il
crollo della montatura DIA-CC contro il legale di Dorigo, Avv.Trupiano di
Napoli, c’è il caso collaterale del dr.Imperiale di Napoli, neurochirurgo
arrestato nel dicembre 2005 a Napoli un mese dopo la seconda TAC probante
effettuata su Paolo Dorigo, e disponibile ad operarlo, che sta rischiando nel
silenzio mediatico nazionale, l’estradizione in Inghilterra, chiesta per
coprire la montatura del suo arresto ed impedirne la dovuta scarcerazione per
decorrenza dei termini di carcerazione preventiva (http://www.noestradizione.org). Nel frattempo Indymedia Italia (http://italy.indymedia.org) è stata chiusa agli aggiornamenti del pubblico, il
1 dicembre 2006. Negli ultimi mesi erano stati frequenti gli interventi
dell’AVae-m, anche sullo scandalo di Montecitorio del 1994 che coinvolgeva
secondo il denunciante Maurizio Bassetti all’epoca economo del Parlamento
(nella foto) anche l’attuale Presidente della Repubblica, Napolitano. Maurizio
Bassetti negli anni 70 fu militante dello PSIUP e della Autonomia operaia.
L’ipotesi che questi strumenti super sofisticati possano essere
usati per controllare ed addirittura modificare anche inconsapevolmente alla
persona, il pensiero stesso, non è dunque affatto priva di fondamento. Inoltre
qualora non si creasse un’attenzione adeguata in questa fase, in cui comunque,
TAC e Risonanza magnetica, effettuati però con scansioni molto ravvicinate le
une alle altre, e in qualche misura l’EEG, sono ancora in grado di permettere
l’individuazione di questi elettrodi e/o corpi estranei al silicio, le cui
dimensioni a volte sono inferiori al millimetro, ma si corre oggi il rischio di
arrivare ad un punto scientifico in cui siano usati chip a DNA (di cui
spiega Le Scienze ed.italiana di Scientific American del marzo 2002),
strumenti invisibili a questi accertamenti, che sarebbe molto più difficile e
lungo individuare con infinite e costosissime analisi genetiche. A questo
aggiungiamo che nei casi di elettrodi innestati (per ora sperimentalmente, per
es.dell’Istituto Besta di Milano) su pazienti epilettici o schizofrenici,
volontari, queste persone non vengono messe in grado però di disattivare questi
elettrodi qualora lo volessero, impedendo così interferenze non prevedibili di
terzi. Recentemente l’ “annuncio” assai risibile, dopo quello di 4 anni fa
sulle ricerche sui “sogni” della Sapienza di Roma (prof.Bertini), del
prof.Sartori di “psicologia forense” dell’Università di Padova (quella stessa
da Dorigo denunciata nel settembre 2004 come legata certamente all’innesto ed
attivazione di elettrodi nella sua testa nel gennaio 1996) che afferma
l’esistenza di una “macchina della verità” da usare a livello inquisitorio (in
questo accosta al “cerebroscopio” di cui parla Le Scienze ed.italiana di
Scientific American del luglio 2004), che sarebbe stata preparata con la
collaborazione volontaria di una ventina di infami stupratori ed assassini, con
la ovvia collaborazione del D.A.P. Del resto già nel luglio 2004 nel testo “La
guerra della scienza” Dorigo aveva evidenziato i filoni di ricerca connessi a
certe torture elettroniche, e queste si stanno puntualmente scoprendo con le
più meschine giustificazioni, un po’ alla volta, rese baldanzose dallo
strapotere imperialista nei paesi del “centro imperialista” (periferia delle
coscienze).
Siamo al tentativo nazista della “scienza” di innestarsi sul
DIRITTO, che, ancorché borghese o proletario, verte almeno a livello di
principio su dei fondamentali, tra i quali certamente il nesso di VOLONTA’ di
ogni dichiarazione, spontanea o dedotta scientificamente che sia, a livello
processuale e perché no, anche istruttorio (l’ “Inquisizione” ne è una
deformazione, ma non corrisponde al nostro sistema politico e giuridico, anche
se è praticata).
Articolo 6
La Associazione promuove
ogni genere di iniziativa ed attività pubblicamente volta a denunciare le
torture tecnologiche e carcerarie, inflitte anche a persone sottoposte a
trattamenti “psichiatrici”, anche a difesa di Vittime che non partecipano alla
Associazione stessa. In tal senso, la Associazione comprende pubblicamente
tutte le Vittime che abbiano fornito elementi sufficienti ad essere considerate
ognuna un “caso censito”, pur non essendo tutte queste persone di per ciò solo
partecipi all’Associazione.
Articolo 11
La Associazione ha il fine principale di condurre la società italiana ed europea a liberare se stessa ed il mondo intero da qualunque sistema e mezzo, tecnica e potere, di tortura su chiunque esercitata.
In questo senso specifica che per tortura intende ogni attività violenta posta in essere continuativamente, non ha importanza per quanto tempo, su una o più persone, che non possono fisicamente, psichicamente o fisiologicamente sottrarvisi. Per questo la Associazione combatte anche a fianco delle Associazioni che si dichiarano contrarie ad ogni forma di violenza sessuale, pedofilia, ed utilizzo di psicofarmaci di qualsiasi genere, contro ogni forma di internamento “neurologico” non richiesta e controllabile nel tempo senza eccezione alcuna, dal-dalla paziente.
Articolo 12
L’Associazione garantisce agli aderenti appoggio medico e
legale nei limiti delle proprie possibilità e rapporti, ma non assume alcuna
responsabilità in ordine alle specifiche denunce che rimangono di ogni
singolo-a aderente, pur difendendo il diritto e garantendolo con propri mezzi,
di espressione pubblicizzazione, delle stesse, a spese zero, per ciascun
aderente. L’Associazione si riserva il diritto di costituirsi parte civile nei
processi riguardanti ogni singola Vittima contro terze persone responsabili in
qualsiasi maniera e parte delle torture inflitte alla singola Vittima stessa.
[Dal programma AVae-m (precisato al 30/5/2006);
il testo completo è disponibile sul sito dell’
associazione in www.avae-m.org/www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/programma.htm
)
1.
Legge contro la
tortura efficace per la persecuzione della tortura in ogni sua forma, comprese
le torture con mezzi invasivi microelettronici o biotecnologici, e le torture
con mezzi di radiotrasmissione.
2.
Obbligo di referto a
medici radiologi incaricati di
accertare la presenza di protesi sottocutanee anche microscopiche.
3.
Indagini esaurienti
da parte della magistratura ordinaria, nonché la istituzione di una commissione
di inchiesta parlamentare sulla tortura;
4.
Cessazione immediata
delle torture e moratoria nazionale
e mondiale, intervento Corte dell'Aja e
Consiglio d'Europa (Comitato
prevenzione tortura).
5.
Assunzione in sede
legislativa di quanto già espresso dal Garante della privacy (2004-2005) in
materia (impossibilità di utilizzo di mezzi invasivi su persone non
consenzienti o ignare) ed impossibilità per chiunque di “sostituire” il
consenso della persona interessata. In
materia di libertà siamo in un paese liberatosi con una Guerra Antifascista
Partigiana e normato da una Costituzione.
6.
Pubblica
disponibilità delle associazioni mediche a non effettuare esperimenti su alcuna
persona non consenziente, anche se incapaci di intendere e volere.
7.
Espulsione dagli albi
medici dei professionisti che hanno operato o “trattato” senza autorizzazione
della stessa persona-cavia, anche se incapace di intendere e volere o
minorenne.
8.
Processi ai
responsabili, compresi membri di istituzioni o forze dell’ordine, i medici ed
infermieri, - compresi gli eventuali
familiari che avessero “autorizzato” gli innesti -, deferimento alla Corte dell’Aja per i casi più gravi e
sistematici di tortura.
9. Leggi straordinarie per il risarcimento per danno biologico e psicofisico, possibilmente alle Vittime in vita o ai loro familiari; modifica delle normative attuali sul danno biologico che viene riconosciuto in misura risibile.
10. Verità alla nazione sulle ricerche su detenuti/e, “pazzi/e”, cittadini e a scopi “medici” o di contenimento, costituenti tortura psico-fisica con mezzi subliminali ed anche con mezzi invasivi.
PRIMO SCONVOLGENTE
ELENCO DI TUTTI E 36 I CASI CENSITI
1. Paolo Dorigo, Veneto, residente in detenzione in Lombardia, Piemonte, Umbria |
Denuncia dal 2002, denuncia innesto del 1996 a Torino in detenzione, di cui si è reso conto dal maggio 2002; procedimenti penali insabbiati a Biella, Milano, Venezia, Spoleto, Livorno, Roma, Sulmona, Torino, ha refertazioni TAC che evidenziano 22 elettrodi nel suo cranio |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente, Danni collaterali caratteriali e percettivi permanenti, emorragie occhi, ipertermia nel primo anno molto accentuata, particolare salivazione densa e simile a collante |
40-50 a., uomo, livello culturale alto, militanza politica, conoscenza informatica elevata, convivente in seconde nozze; CO-FONDATORE AVae-m |
2. I.A., Veneto |
Riferisce ma non denuncia, innesto del 1989 in ricovero neurologico TSA a causa di problemi familiari. |
Interferenza di pensiero, interferenza anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente, ma subita quasi pacatamente, impedimento a nuove relazioni |
50-60 a., donna, livello culturale alto, incarichi istituzionali, vedova e madre |
3., Emilia Romagna |
Denuncia e spiega nel suo sito la tortura che subisce dal 2001 dopo un sequestro lampo seguito a svenimento, a Milano, ha documentato scientificamente l’uso dell’informatica in queste torture |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Non permanente ma con diversi ritorni, anche tuttora |
30-40 a., uomo, livello culturale medio, conoscenza scientifica alta, origine italiana a metà dei familiari, vive con i familiari |
4. T.C., Piemonte |
Denuncia e spiega la tortura che subisce sin dal 1988; ha studiato in Università con docenti di neurofisiologia, ha documentazione radiologica |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente, Danni collaterali caratteriali e percettivi permanenti, emorragie occhi, ipertermia nel primo anno molto accentuata, particolare salivazione densa e simile a collante |
50-60 a., donna, convivente da oltre 20 anni, pensionata, buon livello culturale, pregressa militanza politica, conoscenza del lavoro di programmazione informatica, ha collaborato alla AVae-m |
5. , Abruzzi |
Riferisce disturbi non spiegabili di natura uditiva, che perdurano dall’inizio del secolo XXI |
Voci e interferenza anche a livello di pensiero, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente, inibito con psicofarmaci |
30-40 a-, donna, laureata ed impiegata, vive in famiglia, ha dato fastidio a qualcuno in paese |
6. Maurizio Bassetti, Lazio |
Attacco torturatorio con strumenti di trasmissione a distanza agli ultrasuoni, ha documentato bruciature e pedinamenti; dal 2003 a livello tecnologico |
Cefalea, bruciature, ipertermia, dolori ossei e fisiologici, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente, associato a sabotaggi, attentati, impedimenti informatici |
60-70 a., uomo, laureato, militante politico, già economo alla Camera dei Deputati, subisce questi attacchi da quando è andato in pensione facendo prima licenziare da Montecitorio diverse “barbe finte”, CO-FONDATORE AVae-m |
7. , Sicilia |
Riferisce questi problemi nell’ottobre 2005, poi è convinto dalla famiglia a rivolgersi alla psicologa |
Voci permanentemente offensive ed intimidatorie |
Permanente |
20-30 a., uomo, meridionale, operaio non sindacalizzato, vive in famiglia |
8. , Piemonte |
Riferisce tortura ed interferenze causate da un innesto avvenuto da bambina negli anni ’70, di cui nemmeno il padre ricorderebbe data e motivo; ha conosciuto da piccola Giuseppe Muratori, ha effettuato ricerche mediche |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
|
30-40 a., donna, ceto sociale popolare, medio livello culturale, ottima preparazione scientifica, studia scuole superiori di formazione, ha collaborato alla AVae-m |
9. Paolo Sacchetto, Veneto |
Denuncia intimidazioni, tentativi di portargli via la attività editoriale, innesti avvenuti durante una ben strana TSO durata solo un giorno alla metà degli anni ‘90; procedimenti penali in atto, refertazione radiologica |
Voci ripetitive all’infinito delle stesse frasi, come da computer; trasmissioni a distanza dolorose e provocanti disturbi e malesseri causa anche di incidenti, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Quasi permanente, attuato in genere da persone nelle vicinanze in auto, o da caserme od abitazioni vicine |
60-70 a., uomo, editore, alto livello culturale, ottima posizione sociale, single |
10. M.G., Emilia Romagna |
Denuncia un innesto determinato da un ricovero voluto dalla famiglia dall’inizio degli anni ‘90, da cui in seguito ha preso le distanze; ha dato le lastre dei suoi esami alla Aisjca |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
50-60 a., donna, buon livello culturale, laureata, pensionata ma impegnata lavorativamente, ha collaborato alla AVae-m |
11. , Liguria |
Riferisce ed ha denunciato per primo in Italia alla fine degli anni ’90, torture effettuate bioelettricamente |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
50-60 a., ottimo livello culturale, esperto in tecnologie, laureato, sposato con prole, ha problemi a portare in pubblico la sua situazione per motivi di lavoro e familiari, ha partecipato ad una conferenza AVae-m |
12 M.R., Emilia Romagna |
Ha denunciato la sua situazione per un certo periodo su un suo sito. Situazione perdurante dalla fine degli anni ’90. |
Trasmissioni dolorose a distanza, impedimento al sonno. |
Permanente |
50-60 a., ottimo livello culturale, medio livello professionale, impegno politico locale, ha dato fastidio a qualcuno in paese |
13. T.G., Puglia |
Denuncia tortura fisiologica a distanza dal 2002; procedimenti in corso con scarsi risultati; afferma di conoscere alcuni dei torturatori, ritiene su commissione per motivi personali; possiede lastra che evidenzia due microelettrodi nell’apparato uditivo; forse non è del tutto cosciente del controllo mentale, o gli elettrodi sono usati solo passivamente a livello mentale |
Trasmissioni dolorose a distanza, ipertermia, impedimento al sonno. |
Quasi permanente |
40-50 a., donna, ottimo livello culturale, ha partecipato ad una conferenza AVae-m |
14. |
Riferisce e non denuncia per paura, di essere torturato sin da quando un suo parente ufficiale al corrente dei fatti di Ustica, si suicidò; trattamento attenuato da quando ha smesso di indagare sul “suicidio” del parente |
Voci permanentemente offensive ed intimidatorie, impedimento al sonno |
A periodi |
30-40 a., meridionale, laureato, vive in famiglia |
15. G.B. |
Riferisce un trattamento torturatorio iniziato nel 2004, avvenuto dopo una convivenza di comodo in subaffitto con uno studente universitario di destra che una sera all’inizio gli dette qualcosa che lo fece dormire |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
20-30 a., meridionale, studente universitario in una importante facoltà del nord, cultura non occidentale |
17. E.C., Abruzzi - Veneto |
Denuncia un trattamento di tortura tecnologica iniziato nel 2003 e seguito a diverse situazioni di mobbing sociale e ambientale in varie città, iniziate dopo che andò in disgrazia nei rapporti con alcuni docenti di Urbino. Ha fatto una pubblica protesta a Pescara nel 2006 e per alcuni mesi ha tenuto un sito di documentazione sul suo caso; le sue denunce vengono archiviate e lei derisa; dallo stress di recente ha passato un breve periodo in neurologia, che ci ha riferito essere stato necessario per le condizioni di impazzimento cui era spinta dai torturatori; influenzata di recente dai torturatori |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente in forma crescente sperimentale con accentuazione dopo la prima metà del 2006 |
30-40 a., donna, ottimo livello culturale, origine medio borghese, orfana di entrambi i genitori, ha partecipato a due pubbliche iniziative AVae-m e collaborato al lavoro dell’associazione |
18. , Lombardia |
Riferisce trattamenti torturatori tecnologici che ne hanno piegato e cambiato il senso del vivere |
Controllo mentale |
Permanente sino alla prima metà del 2006; non abbiamo altre notizie più recenti |
20-30 a., donna, vive sola, diversi partner, per un periodo compagna del caso n.16 |
19. Paola Marziani, Veneto |
Denuncia tortura a distanza, escluderebbe innesti di mezzi sottocute, ma la tortura è iniziata dopo una operazione di cambiamento di genere, alcuni anni fa, in prossimità ed in seguito al quale ha subito e subisce mobbing; procedimento in corso |
Bruciature, dolori fisici e fisiologici, terrorismo psichico, impedimento al sonno |
Permanente |
40-50 a., donna trans, elevato livello culturale, antifascista, ricercatrice di ruolo universitario, ha collaborato e collabora alla AVae-m |
20. , Emilia Romagna |
Riferisce trattamento torturatorio tecnologico a distanza |
Bruciature, dolori fisici e fisiologici, terrorismo psichico, impedimento al sonno |
Permanente |
40-50 a., buon livello culturale, di professione informatico |
21-22 M.B. e moglie, Emilia Romagna |
Riferiscono e denunciano anche sul blog di Beppe Grillo di Bologna, trattamento torturatorio tecnologico a distanza |
Dolori fisici e fisiologici, terrorismo psichico, impedimento al sonno |
Permanente ogniqualvolta li ritrovano; hanno chiuso l’attività (negozio di elettronica) e vivono fuggiaschi |
50-60.a., buon livello culturale |
23. Salvatore, Calabria |
Riferisce trattamento torturatorio tecnologico a distanza avvenuto dopo un ricovero coatto in psichiatria in carcere durato una settimana circa durante la quale dormì sempre, iniziato da alcuni anni; deriso ed ignorato socialmente nonostante siano state pubblicate numerose lastre con elettrodi nella sua testa ed apparato uditivo |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
30-40 a., ceto popolare, ottima determinazione umana e livello di coscienza sociale, senso della solidarietà, è uscito dalla tossicodipendenza cui era stato trascinato da alcuni fratelli, ha partecipato e protestato contro la psichiatria, ad una conferenza AVae-m |
24. , Puglia |
Riferisce trattamento torturatorio ma non se la sente di denunciarlo |
Voci permanentemente offensive ed intimidatorie, si rivolge alla preghiera per superare la paura |
Permanente |
20-30 a., donna, buon livello culturale, vive in famiglia |
25. , Toscana |
Riferisce trattamento torturatorio ma non se la sente di denunciarlo, ha avuto un incontro misterioso a Roma con un ufficiale dell’esercito |
Voci permanentemente offensive ed intimidatorie |
Non permanente |
20-30 a., donna, il partner è stato indagato per incauta navigazione in siti pedofili |
27. , Lombardia |
Riferisce trattamento torturatorio e ritiene sia attuato, ma non sa dire come, da vicini polemici e in passato aggressivi per futili motivi, ma non se la sente di denunciarlo |
Voci permanentemente offensive ed intimidatorie, si difende grazie al rapporto di coppia (ne parla con il partner con cui convive) |
Permanente |
30-40 a., donna, buona livello culturale, vive in coppia in piccolo paese |
28. , Lombardia |
Riferisce trattamento torturatorio iniziato sin da quando aveva 2 anni, vuole effettuare ricerche mediche |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
20-30 a., studente, ottimo livello culturale, esperto in informatica |
29., Veneto |
La sorella, che ha aperto un sito di denuncia del controllo mentale, riferisce che lei sin da quando si è sposata, ha iniziato ad avere problemi uditivi e psicologici strani che si ripetono solo in determinate condizioni ambientali |
interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Latente e quasi permanente |
30-40 a., vive da casalinga, ottimo livello sociale, fragile psicologicamente, subisce l’ambiente familiare del marito |
30., Lombardia |
Riferisce tortura tecnologica a distanza che perdura da alcuni anni |
Subisce trasmissioni (musiche e suoni anche violenti) di cui non sa spiegarsi la provenienza |
Permanente |
40-50 a., buon livello culturale, esperto informatica |
31., Veneto |
Riferisce tortura del controllo mentale che perdura da diversi anni |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
40-50 a., ceto sociale popolare |
32., Emilia Romagna |
Riferisce tortura tecnologica a distanza che perdura da alcuni anni a causa della quale ha perso denti e capelli, ora è in riposo per un periodo |
Dolori fisici e fisiologici, terrorismo psichico, impedimento al sonno |
Permanente |
40-50.a, ceto popolare, piccolo padroncino trasporti |
Senza numerazione, Emilia Romagna |
Riferisce mobbing associato ad attività di distruzione della sua vita economica (aveva una piccola azienda alimentare nel parmense). In seguito a vari fatti deve chiudere la piccola ditta e viene ricoverato in ospedale psichiatrico sotto il sostegno dei familiari ne esce dopo 8 anni: vive ora in Liguria: non riferisce tortura tecnologica ma ne siamo praticamente certi; non riceve la nostra documentazione e da casa di Paolo sparisce la pagina di appunti su di lui |
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50-60 a., piccolo padroncino alimentare |
33. , Piemonte |
Riferisce trattamento torturatorio iniziato da alcuni anni, vuole effettuare ricerche mediche |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
20-30 a., studente, ottimo livello culturale |
Senza numerazione, Lazio |
Due gemelle riferiscono di aver ricevuto dal Policlinico Gemelli la proposta di sottoporsi ad innesto di chip sottocutanei per fornire dati ad uno studio sull’empatia - 2006 |
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34. , Lazio |
Riferisce di essere stata colpita e fatta svenire per alcune ore da ragazza, e di avere saputo da un medico che la conosceva la dinamica di cosa le è successa, medico che la avrebbe anche sconsigliata dall’operarsi; possiede lastre radiologiche di quanto innestatogli; avrebbe denunciato alla polizia ma senza risultati |
interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
40-50 a., donna, single, ceto sociale popolare, impiegata, ottimo carattere ed intelligenza, single |
35., Lombardia |
Riferisce e vorrebbe denunciare un probabile innesto durante un ricovero psichiatrico di alcuni anni fa, avvenuto dopo ripetuto mobbing lavorativo; subisce un trattamento divenuto obbligatorio dopo un tentativo di suicidio, a base di psicofarmaci; vorrebbe effettuare ricerche mediche |
Controllo mentale, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, marcata da un atteggiamento “rieducativo” |
Permanente |
40-50 a., donna, buon livello culturale, impiegata, militante politica |
36. , Lombardia |
Riferisce e vorrebbe denunciare un probabile innesto avvenuto dopo un incidente durante conseguente operazione; sconsigliato dai familiari |
Controllo mentale e trasmissioni a distanza, dolorose ed anche violente, interferenza anche a livello di pensiero, di inconscio, onirica, spesso anche sessuale, ostacolo e-o impedimento al sonno |
Permanente |
40-50 a., di origine extracomunitario, vive in famiglia, medio livello culturale, ceto popolare |
ALTRI CASI CON CUI NON SI E’ POTUTO EFFETTUARE ALTRE VERIFICHE |
Roma – aprile 2006 Sardegna – aprile 2006 ex detenuto Roma, marzo 2006 Trieste, 2006, armi a distanza Lombardia, cieco, 2006 Veneto, poeta, 2006 2006, inventore derubato, Lombardia controllo mentale, Puglia, gennaio 2007 piccolo imprenditore, Puglia, gennaio 2007 Inoltre numerosi altri detenuti ed ex detenuti compreso Vincenzo Olivieri (suicida luglio 2005) |
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Attualmente (luglio 2007) sono 46 i casi censiti e complessivamente 59 quelli censiti insieme a quelli in verufuca dallìAVae-m
VII.
SINTESI DETTAGLIATA DI ALCUNI CASI
Nel 1994 Maurizio Bassetti, dopo essere stato militante dello PSIUP e del
movimento negli anni ’60-70 lavora come economo alla Camera dei deputati,
denuncia gravi irregolarità amministrative nella gestione delle forniture,
una grande truffa di Stato, che ha portato al licenziamento di alcuni
funzionari. La notizia, in piena Tangentopoli, finisce anche nei giornali e
nasce il sospetto che i soldi servissero a finanziare dei “fondi neri”.
Successivamente Bassetti viene emarginato dai superiori e invitato ad un
incarico nell’America centrale, ma rifiuta preferendo la pensione.
Il
dramma comincia quando nel Luglio del 2001 subisce una violenta rapina da parte
di tre persone incappucciate che affermano di appartenere ai servizi segreti,
chiedono i documenti e le foto compromettenti, subisce gravi percosse che gli
causano la deviazione permanente dello sterno. Dal quel momento Bassetti
subisce numerose violazioni di domicilio in cui gli vengono portati via
documenti e viene più volte manomesso il computer. Nel 2003 viene rinvenuta una
microspia che, dopo gli accertamenti, risulta funzionante già dal 2000.
Maurizio decide di installare delle telecamere nella sua casa e le visite
cessano momentaneamente, nel Gennaio del 2004 viene rinvenuta un’altra
microspia al piano inferiore.
La
tortura tecnologica inizia nell’Agosto 2004 con delle scosse elettriche
provocate, secondo Bassetti dopo aver consultato esperti in elettronica, da
ultrasuoni. Bassetti sostiene che questi ultrasuoni gli interrompono il
sonno e gli provocano dolori molto intensi in alcune zone del corpo, come
il bruciore allo stomaco, all’intestino ed alla vescica; decide di trasferirsi
a casa del figlio e poi in un nuovo appartamento. Nel novembre del 2004 comincia
un vero e proprio bombardamento ad ultrasuoni, nel Gennaio 2005 rischia
di perdere l’occhio sinistro. La tortura mira all’annientamento fisico e
psichico della persona e gli impedisce una vita normale.
Recentemente
la scoperta dell’uso di armi ad energia da parte dell’esercito nordamericano in
Iraq nella battaglia dell’aeroporto a Baghdad, ha dato conferma dell’esistenza
di questo tipo di armi tecnologiche. In realtà è in circolazione già da anni il
Dizionario di tecnologie avanzate per la difesa (edizioni Murzia)
di Mario Dearcangelis e Alberto Dearcangelis, in cui si parla di armi a
radiofrequenza: i primi esperimenti sarebbero stati fatti in Russia per
disturbare il cervello umano, con i risultati contrastanti di sonnolenza ed
agitazione, euforia e depressione, ecc. Nel libro c’è un elenco sistematico di
questo tipo di armi, in cui schematicamente si parla anche degli ultrasuoni di
cui Bassetti denuncia essere Vittima.
Dall’
intervista di Michele Fabiani a Maurizio Bassetti, pubblicata integralmente sul
sito dell’ AVAE-M:
D: Quando è cominciata la cosiddetta “tortura tecnologica”?
Verso
l’estate del 2004 sono cominciati gli ultrasuoni, una cosa che in principio mi
ha particolarmente terrorizzato. Mi sono fatto una cultura, nel tempo, degli
ultrasuoni, so che possono passare muri e porte. Sono mezzi che si usano in
medicina per sciogliere i calcoli renali, o li usano contro i piccioni o contro
gli stormi; vengono usati anche agli occhi per rimuovere la cataratta e molte
altre applicazioni ancora…
D: Cosa senti?
Ci
sono due tipi di reazioni, in genere, che subisco: con l’ultrasuono le
piastrine e le particelle di ferro presenti nel sangue vengono attratte e
provocano una forte fitta; oppure possono essere più diffusi e si sente una
sorta di calore che aumenta fino al dolore. Il peggio è quando si soffermano
sui testicoli e su altre parti delicate del corpo. Ultimamente sembra che vada
un po’ “meglio”. O sono io che mi sono abituato o loro che hanno imparato a
gestirli. Questa tecnica la usano in particolare la notte per svegliarmi.
D: Tutto ciò si verifica solo dentro casa?
In principio erano portati a farmelo ovunque. Dovrebbe trattarsi di apparecchi piccoli e maneggevoli. Forse era un modo per farmi capire che potevano raggiungermi ovunque. Recepito il messaggio sono passati ad attaccarmi in particolare a casa. Ora mi sono fatto costruire un apparecchio, una sorta di calamita che attira gli ultrasuoni e evita che mi cadano addosso.
D: Come hai fatto a scoprire che quelle scosse erano in realtà
provocate da ultrasuoni?
Sempre
con le agenzie private. Hanno fatto venire a casa degli esperti che hanno
misurato il tasso di elettricità nell’appartamento. Indirettamente ho avuto la
conferma anche dal fatto che l’apparecchio che mi hanno dato funzionava.
D: Come fanno a coinvolgere solo te e non colpire altre persone? Come
fanno a guidare le emissioni?
E’
come per un’arma. Ora dire una pistola è banale, ma per farti capire. In
internet ho trovato chi vende questi prodotti, negli SS.UU.A. vengono
usati contro i cani. Quando ci sono altre persone in casa questi episodi non si
verificano, credo che mi controllino molto spesso. Capita però che quando sto
fermo in una posizione riescono a colpire solo me evitando gli altri.
D: Perché avrebbero scelto proprio te? Solo come vendetta delle
denunce alla Camera?
La
cosa che non capisco è proprio perché ce l’hanno con me. Alla fine non mi
occupo di politica da decenni. Forse credono che io sappia più di quanto so, e
in questo caso hanno preso un grosso abbaglio, oppure con l’11 settembre, con
il pretesto della guerra al terrorismo, si permettono di usarci tutti come
cavie. .
D: Non c’è nessuno che possa vigilare? Nessuno che possa indagare
sull’attività dei servizi segreti?
Secondo la nostra associazione anche a sinistra c’è molta connivenza. Il manifesto e Liberazione non dicono quasi mai nulla, Dorigo ipotizza [in realtà denuncia e documenta con precisione sulla base di precisi e documentati ricordi ndR] che il suo microchip sia stato impiantato nel 1996, con il centrosinistra [in realtà ancora con il governo Dini, dimissionario proprio il giorno successivo alla operazione, 10 e 11 gennaio 1996, NdR] al governo in Italia e per anni in seguito è stato Ministro della Giustizia Diliberto, segretario del PdCI [famoso per aver lasciato partire il Presidente del popolo Kurdo Oçalan che oltretutto ottenne poi l’asilo politico in contumacia (!!!) e per aver organizzato la mediazione con gli SS.UU.A. per il ritorno della Baraldini, ndR], inoltre i deputati della sinistra fanno parte delle commissioni di controllo sui servizi, come possono non sapere nulla?
Nell’associazione
delle Vittime delle armi elettroniche c’è anche chi preferisce rimanere
anonimo. E’ il caso di TC, descritta come donna di cultura elevata, impiegata,
vive nel nord Italia, tra i 50 e i 60 anni, mai stata in carcere, impegnata in
politica nel passato con LC e con la sinistra socialista. Sostiene di essere
torturata già dal 1988, da allora, nella totale indifferenza, conduce
un’indagine personale su quanto le sta accadendo. Oltre a sentire delle
voci, TC subisce anche delle allucinazioni visive. Da quando viene
torturata si sono invertiti anche i valori della vista: prima non vedeva da
lontano a destra e vedeva bene a sinistra, ora non vede bene a sinistra mentre
vede perfettamente a destra. Importante sottolineare che anche lei non è una
psicopatica, ma che anzi, è stata giudicata sana di mente dagli psichiatri.
La prima cosa che ha fatto è stata proprio quella di farsi visitare, temendo
che stesse cadendo in uno stato di schizofrenia, ma unanimemente i tre
psichiatri ai quali si è rivolta le hanno confermato di non essere Vittima di
nessuna patologia. La prima volta che ha sentito una voce commentare quanto
stava facendo è stato addirittura nell’agosto 1978, il secondo episodio si è
verificato nel 1986 dopo aver avuto uno scontro verbale con dei carabinieri, ma
dal mese di Agosto del 1988 le voci sono diventate continue e ha
cominciato le visite e le indagini. Ma in realtà in altre conversazioni, T.C.
ha ipotizzato che il trattamento che subisce nasca dalla circostanza di una sua
amicizia con una amica che era stata convivente con un operaio Fiat, poi
portato in carcere come aderente alle BR, all’inizio degli anni ’80, oltre ad
un suo involontario sconfinamento da turista, in auto, in un territorio
militare in Sardegna negli anni ’70. Oltre a sentire delle voci che commentano
le sue azioni, T.C. sostiene di sentire anche i dialoghi che i suoi torturatori
farebbero tra di loro. Nel 1993 le è capitato di sentire un bruciore al cuoio capelluto, dopo
essersi energicamente grattata si staccò un pezzo di pelle, il quale una volta
preso in mano divenne incandescente; appena messo il corpo in una busta di
plastica ha sentito una voce commentare “l’abbiamo sottovalutata”. Gli
ingrandimenti di questa immagine sono sconcertanti (cfr. nella pagina Altri
casi il Caso T.C. nella pagina Le Vittime caso per caso nel sito
dell’associazione, linkato dal sito www.paolodorigo.it
che per primo lo pubblicò nel giugno 2005). Con le prime denunce ritorna
momentaneamente il silenzio e pertanto decide di non farne delle altre, ma
comunque di continuare la sua indagine. Dopo un po’ di tempo tornano a farsi
sentire e in una litigata uno di loro afferma: “A te non bisognava tagliare
la gola, bisognava tagliare la testa, se ti pesco a pensare ti brucio il
cervello, ma sappi che devi filare come se camminassi sulla lama di un rasoio”.
A queste minacce TC risponde: “Lo stesso vale per voi, rispetto a voi ho il
vantaggio di non avere più credi, di non sperare in niente, ma non posso
pensare che non accada l’imprevisto, se per enne ragioni in un futuro prossimo
o remoto, qualcosa vi porterà a galla, vorrò una sedia in prima fila, ma se ci
sarò, sarò armata”. Da quel momento finiscono le voci e vengono inseriti
dei nastri registrati.
Paolo Dorigo è uno dei
fondatori dell'AVae-m, ed uno dei due soli casi censiti dell’AVae-m ad
avere dei precedenti penali. E'
stato arrestato nel 1993 per un attentato delle BR alla base statunitense di
Aviano. Il processo con il quale è stato imprigionato per 13 anni si è svolto
in totale illegalità poiché alla difesa non è stata garantita la facoltà di controinterrogare
il coimputato testimone dell'accusa. Per tanto il 9 settembre del 1998 la Corte
europea dei diritti dell'uomo intimò alla giustizia italiana la sua immediata
scarcerazione. Malgrado ciò Paolo è rimasto in galera fino al marzo del 2005 e
poi ai domiciliari per un altro anno, quando il 13 marzo 2006 la Corte
d'Appello di Bologna ha decretato la sua scarcerazione. Nell’ autunno del
2006 Paolo Dorigo è rimasto in sciopero
della fame per più di sessanta giorni, per chiedere l’ autorizzazione all’
espatrio in modo da potersi recare all’ estero e far estrarre gli oggetti inseriti nel suo corpo, così da
dimostrare tutta la verità su quanto denuncia.
Nel 2002, nelle carceri speciali di Biella, Livorno e Spoleto, Dorigo denuncia
per la prima volta di avere un microchip nella testa, ipotizzando che sia stato
inserito nel 1996 durante un ricovero in ospedale a Torino dove fu ricoverato
per una sua protesta attuata su se stesso con il fuoco (ustioni di 2° e 3°
grado sul 9% del corpo, 40 gg.di prognosi e ritorno in carcere dopo 32 giorni).
Ma le autorità carcerarie
minimizzano e tentano di psichiatrizzarlo. Il tentativo non funziona per un
soffio, portando Dorigo a rischiare più volte la vita a Livorno in ripetuti
scontri con squadrette di guardie (cfr. sua testimonianza e i contraddittori
racconti di due agenti nel verbale di udienza in Tribunale di Livorno
29-10-2004).
Lo stesso otorino che lo
visita in carcere dichiara che il suo orecchio sinistro percepisce 1000 hz di
acufene -quando la norma è di 400-, mentre non ha alcuna vertiginite né altri
problemi specifici di equilibrio, ed esami EEG e potenziali evocati che
evidenziano normalità eritmo alfa regolare, escludendo schizofrenia od altri
disturbi psicotici (come confermato dalla perizia Paladini alla Procura della
Repubblica di Livorno, 2003), e che anzi, evidenziano un minimo segnala
aggiuntivo nelle onde teta (4-7 hz) che continuano ad essere ignorate dagli
specialisti, nonostante il “disturbo uditivo” (perfettamente
corrispondente alle specifiche in materia antiterrorismo della Difesa USA)
successivamente viene accertato da esami audiometrici (tuttavia successivi,
Treviso giugno 2005) che lo hanno coperto per alcuni secondi attorno ai 110-120
dB in cuffia !
Quasi immediatamente dopo
l’avvio della tortura esplicita, rinchiuso in cella e sabotato nelle sue
attività di ricerca con sequestri ed impedimenti di varia natura, a Spoleto
comincia a raccogliere dati e a documentarsi producendo l’ormai nota Controinchiesta
su un’operazione di controllo mentale totale e di annientamento psico-fisico
del XXI secolo nelle carceri italiane, (che costituisce un elemento di
differenziazione nei movimenti della sinistra rivoluzionaria, sin dal suo
apparire) giunta alla settima edizione (disponibile in formato pdf il primo
libro, 440 pagg., e continuata in forma di interventi e schemi ricostruttivi,
denunce e memoriali, nel suo sito.
Dorigo sostiene di udire, come in una comunicazione in chat, voci che gli chiedono di pentirsi, lo processano quotidianamente di cose assurde ed inesistenti spesso costruite come psicodramma, sulla base della sua vita (tecnica simile sia alle torture israeliane dei Palestinesi sia ad altri casi di controllo mentale) gli producono violenti e dolorosissimi, anche prolungati, stimoli fisiologici, ma anche metabolici e a volte anche sessuali, che gli impediscono una esistenza normale, ma anche il sonno, per anni; e in generale, nonostante la sua dissimulazione socialmente data per non essere tacciato di pazzia, la sofferenza e le evidenze di ciò che patisce, anche tra le persone care, sono indiscutibilmente verificabili dalle latitanti autorità.
Altro che allucinazioni
uditive. Il punto, ora lo si può dire, non verte solo sul fatto che tre
psichiatri (perito Procura di Livorno, psichiatra carcere di Spoleto,
consulente di parte occupato anche presso il carcere di Secondigliano) hanno
constatato la assenza di psicosi alcuna, mentre secondo una consulenza di parte
del pm di Biella (interessato da chissà quali forze a non proseguire l’indagine
che lo aveva portato ad ascoltare il denunciante e querelante Dorigo per ben 7
ore nell’agosto 2002), consulenza senza il valore di perizia (rifiutata dal GIP
di Biella, fino all’ultimo pareva all’avv.Battain di Venezia disponibile a non
archiviare), sarebbe affetto da “psicosi non definibile”; il punto è invece
bensì che Paolo, come molti altri, lotta per una esistenza secondo coscienza,
pur avendo elementi extrasensoriali di disturbo e dolore permanenti, che
secondo lui produrrebbero oltre la metà dei suicidi e stragi passionali, ma
anche una certa quota di incidenti mortali, che avvengono ogni anno nel paese e
non solo nelle carceri. Inoltre, sempre secondo sue denunce pubblicate nei siti
che mantiene, questi strumenti sarebbero utilizzati da bande di pedofili per
addestrare minorenni, da bande di schiavisti contro la vita libera di donne
mandate a prostituirsi, e inoltre come elementi di inquinamento della vita
sociale, istituzionale, politca ed economica, attraverso persone che
scientemente accettano di collaborare collaborare con questi poteri, anziché
subire queste forme di tortura. Dorigo afferma anche che forse le forze
dell’ordine fanno uso di questi strumenti nella loro “rete di protezione” di
pentiti collaboratori e testimoni e loro parenti. Di strano, per esempio, il
suicidio di una giovane figlia del pentito Maniero a Pescara, città che sarebbe
tra le città “pilota” di questo esperimento di golpe bianco o di controllo
totale che via via si estende dai singoli casi sperimentali a fette intere di società.
Ma Dorigo afferma anche che gli stessi casi di tortura a distanza potrebbero
nascondere ed infierire maggiormente su persone sotto controllo mentale a
propria insaputa o su casi censiti come “tortura a distanza” che in realtà non
vogliono ammettere a se stessi di essere anch’essi sotto controllo mentale per
una naturale e spiegabilissima forma di autodifesa psichica: si impazzisce per
davvero, di conseguenza a questo omicidario trattamento, in moltissimi casi.
Persone con minore coscienza possono diventare assassini o prostitute, ecc.
A volte chi tortura Paolo
“ammette” di essere una organizzazione unitaria di cosche carcerarie che con
l’aiuto interessato di particolari componenti dell’A.P., gestisce particolari
servigi e copre problematiche sessuali e psicologiche, schiavizzando persone in
carcere e fuori, che si ritenga, a torto o a ragione, non in grado di portare
alla scoperta del “giochino”. L’idea di base sarebbe partita unendo un
particolare servizio carcerario italiano, “radio carcere”, all’idea nata dalla
lettura dei fumetti di Manara, disegnatore veronese del “gioco” (1,2,3,4,
ecc.). Verona è un noto crocevia che unisce malavita fascista, mafia della
droga internazionale, dello schiavismo sessuale, e forze armate americane, in
un’unica città-transito. Città sfuggita peraltro alla “lotta al terrorismo” ed
alla mafia, avvenute più nel milanese e padovano e province vicine. Non a caso
la strage di poliziotti e prostituta da parte di un fascista legato addirittura
ad un ministro fascista, che di mestiere faceva la guardia giurata (altro
settore ove sono presenti forti componenti malavitose). Boss di questa o quella
città, pur detenuti, grazie a questi “strumenti” potrebbero continuare a
“governare” ed intrrecciare legami e mediazioni con LE STESSE ISTITUZIONI.
Paolo avrebbe pestato i piedi a più di uno di loro in carcere a Padova, a
Opera, a Novara, e questo sarebbe il “prezzo” che deve pagare alla “pace
sociale” nelle infami e putride galere.
Pur
non essendo ancora reperita una camera anecoica certificata dotata di un
sintonizzatore universale in grado di stabilire le esatte frequenze emesse dal
suo corpo, il che proverebbe con certezza la presenza di microchips, ci sono
due TAC effettuate finalmente nel settembre e novembre 2005, che fotografano evidenti
corpi estranei nella sua scatola cranica, in 5 punti, circa 22 elettrodi
circolari di forma uguale e circolare a parte in un caso (rettangolare), e
diametro di 1 mm. di cui una quindicina a grappolo che corrispondono quasi
esattamente al cluster a grappolo reperito nel capo di Larsson, un rilevante
caso internazionale di questo tipo,
LE IMMAGINI DEL TIMPANO SINISTRO E QUELLE QUI SOTTO DELLE
TUBE DI EUSTACHIO SONO RICONOSCIUTE NON AFFERENTI A PARTI ANATOMICHE O
PATOLOGIE IN ANAMNESI DA UN PRIMARIO RADIOLOGO ITALIANO DI UN OSPEDALE PUBBLICO
corrispondenza
rilevata anche a Paolo da un’importante associazione italiana esperta in
materia, AISJCA. Ma nessuno ha il
coraggio di repertare. Ecco le evidenze di 2+15+4 elettrodi, oltre a quello
dell’orecchio pubblicato nelle pagine precedenti.
A
partire dal 2002 ì dubbi di Paolo, sino all’accurato studio dei referti del
settembre e novembre 2005 (solo ad inizio gennaio 2006 Paolo si accorse di
tutti gli altri elettrodi: pesanti torture lo distolsero come accontentandosi
lui di quello già trovato nell’orecchio sinistro), si erano appunto concentrati
all’orecchio sinistro, che è stato sempre sin dal luglio 2002 a Spoleto (dove
lesse un servizio giornalistico di Babele –ass.psicologi della “Repubblica
di San Marino”- sulle protesi bioniche del BioCampus di Roma: un medico lì
operante che lui ha consultato telefonicamente, è scattato in urla ed offese
mettendo giù la cornetta, appena saputo il problema); un dubbio m,otivato oltre
che dalla preminente tortura uditiva, anche da precise sensazioni fisiche di
presenza estranea e dolorosa; mentre gli altri disturbi Paolo non sapeva né
concepiva come spiegarseli, all’inizio.
Gli esami evidenziano tra l’altro un corpo di 1mm di diametro
nell’orecchio sinistro a 4mm dal timpano e 4mm sottocute. “Non si tratta
sicuramente di un osteoma, ma potrebbe essere una calcificazione”, secondo
il primario ORL di un ospedale della provincia di Venezia che nel novembre 2005
si era dichiarato disponibile ad operare, ma che dopo 15 giorni (non ha
smentito Paolo che su questo lo ha tirato in ballo, durante lo sciopero della
fame del settembre-dicembre 2006) ha cambiato idea dicendo che era molto
pericoloso intervenire in quel punto (smentito verbalmente su questo da altri
medici che tuttavia non sono stati capaci di reperire un otorinolaringoiatra
disposto all’operazione).
Recentemente (sciopero della fame del 2006) il medico di fiducia
dr.Stevanato, ha dimostrato del coraggio documentando in 2 pagine di perizia
pubblicata immediatamente, i numerosi accertamenti effettuati e la sua
disponibilità al dubbio su queste sagome, evidenziando anche la stranezza della
mancata collaborazione di altri suoi colleghi. NULLA. Nessun giornale ha
ripreso, nemmeno a livello locale.
Paolo
ha del resto la certezza che le persone che si danno disponibili in campo
medico successivamente vengono o minacciate da forze dello Stato o corrotte da
forze illegali o para-istituzionali.
Ai suoi legali in
diverse città è stato impossibile avere da ben 10 radiologi professionisti,
ottenere, anche dopo pochi giorni dagli esami TAC, una refertazione delle 22
sagome individuate. Il prof.Franco Franco, che da medico-legale di Venezia nel
giugno 2004 aveva chiesto questi esami, nel frattempo è andato in
pensione. Dorigo come altre persone
censite da AVae-m, e moltissimi che a questa speranza nemmeno sono arrivati,
dandosi la morte per suicidio, sta cercando un radiologo che certifichi cosa ha
nella sua testa.
Come
dicevamo, tutti i medici contattati si sono rifiutati di dare risposte scritte
alle immagini nelle lastre, ma anche semplicemente a certificare ufficialmente
di non saper dare risposte, dopo che un primario di un reparto ORL cambiò il
suo proposito di operarlo all’orecchio sinistro, asserendo che è un punto
delicato ove passano 4 diversi nervi.
In
un caso, il professionista ha affermato all’avvocato, che “non sono parti
anatomiche del cervello o del cranio”, ma che “non” potrebbero essere corpi
estranei “poiché per ninnestarli occorrerebbe forare il cranio e non vi sono
questi segni”. Ignorava, o fingeva di ignorare, che diversamente da
quanto mostra “The manchurian candidate”, NON occorre forare il cranio per
innestare questi strumenti, ma è sufficiente passare con sonde per il naso
o per il timpano.
Paolo ha
l’impressione che ci siano persone che sanno, e che preferiscono saperlo
“accompagnato” controvoglia piuttosto che morto in una sala operatoria. Altri
gli hanno detto che senza queste strutture microscopiche, il suo cervello
oramai abituato alla loro presenza, smetterebbe di funzionare.
Cazzate
che dimostrano che la popolazione italiana crede più alle fiabe che alla
realtà, realtà che qualcuno subliminalmente insegna essere bella, appagante e
degna di costare alcuni “strappi” alle regole Costituzionali.
Certi
compagni suggeriscono a Paolo che “basterebbe toglierne uno” per far scoppiare
lo scandalo, ma se un medico chirurgo avesse questa disponibilità, li
toglierebbe tutti, non è questo il punto, è un modo ipocrita di scavallarsi
responsabilità che sono GENERALI e POLITICHE e di INTERESSE GENERALE DELLA
CLASSE OPERAIA a che un suo militante (che all’epoca della operazione, nel
1996, aveva alle spalle 23 anni di
onoratissima militanza rivoluzionaria) non sia torturato con questi mezzi, e
non particolare o personale, per volontà od interesse di revisionisti e
maledettissimi inquisitori col vezzo dello “stalinismo di Stato” (peraltro
offensivo del compagno Stalin il dirsi stalinisti da parte di certi mascalzoni
del potere, direbbe Paolo).
Paolo
ha dichiarato ripetutamente di volersi operare anche all’estero, ed ora, da un
mese, è in possesso di passaporto. Ora dice di volersi prima sposare, e la cosa
sta per avvenire, lui sostiene che tale scelta è necessaria per costituire un
nuovo nucleo familiare che impedisca interventi di qualsiasi altra natura, dati
da alcuni dubbi da lui sentiti come autentici, in materia.
Secondo noi ce la
farà, ma i ritardi non sono farina del suo sacco, bensì induzioni e
condizionamenti conseguenti essi stessi, nonostante la sua elevata coscienza
politica e soggettività, alla tortura del controllo mentale cui resiste ma
comunque che subisce quotidianamente da 11 anni e coscientemente da quasi 5
anni.
Nel
suo sito e in quello della Avae-m, poi, Paolo ha scritto e pubblicato numerose
pagine di “consigli” di autodifesa, di natura tecnica informatica, alimentare,
comportamentale, psicologica. Vi invitiamo a prenderne visione. Inoltre Paolo,
insieme ad E.C., ha lavorato alla versione italiana del
Questionario che viene sottoposto dalla Avae-m alle Vittime o a coloro che si
dichiarano tali, dopo alcuni iniziali colloqui. Anche questo è nel sito della
associazione.
Donna, oltre 50 anni,
buona cultura, nord Italia, dice:
Il mio caso M.G., sorge quando mi rendo
conto, un anno dopo un intervento chirurgico nell’Ospedale Civico della propria
città, eseguito nel 1991, cui ero stata sottoposta su richiesta della famiglia
per dissidi familiari, onde essere messa sotto controllo mentale, con
l’aggravante di abusi e sofferenze fisiche.
Sono seguiti un decennio di ricerche
presso tutti gli istituti medici e culturali di Bologna ricevendo solo risposte
negative “sulla possibilità che in Italia possa esistere una tale tecnologia da
fantascienza”: e finalmente tramite internet nel 2005 sono approdata ad Aisjca dove ho potuto
conoscere l’esistenza di queste tecnologie e poi della Avae-m.
Paola, è, come lei
si definisce, “una donna con un passato transessuale”. Nel sito dell’AVae-m c’è
un lungo memoriale molto interessante e toccante. Non lo possiamo riportare per
ragioni di spazio, ma consigliamo a tutti di leggerlo. Si parla dei problemi
psicologici delle persone transessuali, del razzismo che sono costrette a
subire e infine della sua personale storia di emarginazione e violenza. Le
violenze vanno dall’emarginazione, alla violazione del domicilio, fino alla
tortura tecnologica.
P.M. afferma di
aver ricevuto minacce in cui le veniva intimato di non procedere nel suo
indento di adeguamento dei caratteri sessuali, addirittura minacciando che
sarebbe stata usata come una cavia per tutta la vita. Verso la fine di agosto
2003 P.M. si sveglia per due notti di seguito con la puzza di silicone in
bocca, due iniezioni effettuate con lo scopo di mascolinizzare il suo volto,
con effetti ancor oggi visibili. Anche lei, come Bassetti, comincia a sentire
delle scariche di calore. Siamo nell’estate 2004. I bruciori riguardano il
volto e le gambe. L’impressione di P.M.
è che prima dell’inizio del bruciore le sembra di sentire uno schiocco
di un interruttore dietro il collo. I dolori passano se pone un alimentatore
dietro la testa, come ad esempio l’ alimentatore di computer. P.M. elenca anche
alcune “tipologie di irraggiamento”: irraggiamento sulla schiena con effetto di
riscaldamento violento, irraggiamento alla nuca con o senza diffusione di
calore, irraggiamento molto penetrante alla fronte, cambio di temperatura (ad esempio
quando fuori fa freddo le sembra di soffocare dal caldo), ecc. La violenza è
probabilmente ispirata da qualche maniaco neonazista con l’intento di
mascolinizzare gli atteggiamenti della Vittima transessuale. Tra l’altro, come
abbiamo visto con Bassetti, mezzi che producono microonde sono abbastanza
diffusi e non occorre una strumentazione esageratamente tecnologica come quella
per il controllo della ment
Recentemente ha prodotto anche delle foto di un’unghia saltata dal piede, senza alcun motivo. Sono reperibili nel sito della associazione. Il suo memoriale (firmato P.M.) ha riscosso notevoli attenzioni su Indymedia, nell’estate 2006.
Un procedimento penale è ora iniziato, ma non ne sappiamo di più. Ci auguriamo che a decine i torturatori con questi sistemi siano scovati e sputtanati in pubblico per il reato di attentato 280 cp ed altri reati, indipendentemente e magari prima che il Parlamento si decida a fare il suo dovere in materia. Ma non nutriamo altro che speranze nel merito, non ci illudiamo né affidiamo mai del tutto a chi non ritiene l’intervento in materia, contro chiunque si macchi di questi delitti, un dovere d’Ufficio che vale per qualunque persona, famosa ed apprezzata socialmente o meno che sia !
Un'altra Vittima
che preferisce rimanere anonima è T.G., donna tra i 40 e i 50 anni del Sud
Italia. Il sito dell’associazione delle Vittime ha diffuso il 26/06/2006 un suo
memoriale di quanto le accade:
Propongo il mio
caso per dare con esso una testimonianza diretta di un esempio di inserimento
invasivo di microstrumenti di ricetrasmissione. Alla luce della mia vita
assolutamente normale, del fatto che io non sono mai stata sottoposta ad
operazioni chirurgiche, di ciò che mi ricordo di preciso, ritengo che
certamente, tutto ciò sia stato realizzato, ovviamente a mia totale insaputa,
attraverso semplici iniezioni praticate attraverso il cavo orale (gengive e
palato, quindi passati nel circolo sanguigno), contemporaneamente alle
anestesie locali effettuate per delle banali cure odontoiatriche. Si tratta,
quantomeno, di due elettrodi molto piccoli (frazioni di millimetro) individuati
a livello dell’osso temporale sinistro, in prossimità dell’orecchio sinistro,
attraverso una radiografia del cranio (ed un suo attento esame al computer).
Non sono stati refertati (come non ci fossero). Ho dovuto spostarmi di
centinaia e centinaia di km per eseguire questa indagine in quanto in una
precedente radiografia effettuata dove risiedo non si apprezzava nulla poiché
la zona in questione non risultava inclusa nella immagine radiografica (come se
fosse stata sforbiciata).
Sono intercorsi
tre anni tra il fatto invasivo e la comparsa dei disturbi, intervallo di tempo
protrattosi probabilmente per una mancata ripetizione delle iniezioni nel cavo
orale. Per la peculiarità di ciò che si verifica e per le modalità di
introduzione dei corpi estranei nel mio organismo, vi sono forti probabilità
che in tale maniera siano state introdotte in esso anche microparticelle,
ampiamente diffuse ed innestatesi in determinati tessuti e parti del corpo. I
disturbi consistono essenzialmente in suoni ripetitivi che mi giungono in
corrispondenza dell’orecchio sinistro, di intensità molto bassa, non
percepibili se coperti dai rumori dell’ambiente circostante. Tranne un paio di
brevissime frasi sempre intensamente ripetitive che ho ricevuto per circa un
anno, non ho mai percepito parole, voci o messaggi di cui mi sia resa conto.
Dai suoni può derivare, quando sono ferma, un impulso, un’onda di propagazione
elettrica che, partendo in corrispondenza degli elettrodi, scende attraverso il
corpo, senza propagarsi agli arti, fermandosi al livello del bacino. Ciò si
verifica in particolar modo quando sono distesa, quindi soprattutto quando
tento di dormire, cosa che sono impossibilitata a fare per questo motivo. Gli
impulsi elettromagnetici possono raggiungermi anche come vibrazioni delle quali
vengo investita in toto, globalmente in tutta la mia persona (restando sempre
agli arti poco interessati dei processi descritti) e che percepisco, a livello
uditivo, come il rumore cupo, sordo e pulsante di un motore acceso. L’intensità
di questi stimoli può variare notevolmente in conseguenza di fattori esterni
legati all’invio dei segnali. Poiché i microchips sono collegati con
determinate strutture nervose, ciò consente di ricevere, attraverso i segnali
emessi dal mio corpo, quelle che sono le mie percezioni visive ed uditive.
Inoltre la fitta rete di microparticelle diffuse all’interno del mio organismo
(probabilmente anche a livello cutaneo) permette la ricezione della mia
immagine corporea. Sono in corso indagini ed accertamenti. Una pseudo
agenzia-investigativa (una vera e propria associazione a delinquere) gestisce
tutto il sistema dell’invio e ricezione dei segnali; essa è sempre direttamente
responsabile di tutta la vicenda, fungendo da tramite, da intermediaria. Coloro
i quali effettuano tal genere di ricerche e sperimentazioni si servono, dove io
risiedo, di questa agenzia. Essa pratica su di un’azione ed un controllo
scrupolosi e continui, senza alcuna interruzione nell’arco delle ventiquattro
ore giornaliere, tutti i giorni, attuando così anche una gravissima violazione
della mia privacy. Ogni giorno, da oltre due anni, in maniera continuativa, il
mio organismo è sottoposto ad un intenso e massivo “bombardamento
elettromagnetico”, con conseguenti disturbi organici tra cui continui mal di
testa che si irradiano a partire dal punto del capo dove sono stati individuati
gli elettrodi, punto preciso particolarmente dolente, come colpito da un corpo
contundente appuntito. Tutta la mia vita è venuta ad essere stravolta,
paralizzata e finalizzata a resistere e sopravvivere a questi avvenimenti di
inaudita violenza, assolutamente inconciliabili con un’esistenza umana.
Dopo la sua recente denuncia pubblica del giugno 2006, come in alcuni altri casi, ed anche la denuncia penale, il “trattamento” pare attenuato. Ma successivamente la situazione pare ritornata quella denunciata. La sua casa si trova nel centro di una città, ove è difficilmente impedibile a chiunque di soffermarsi con una automobile a trasmettere con macchingegni nascosti nel cruscotto. Dopo la denuncia del giugno 2006 ai carabinieri, le auto da cui partivano gli attacchi per un periodo non si sono più fatte vedere all’angolo della strada vicina. Ora la situazione è ripresa.
Il
caso è di una signora pescarese che ha iniziato a collaborare con l’AVae-m dopo
una sua prima protesta pubblica abbastanza eclatante in pieno centro di Pescara
nel febbraio 2006, con un immediato intervento della polizia di stato.
Successivamente ha avuto attacchi molto più pesanti, specie dopo la apertura
del sito www.eleonoracavagnuolo.org,
e dopo che la sua denuncia ha prodotto delle lastre di elettrodi innestati
nella mandibola. Dopo una sua attiva partecipazione a conferenze AVae-m (Roma
Università La Sapienza maggio 2006, registrazione in rete nella pagina sul
ciclo di presentazioni del libro La tortura nel bel paese) e iniziative AVae-m
(sit-in del 28 novembre 2006 davanti a Montecitorio), ha subito un attacco
anche alle parti intime talmente sistemico da farle richiedere un ricovero di
due settimane in neurologia. In seguito ha tolto importanti pagine dal suo
sito, che sono ancora rese pubbliche da AVae-m nel sito dell’associazione. Ha
reso testimonianze a diverse Procure ma le sue denunce (a Padova, Teramo,
Pescara) pare non abbiano prodotto alcun risultato.
Nel
suo sito in particolare dopo alcuni accertamenti effettuati con l’aiuto
dell’AVae-m, ha documentato la provenienza fisiologica del disturbo ad
elettrodi apposti nelle mandibole (operazioni odontoiatriche) delle torture che
accusa; in particolare in alcune lastre si evidenziano due micro elettrodi
molto simili a quelli riscontrati nella parte superiore (omuncolo) del cervello
a Paolo Dorigo, cosa che ha portato Dorigo ad avanzare alcune ipotesi (http://www.paolodorigo.it/OdontoiatriaOCrimineQuestoE'IlDubbio.htm)
sulla
dimensione molto più diffusa del fenomeno dato che protesi al titanio o di
altri metalli (in particolare la galena usata dalle spie naziste nelle linee
nemiche durante la seconda guerra mondiale) e microelettrodi sarebbero intercettabili
ed usati per provocare dolori e torture uditive (collegamento al timpano).
Salvatore
Il
caso di Salvatore è quello di un giovane antifascista ribelle di Cosenza, che
ha avuto trascorsi penali a causa dell’ambiente in cui è cresciuto e dell’essersi
fatto tirare dentro la tossicodipendenza per un certo periodo. È stato ed è
molto noto nella sua città come Ultras per aver schiaffeggiato il portiere
della sua squadra dopo un gol che non doveva farsi fare, in pieno campo. È sotto “trattamento psichiatrico” e la sua
collaborazione con l’AVae-m è stata fortemente sabotata, da un certo punto in
poi, dagli stessi aderenti al movimento no-global che avevano permesso a Paolo
Dorigo di conoscere il suo caso.
Le
lastre degli innumerevoli elettrodi innestati nel suo capo sono nel sito
dell’AVae-m, dove esiste anche la registrazione (trasmessa da Radio Ciroma)
della conferenza svoltasi a Cosenza nel maggio 2006, nella quale conferenza
Salvatore ha pubblicamente contestato lo psichiatra Liguori, presente tra i
relatori, contestazione in qualche modo valorizzata dai successivi interventi
di Paolo e silenzi di fatto (nel contenuto) dello psichiatra alle accuse e
critiche AVae-m.
Dal
novembre 2006 Salvatore risulta irreperibile all’AVae-m, che aveva cercato di
aiutarlo anche sul piano della solidarietà pratica.
Poco
prima Salvatore riportava all’AVae-m che un suo conoscente appartenente al
movimento no-global gli suggeriva una certa TAC distruttiva degli elettrodi,
che l’AVae-m gli ha fortemente sconsigliato, anche perché di ciò anche riviste
inglesi hanno documentato la pericolosità: in pratica per disinibire certi
recettori attivi nelle ricetrasmissioni invasive torturatorie, queste TAC
colpiscono varie funzioni cerebrali. La cosa significativa è che una persona
presentatasi a Paolo Dorigo durante gli arresti domiciliari “sulla base della
sua amicizia” con suo padre, in realtà sbugiardato su vari punti oltre che su
questo, da Paolo stesso, gli aveva proposto, “tramite un radiologo
dell’Ospedale di Mestre”, una TAC appunto distruttiva delle trasmissioni. Paolo
aveva incaricato il proprio medico dr.Stevanato di sentire questo radiologo.
Dopo i consulti, sia il medico che Paolo avevano convenuto sul rifiuto di una
simile “terapia”.
Salvatore
è un caso sintomatico perché è stato in “psichiatria” in carcere per una
settimana, e molto probabilmente questi elettrodi gli sono stati innestati
appunto in carcere (a Catanzaro). Inoltre il trattamento impostogli socialmente
CON LA SUA OPINIONE NEGATIVA, non solo non sono stati accompagnati da alcuna
proposta sociale lavorativa di sostegno psicologico CONCRETO (lavoro non
mobbing sociale) ma oltretutto sono stati accompagnati da questa tortura
invasiva che è continuata anche con autentici stupri anali prolungati di tipo virtuale
(pratica subita e denunciata anche da Paolo Dorigo durante la sua permanenza a
Livorno nel giugno 2002).
Importante
editore di Gola, persona impegnata in campo artistico e delle élites
culturali e dello spettacolo sin dagli anni settanta, ma di formazione estranea
alle ideologie dominanti, ha subito forme di aggressione psichica e tentativi
di strappargli la propria attività editoriale, che hanno portato a pubblico processo. Ha subito anche una
T.S.O. di un giorno, interrotta dall’intervento provvidenziale del suo legale,
durante il quale è rimasto in stato di incoscienza ed ha subito l’innesto di
almeno due strumenti ricetrasmissivi, uno dei quali corrisponde per forma e
dimensioni al Verichip (1,1 x 0,4 cm), la cui immagine è pubblicizzata
nel sito AVae-m.
Ha
a sua disposizione almeno un referto radiologico ottenuto da un radiologo della
provincia veneta in cui risiede, ma non ha ancora trovato l’equipe medica
disponibile ad operarlo alla presenza di avvocato e di telecamere di modo da
certificare l’oggetto o gli oggetti estranei di modo che sia inconfutabile la
successiva perizia sugli stessi.
Sin dal settembre 2005 nel sito AVae-m sono stati riportati altri
casi di donne sole o di professionisti oggetto di forme simili o uguali di
trattamento inquisitoriale-“rieducativo”. In alcuni casi si tratta di
persone che sono entrate nel mirino di interessi particolari, a partire da
quelli familiari (con firme segrete di parenti diretti ad organismi “superiori”
e “competenti” che
usano queste sperimentazioni come fossero cose normali, di legge) con i T.S.O.
od i ricoveri in cliniche neurologiche (spesso capitato a donne, come nel caso
M.G., ma anche ad imprenditori da rovinare) e magari sin dalla più tenera età
in occasione di operazioni chirurgiche da minorenni, compresi quelli di
baronie universitarie o mediche, o addirittura prigioniere dei mercanti della
prostituzione.
Tra
l’altro l’Associazione persone elettrosensibili riporta di strani fenomeni molto
dolorosi riportati da una signora anziana del Lido di Venezia, da lei attribuiti
a protesi dentali e ai femori, al titanio. Fenomeni oggetto di studio ma senza
alcuna soluzione effettiva, mantenuti al livello di “caso” per non turbare la
“società telematica-telepatica”, che si va delineando sperimentalmente nei
termini ipotizzati da E.C., e
successivamente compresi da Paolo Dorigo come corretti, del controllo totale
della società.
Vi sono poi casi non riportati nel sito, di persone entrate in contatto con l’Associazione, tra i quali un parente di un ufficiale dell’aviazione suicidatosi dopo un grave scandalo di portata internazionale, così come altri suoi colleghi. Una volta suicidatosi questo suo parente, questa persona si mise ad indagare ed immediatamente fu fatto oggetto del medesimo trattamento denunciato da Dorigo, molti anni prima delle sue denunce. Tuttavia, come alcuni degli altri, non ha ancora trovato il coraggio di autorizzare quantomeno l’AVae-m a parlare delle sue denunce. Recentemente il disturbo sarebbe divenuto saltuario, e le varie proposte AVae-m a questo amico, di poter dare il suo nominativo anche ad associazioni dimostratasi sensibili a questa situazione, sono state da lui rifiutate con paura.
Nemmeno sulla denuncia fatta da Paolo Dorigo per iscritto (22 settembre 2004) e verbalmente (Magistrato di sorveglianza di Spoleto, Direttore e comandante del carcere di Spoleto, On. Russo Spena e Zanella) che il suicidio aereo sul Pirellone (febbraio 2002) di un cittadino italo-svizzero sarebbe non un suicidio bensì una strage pilotata tramite controllo mentale, ha ottenuto di essere sentito per spiegare come sia arrivato a ricostruire tale certezza o ipotesi. Buio totale.
In un paio di casi (una coppia in Emilia), nonostante la denuncia su siti importanti come quello di Beppe Grillo, la persecuzione continua ed obbliga le persone a vivere come ricercati, in continuo spostamento. In questo caso l’uomo era imprenditore elettronico.
Su 36 casi l’AVae-m denuncia almeno 10 tra informatici e tecnici elettronici.
Il caso n.28, uno studente del nord Italia di 26 anni, ha chiesto per prima cosa a Dorigo il suo Q.I., rifacendosi a documentazione americana, secondo cui le persone più intelligenti sarebbero tra le più ambite, nazione dopo nazione, in questo progetto.
Effettivamente Paolo aveva verificato un Q.I. a 136 su un test di 30 minuti effettuato su un libro di grande diffusione nel 1994 e nel 2002 durante una trasmissione, aveva verificato un Q.I. di 129.
Non ci sarebbe insomma solo il carcere o la “rieducazione” a base di psicofarmaci, come motore di queste torture.
Avolte si tratta di persone sottoposte su richiesta dei familiari
o di autorità, ad operazioni chirurgiche in anestesia totale o a TSO
(Trattamento Sanitario Obbligatorio, in genere si ha su richiesta dei
familiari, o di terzi, giudicato dai movimenti antipsichiatrici
anticostituzionale perché non si sottopone la persona al “trattamento”
“psichiatrico” dopo il suo consenso, ma a partire da una sua situazione
di così detta “incapacità di intendere e volere”).
Chi sono i torturatori ?
Chi può avere interesse a torturare con scosse elettriche delle
Persone inermi ?
Chi può essere interessato allo spionaggio della mente umana ?
Sono proprio poliziotti penitenziari, direttori carcerari,
magistrati e carabinieri, come denuncia Dorigo (22-9-2004) e non solo Dorigo
(denunce contro i carabinieri da parte di altre Vittime) ?
In particolare la denuncia di Paolo Dorigo, veneziano, indica in
Padova la sede di lavoro della “psicologa” che ha attivato un telecomando dopo
una settimana di giorni dall’operazione del 10 gennaio 1996 al CTO di Torino (cfr.
la querela del 22/9/2004 presentata alla procura di Torino). Sullo stesso
argomento vi è l’interessante ammissione del professor Andreoli, psichiatra
internazionale, che cita una ricerca in grado di cancellare i cattivi ricordi (cfr.
Io donna, Corriere della sera, febbraio 2003), che con altri articoli è
incluso da Dorigo nella pagina Scienza=Tortura del suo sito.
Ma è stata la stessa rivista vaticana “Famiglia cristiana”
nel giugno 2003 a scandalizzarsi timidamente asserendo che tali strumenti non
dovrebbero essere innestabili ed utilizzabili “se non dietro autorizzazione di
un magistrato”. Tale ipotesi dimostra dove sia approdato il cattolicesimo, è
ritornato all’Autorità Istituzionale (da cui in realtà non si era mai
discostato tantomeno in Italia), sopra al Diritto dell’Uomo della Donna e del
Bambino/a ad essere salvaguardati da alcuna forma di prevaricazione.
L’autocritica vaticana su Giordano Bruno non pare aver insegnato molto agli
oscuri meandri degli edifici papalini.
Secondo l’ipotesi che dicevamo, sarebbero coinvolti in questa
“società trasversale parallela” (evoluzione di una massoneria all’antica in una
massoneria modernizzata che mantiene lo status quo con potere di vita e di
morte delle persone sin al livello più basso della scala gerarchica sociale),
personaggi dello spettacolo, vip, magistrati, giornalisti e importanti
ergastolani, in una rete trasversale decisionale di certi interessi anche
interni alle istituzioni, ove non è utile utilizzare il telefono, anche interna
alla massoneria.
Si tratterebbe di una struttura compensativa del potere, quando
non dell’autentico potere (interpretazione apologetica di segno fascistoide che
tende a giustificare il golpismo bianco dietro la critica alla massoneria “di
sinistra”) anche nascosta alla giustizia ordinaria.
Su questo punto è importante ribadire che molti dei casi censiti
dalla AVae-m, totalmente sconosciuti a Paolo Dorigo prima del 2005, sono
di persone con un impegno creativo ed intellettuale sopra la media.
Su questi e su moltissimi altri dati forniti dall’AVae-m,
l’associazione non solo garantisce la veridicità, ma ci ha inoltre messo a
disposizione numerosi documenti che non possono ancora essere pubblicati.
Peraltro molti di questi documenti, inerenti i casi di torturati
nelle carceri, sono già in possesso della DIA, che non ne ha fatto alcun uso
(sequestro del computer di Paolo Dorigo del 25-1-2005 a Spoleto, dissequestrato
senza danni nel novembre successivo su istanza del compianto avv.Battain di
Venezia) se non per propri reconditi obiettivi.
Su questo va detto che il passaggio dell’antiterrorismo
all’antimafia, indipendentemente dalle motivazioni interne istituzionali
(togliere potere alla Digos), ha rappresentato un rischio di ulteriore
riduzione del Diritto esistente (per quanto borghese, sono regole scritte) nel
permettere tecniche e politiche di “creare contrasto” nell’ambiente politico
rivoluzionario (definito “eversivo” sulla base della incostituzionale
definizione di personalità dello Stato alternativa ed antagonista a quella
dello Stato servo dei cittadini padroni dello Stato) con le stesse modalità
dell’antimafia (che peraltro hanno generato stragi cospicue in molte città del
Sud a partire da quando venne fatto uso di questi “sistemi” e “politiche” sin
dall’inizio degli anni ’80). Va fatto notare che dopo la principale associazione
a delinquere (la DC dal 1948 al 1992), la principale banda cospirativa d’Italia
fu non tanto o principalmente la banda
Freda-Miceli bensì il “gruppo dei 36” magistrati antiterrorismo che si
autodenunciarono alla Storia nel 1984 con il loro famoso “documento”. Poi
sputtanato dai casi 7aprile-Bollettino-Tortora che produssero il referendum del
1987 e la definizione di “responsabilità civile” dei magistrati. Una banda
cospirativa che detiene poteri enormi e rapporti incredibilmente raffinati con
OGNI ambiente politico italiano, e che punta a “MODIFICARE” la COSTITUZIONE
ANTIFASCISTA. E che non esita a scegliere i “momenti opportuni” per portare ai
mass-media i risultati istruttori di importanti inchieste (a far politica cioè
sulle manette alle persone), come nel caso dell’indagine sul “Partito comunista
politico-militare” esplosa a pochi giorni dalla manifestazione del 17 febbraio
a Vicenza contro la nuova base aerea americana al Dal Molin.
Magistratura di sorveglianza, direzioni carcerarie, corpi
speciali di polizia penitenziaria e procure
della repubblica – Non è dato
conoscere perché tutte le carceri sono interconnesse via satellitare al
Ministero di Giustizia, né quali armi elettroniche siano a disposizione delle
“sale regia” in ogni singolo carcere dotato di sezioni 41 bis, od EIV od AS
(una buona parte oramai delle carceri hanno queste sezioni) e forse anche nei
semplici “giudiziari” (case circondariali senza sezioni speciali). Da notare
che NON sono state chiuse ma al massimo rimodernate la gran parte delle sezioni
punitive e di isolamento, né sono state cementate le “celle lisce”. E anzi,
vengono spesso usati carceri di località “fuori dal mondo” (Aosta, Isernia,
Tolmezzo, ecc.) per “gestire” situazioni pericolose al potere (vedasi il
trattamento, anche di sevizia di genere, ai danni del dr.Imperiale, in http://www.noestradizione.it ). E da
notare che le modalità pratiche delle notifiche delle denunce e reclami scritti
dai detenuti sono ancora tali da permettere di nasconderli alle autorità
giudiziarie, spesso complici. Da sottolineare il fatto che Diliberto, ex
ministro “comunista” della giustizia ha istituito i GOM, gruppi speciali molto
violenti specializzati nella repressione e dotati di strumenti particolarmente
tecnologici, l’UGAP, con i quali da allora le carceri vengono controllate
direttamente dalle Procure. Invece nel 2006 sarebbe stato istituito (cfr.
Matteo Bartocci nel 2006 su il manifesto) un nuovo servizio segreto
carcerario incaricato non solo di evitare evasioni e reciproche aggressioni tra
pericolosi detenuti, ma anche di indagare sui loro parenti e sulle persone in
contatto anche solo epistolare tra loro: la polizia penitenziaria che sull’onda
castelliana del G8 tristemente famoso di Bolzaneto, sbarca nelle città (e non
solo nel mar Tirreno dalla loro flotta nel golfo di Napoli).
Centri di ricerca dell’Esercito, corpi di polizia, anche
locali, ed interforze – Nelle carceri
e fuori c’è oramai una integrazione “investigativa” delle forze dell’ordine che
contrasta con la natura rieducativa e rispettosa dei diritti “la cui
soppressione non è indispensabile”, dei detenuti, in pratica i detenuti oggi
non si trovano ad espiare una pena, ma a subire continue pressioni e
provocazioni, e non solo nei regimi peggiori come il 41bis e l’EIV, ma
anche tra i detenuti “comuni”. C’è anche chi ipotizza il coinvolgimento di
corpi volontari (“civici”) diretti persino da amministratori locali (in questo
caso colonnelli e via dicendo, come nei “ranger”), i cui strumenti sono
assimilabili a quelli delle forze di polizia. In questo caso si confermerebbe
il coinvolgimento di tutte le forze politiche (cfr sito censurati del
2002 su Castro Pretorio, pagina in cui si descrivono le stesse cose che
denuncia l’AVae-m, corredate da un nome: aleggiatore di spettro,
che secondo l’anonimo estensore della denuncia non sarebbe sconosciuto alle
forze politiche, radicali compresi; pagina del 2002, recuperabile nella pagina
sulla Controinchiesta in http://www.paolodorigo.it
, che la ha recuperata all’oblio nel 2005 dopo il ritorno a casa di
Paolo; Dorigo ha chiesto nel giugno 2005 lumi a radio radicale, per mail, ma
non ha mai avuto risposta). Peraltro i radicali hanno smesso la loro campagna
contro il 41 bis da alcuni anni. Inoltre i centri di ricerca dell’esercito
non sono tenuti, in Italia, a rendere note le scoperte e i brevetti scientifici
militari al paese, a sfregio della stessa Costituzione a cui dovrebbero
ubbidire.
Giornalisti investigativi con tessera dei servizi segreti
– L’associazione delle Vittime ci invita a riflettere sul fatto che
la presenza di Caselli a direzione Eurogiust, prima di diventare Capo del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per decisione del ministro
della Giustizia Diliberto nel 1999, non sia casuale. Recentemente lo scandalo
sul sequestro e la tortura da parte della CIA dell’imam milanese Abu Omar,
operazione che provocò l’arresto del vicedirettore del SISMI Mancini e il
mandato di cattura per tre agenti CIA, rappresenta un chiaro esempio di
coinvolgimento di giornalisti nelle sporche operazioni dei servizi segreti: si
è infatti scoperta la complicità del vicedirettore di Libero Renato
Farina, conosciuto nei palazzi del SISMI con il nome in codice di Betulla;
Farina avrebbe anche ricevuto dei compensi per le sue inchieste e i suoi
articoli scritti con lo scopo di depistare le indagini contro la CIA, come
testimoniano alcuni scontrini ritrovati dopo la perquisizione della sede del
SISMI in via nazionale a Roma. Per i giornalisti non tesserati la vita si è nel
frattempo fatta molto pesante, quasi come nei primi anni ottanta (Russomanno,
Buffa): dal 2001 in poi le perquisizioni (Sarzanini, Fusani, di Repubblica,
furono tra le prime giornaliste colpite), sono diventate numerosissime, in
genere con sequestro (!) di strumenti privati e di lavoro (dischi fissi di
computer); le stesse cose avvengono dal 1996 stranamente, a case editrici di
sinistra (Datanews), deputati (Paolo Cento), sindacalisti, ecc.
Comitato di prevenzione contro la tortura CPT (Dipendente
dal Consiglio d’Europa) –
Mauro Palma presidente di Antigone in Italia, ne è presidente: sul
caso Dorigo ha speso, nel giugno 2003, proprio mentre Dorigo documentava in
dettaglio le torture dell’anno precedente a Livorno, solo parole
pietistiche associabili ai luoghi comuni diffamatori della “psichiatria”. Ci
chiediamo a cosa servano tali strutture preventive, se non sono in grado di
prevenire nulla (come dimostra lo scandalo scoppiato dal dossier sull’Espresso
di alcuni mesi fa di un giornalista infiltratosi nei CPT come clandestino),
ma piuttosto smentiscono e fanno passare per pazzi chi denuncia ciò che nel
loro ruolo di controllori avrebbero dovuto sapere. Anche Palma non ha mai
risposto alle domande, inviate anche per mail, che l’AVae-m gli ha posto.
Bande mafiose, di trafficanti e bande che gestiscono la
prostituzione – Raramente si
parla di mafia in questo paese che la mafia l’ha inventata. Certo è che lo la
mafia-stato cosa nostra possiede armi e strumenti ad alta tecnologia,
come ad esempio il marchingegno dell’autista di Provenzano in grado di
individuare la presenza di microspie. Dopo l’arresto di Provenzano e la
perquisizione del suo rifugio si parlò continuamente nei media di oggetti scientificamente
avanzati, ma non si è più saputo nulla di “quali” tecnologie elettroniche siano
state recuperate. Per quanto riguarda le bande criminali che gestiscono lo
sfruttamento della prostituzione vi è addirittura, oltre al sospetto di Paolo
Dorigo dell’AVae-m che abbiamo inserito in Altri casi, una trama di film
a puntate andata in onda su Rai3 la scorsa primavera su questa questione.
Comunità di recupero dalle dipendenze – Nell’estate del 2006 abbiamo contattato
X, una ragazza che ha vissuto in una di queste comunità, affermando che i
metodi di controllo e repressione sono a dir poco nazisti. Iscrittasi poi al
partito di Diliberto, dove è stata ammessa peraltro senza conoscere alcuna
delle basi del marxismo. Si tratta di vero e proprio terrorismo psicologico,
senza alcun dialogo, solo urli, senza neanche la possibilità di replicare. X
faceva parte della comunità di Mestre e non ha nessun problema nel fare nomi e
cognomi dei suoi aguzzini, anzi ci siamo dati appuntamento per un lavoro di
approfondimento specifico oltre questo dossier. Con un linguaggio tipico da
lavaggio del cervello, la punizione viene chiamata “esperienza”. Durante
l’esperienza chi ha fatto degli errori deve pagare lavando i piatti o subendo
altre pubbliche punizioni. Tutto ciò è molto umiliante, un particolare
accanimento è riservato alle donne. Ci sono stati anche dei morti, anche perché
in simili condizioni o ci si piega o si muore. Nella via del recupero sono
assenti ogni tipo di supporto psicologico o farmacologico. E’ peggio che in
carcere, almeno lì si possono ricevere lettere o telefonate, in comunità c’è il
più totale isolamento. Solo in alcuni determinati momenti c’è la possibilità di
sfogarsi. In quei gruppi si può urlare ciò che si vuole a chiunque, ma nessuno
ha il coraggio di farlo contro gli aguzzini. Viene fatto un tale lavaggio del
cervello che ti convinci che vada bene così e nessuno pur soffrendo ha la forza
di protestare. Tutto ciò non riguarda i figli tossicodipendenti di ricchi
industriali, per loro, ricorda X, c’è un trattamento totalmente diverso.
Comitati di indagine parlamentari – I comitati di
indagine parlamentari hanno il compito di controllare il lavoro svolto dagli
apparati dello stato. Ci sono comitati che si occupano di antimafia, di
antiterrorismo, di servizi segreti, ecc. Nessuna relazione di tali comitati
si è mai occupata di quello che noi denunciamo, malgrado le denunce in tutto il
mondo e malgrado l’ammissione stessa del Presidente USA Clinton nel ’95 non
sono mai state svolte in Italia indagini parlamentari su questo campo. A
cosa servono tali comitati? Qual è il loro compito? Chi dovrebbero controllare?
O non vengono informati di quanto avviene realmente nel paese, oppure ne
sono complici. Nel primo caso si evidenzia l’inefficacia delle strutture democratiche,
semplice rivestimento esteriore di un sistema che prende altrove le sue
decisioni più drastiche, mentre se
fosse vera la seconda ipotesi in tutta la sua gravità l’intero mondo della
politica risulterebbe totalmente compromesso con tali abusi. Il muro di gomma
berlusconiano eretto di fronte alle richieste di Russo Spena, parlamentare del
PRC, (cfr premessa del libro La tortura nel bel paese) sul caso Dorigo è
confermato dal bonario atteggiamento con cui anche giornalisti qualificati
fanno proprie le direttive dei politici circa la “libertà d’azione” dei
servizi e il loro diritto al “reato” (escluso l’omicidio diretto), come
previsto dal decreto Berlusconi del maggio-settembre 2002. Ossia al dovere dei
politici del Parlamento di “chiudere un occhio” per il “bene” della nazione
(Radio Rai 3 mattina, 10 agosto 2006).
Pseudo-UFO – E’
un’opinione assai diffusa tra gli scettici di ufologia che dietro le
apparizioni, in particolare nei cieli del Messico e del Sud degli Stati Uniti,
di oggetti volanti non identificati vi siano in realtà aerei ad alta tecnologia
dell’esercito USA, veri e propri dischi volanti in possesso dell’aviazione
americana. Un’ipotesi potrebbe essere che anche dietro a molti dei presunti
rapimenti possa esserci la mano, non degli alieni, ma di scienziati umani. Ad
affermare ciò è un ex ufficiale dell’aereonautica militare, Roberto Pinotti,
secondo il quale le forze militari si servirebbero di ignare cavie per i loro
esperimenti. Molto interessante in tal senso un servizio RAI sugli
extraterrestri e su fenomeni non spiegabili scientificamente. Tra gli argomenti
trattati c’è anche l’analisi di quanto avveniva alcuni anni fa in un paesino
siciliano, dove misteriosamente andavano in corto circuito i sistemi elettrici
e prendevano fuoco gli elettrodomestici; tra le contraddizioni degli esperti
militari però emergeva l’ipotesi che causa dello strano fenomeno potevano
anche essere emissioni non controllate o provocate volontariamente da
qualche sconosciuto di ultrasuoni, gli stessi usati contro Maurizio
Bassetti. Ancora più interessante, sempre nel servizio RAI, la denuncia di un
cittadino napoletano che affermava di essere stato rapito dagli alieni:
quest’uomo dopo alcuni anni ha avvertito del dolore alla mano, si è fatto
quindi visitare in ospedale dove nessuno sapeva dare delle risposte. La storia
finisce che l’uomo misteriosamente ha trovato nella sua mano, come mostrano
le lastre, dei microchip!
La gestione “alieni” della questione è stata di recente riproposta
dalla testata televisivo-scandalistica di Mediaset, Italia 1-Bivio con una
trasmissione su una guardia giurata di Genova che dietro la gestione alieni,
trova il modo di nascondere il peso subito per ben altri motivi: è opinione di
Paolo Dorigo esposta e non smentita nella pagina Forze Nere del suo sito, circa
l’utilizzo che viene fatto degli istituti di vigilanza. Questo senza nulla
togliere alla bontà delle motivazioni alla base della “versione” fornita da
questo cittadino ai media.
Servizi segreti
– C’è una pagina molto interessante in inglese da tradurre, (ma che
nessuna grande casa editrice italiana traduce !!!) sulla storia delle ricerche
della CIA sul controllo mentale e sulle armi ad alta tecnologia in generale.
Per chi volesse cimentarsi nella traduzione il link è http://www.us-government-torture.com/History-of-Abuse.html.
(Tolto da internet dalla NSA-CIA, lo abbiamo salvato da un altro sito). Ne
riportiamo una breve sintesi. Nel 1931 il Dr. Cornelius Rhoads, il cui nome è
presente anche all’interno della commissione per la ricerca atomica, ha
effettuato esperimenti biologici per il Rockefeller Istitute for Medical
Investigations, finalizzate al potenziamento di armi chimiche per
l’esercito americano. Nel 1932 duecento neri americani diagnosticati come
sifilitici vengono usati come cavie per esperimenti. Nel 1940 quattrocento
prigionieri di Chicago vengono infettati dalla malaria al fine di sperimentare
nuove medicine per combattere la malattia; alcuni criminali nazisti citarono
questi esperimenti per proteggersi nel processo di Norimberga dai crimini
dell’olocausto. Nel 1942 il Chimical Warfar Service sperimentò gas
chimici su circa 4000 soldati. Nel 1944 la marina statunitense utilizzò esseri
umani come soggetti per i propri esperimenti chimici di guerra. Nel 1945 la
CIA, il U.S. State Dipartment e l’Army inteligent cominciano a reclutare
scienziati nazisti offrendo immunità e identità segrete in cambio di un lavoro
top secret. Nel 1947 la CIA effettua degli esperimenti con LSD su soggetti
umani per studiare le reazioni della coscienza. Nel 1953 la CIA da vita al
famigerato progetto MK-ULTRA, si tratta di una ricerca finalizzata al controllo
della mente umana. Nel 1955 la CIA fece dei nuovi esperimenti biologici
sulla popolazione civile, mentre gli esperimenti con l’LSD continuano su 95
volontari nel 1958, nel 1960 gli esperimenti con LSD si estendono in Europa e
Asia. Nel 1965 la CIA comincia il progetto MK-SEARCH, altro progetto
finalizzato al controllo della mente con l’uso di farmaci. Sempre nel 1965
alcuni prigionieri vengono studiati per sperimentare soluzioni a malattie
tumorali. Nel 1966 continuano le ricerche sul controllo della mente, si
tratta questa volta del progetto MK-OFTEN, sperimentato su umani ed
animali; le ricerche continuano con il progetto MK-NAOMI, in piena
continuità con i dati acquisti con l’MK-ULTRA. Nel 1969 Dr. Robert MacMahan del
Department of Defense chiede al Congresso americano 10 milioni di
dollari per le sue ricerche finalizzate allo studio dell’immunità biologica.
Nuovi esperimenti biologici avvengono negli anni ’70 contro l’AIDS, le ricerche
si accanisco contro gruppi etnici con particolari variazioni nel DNA. Nel
1975 Fort Detrick riesce a produrre un virus nei confronti del quale non esiste
alcun tipo di immunità. Nel 1977 si ha la conferma che ben 239 aree
popolate sono state contaminate dall’uso di agenti chimici tra il 1949 e il
1969. Nel 1981 si dichiara che la principale causa della diffusione
dell’AIDS sta nell’omosessualità, mentre si omette volutamente che il virus è
stato diffuso soprattutto a causa del vaccino contro l’epatite B effettuato in
condizioni non igieniche. Nel 1990 oltre 1500 ispanici e neri vengono usati per
sperimentare vaccini senza la licenza USA. Nel dossier si riporta inoltre
che nel 1996-1997 sono stati avviati esperimenti per il controllo mentale a
distanza, dalla NSA.
IX.
Tra i dossier di approfondimento segnaliamo la Controinchiesta
su di una operazione di controllo mentale totale e di annientamento carcerario
nell’Italia del XXI secolo di Paolo Dorigo
(www.paolodorigo.it/index-links1.htm) e quello dell’Agenzia Ricerca Economico
Sociale (A.R.E.S. http://www.ares2000.net/) dell’ottobre 2005.
I carceri, i manicomi e la psichiatria risultano il laboratorio di
questi esperimenti, la società civile il punto di arrivo e servizi segreti
carcerari e militari la base operativa. La democrazia, la scatola vuota che dovrebbe
rimanere alla fine del “ciclo”.
Il
DVD “Paolo Dorigo: la tortura del carcere la tortura nel carcere” prodotto dal
Laboratorio Rivoluzionario Gatto Selvaggio di Roma (vicolo Alberta, 1, Porta
Furba, ROMA) con la registrazione di buona parte della conferenza e del
dibattito seguito, il 28 aprile 2006 (2 ore, la sola registrazione audio è in
rete nella pagina di presentazione del libro La tortura nel bel paese nel sito
AVae-m).
La
pagina Scienza=Tortura del sito http://www.paolodorigo.it
porta esplicite demistificazioni, documentazioni e critiche a molti correnti
passaggi ed idee della ricerca “neuroscientifica” attuale. L’autore è stato
iscritto (senza dare esami ovviamente per il suo rifiuto delle istituzioni
classiste della borghesia multinazionale) alla facoltà di psicologia
dell’università privata di Urbino, mentre si trovava in prigionia politica.
Tornato a casa, gli è sparito il libretto universitario (cosa che ha denunciato
alla procura di Venezia).
Un
interessante lavoro è stato pubblicato dall’“Associazione italiana, scientifica
e giuridica, contro gli abusi mentali, fisici e tecnologici” (Aisjca): nel sito www.aisjca-mft.org è pubblicato e continuamente aggiornato il
libro It's Abuse NOT Science Fiction (“È un abuso non finzione scientifica”),
distribuito dalla Libreria Editrice Cortina di Torino, in cui si raccolgono
storie internazionali di abusi tecnologici. L’Associazione fu fondata da una
neuropsichiatra torinese anti-nazista e dal magistrato Carlo Palermo, che poi
se ne è allontanato.
Mente & cervello, ottobre 2005, servizio sulle Sette sataniche
e religiose e sulle tecniche di lavaggio del cervello (in particolare un
interessante riquadro su queste tecniche riporta esplicitamente in sintesi
chiaramente spiegabile, unica fonte per quanto riguarda le ns. conoscenze, le
tecniche di LOVE BOMBING
Consigliamo di leggere anche la ricerca di Romano Nobile, appunto
di ARES2000, La tortura nel bel paese, per le Edizioni Malatempora.
Marcello Panio, autore anche del sito www.disinfornazione.it, nel suo
libro Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, Macroedizioni, ha
dedicato un intero capitolo al fenomeno del controllo mentale.
Rapetto-Di
Nunzio, Le nuove guerre, 2001, Rizzoli – BUR, due illustri personaggi
dello stato come Rapetto e Di Nunzio (il primo tenente colonnello della
Guardia di Finanza comandante del gruppo anticrimine e tecnologico, il secondo
noto giornalista, capo ufficio stampa della BNL, consulente delle strategie di
comunicazione dello Stato Maggiore dell’esercito) ammettono l’esistenza del
controllo mentale.
Tra
i testi da segnalare:
Marco
Costa, Psicologia militare, Franco Angeli, ora in 2° edizione;
i
manuali sulla PNL (tecnica in qualche modo contigua a certe forme della
tortura tecnologica);
Andrea
Moro, I confini di Babele, Longanesi (scientificamente apologetico in un
certo senso);
Bottaccioli,
Psiconeuroimmunologia, Edizioni Red ! (spiega le basi biologiche
utilizzate al contrario del senso medico, dai torturatori);
i
libri e film sulla vivisezione;
alcuni
titoli della Shake edizioni (ideologia hacker e sua estensione) e la
rivista cyber italiana Decoder;
Hyland,
I segreti perduti della tecnologia nazista, Newton & Compton
editori;
Offeddu,
Il potere del domani, Council finance group.
A
livello cinematografico, qui vicino alla realtà più di quanto non si creda, i
film da citare sono numerosi, tra questi indichiamo:
Matrix, (la ideologia del virtuale, spazio “vitale” per i piccolo-borghesi
che vogliono nascondere la realtà, immaginando una lotta sociale che si svolge
NELLO spazio virtuale anziché nella realtà, per sublimare alle masse la
impossibilità di una trasformazione DELLA realtà);
Mission impossibile 2, (chip per parlare a distanza e per modificare la voce,
applicati anche in forma non invasiva con semplice plastica adesiva che simula
la pelle: in campo criminale i buoni rapporti con il cinema sono spesso stati
utilizzati in passato, anche perché dietro i “trucchi” e certe fiction c’è un
mercato di armi e strumenti di alta precisione: tutte cose peraltro notissime);
Frequency (consigliato a Dorigo dal direttore del carcere di
Spoleto !, nel film si sostiene la trama della esistenza di diversi
spazi-temporali, cara a certa fisica, per cui un evento può essere modificato
tornando all’indietro; nel film l’idea passa attraverso una vecchia radio),
Minority report, (gruppo di ascolto di persone in stato di trance, usato
per “prevedere” le mosse di presunti criminali, usato per legittimare certe
ricerche);
The Manchurian candidate, (falsa idea della trapanazione e autentico uso di
assassini pilotati);
Bait-L’esca, (chip nella mandibola e uso di infiltrati con microchip nelle
bande criminali);
Hypnosis,
The final cult,
Nirvana, (subcultura pseudo alternativa del virtuale);
Brubacker, (carceri come luoghi di stragi nascoste);
Fahrenheit 451, (odio della cultura);
Sorvegliato speciale, ed un terribile film di Frankenheimer sulla sostituzione
di persona, Operazione diabolica; inoltre gli articoli contenuti nella
Rassegna scientifica AVae-m ed in altri siti specializzati. Per quanto riguarda
il teatro, vi sono alcuni spettacoli minori, mentre l’AVae-m sta mettendo in
cantiere 48 ore di due torturati.
Ë Il testo del protocollo di Instanbul:
http://www.unhchr.ch/pdf/8istprot.pdf
http://www.avae-m.org/sito_sicurezza/cpt-2003-91-eng.pdf
Ë La University of Essex ospita lo Human Right Centre
http://www2.essex.ac.uk/human_rights_centre/publications/index.shtm
Il sito fornisce diversi documenti
di particolare interesse, tra cui: Medical Investigation and Documentation of Torture
Handbook
A Handbook for Health Professionals, di Michael Peel e Noam Lubell, con
Jonathan Beynon (2005); Combating Torture Handbook, A Manual for Judges and Prosecutors - di Conor Foley, (2003). Di Kate Thompson e Camille Giffard (2002) vi è The Torture Reporting Handbook, “how to document and respond to allegations of torture within the
international system for the protection of human rights”.
Ë Physicians
for Human Rights http://www.phr.org
Ë http://www.aisjca-mft.org
ASSOCIAZIONE ITALIANA, SCIENTIFICA E GIURIDICA, CONTRO GLI ABUSI
MENTALI, FISICI E TECNOLOGICI
Ë The
International Rehabilitation Council for Torture Victims (IRCT) http://www.icrt.org.
è collegato con ONG in Italia.
Ë the World Organisation Against Torture (OMCT)
http://www.omct.org
Ë Amnesty
International organizza una campagna permanente contro la tortura.
http://www.amnesty.it/campagne/tortura/index.html
ALTRI SITI WEB
ALTRI SITI O LINK RELATIVI ALLE
TORTURE TECNLOLOGICHE-MENTALI –
ATTENZIONE NON Eì CHIARO DOVE INIZIA PER CERTE PERSONE LA DENUNCIA E
DOVE FINISCE IL PLAGIO SOTTESO DI CERTE TEKNOLOGIE -A VOLTE QUESTI SITI SONO ACCALAPPIAFARFALLE
- AI LETTORI ED ALLA STORIA DI CLASSE E NON SOLO GIUDIZIARIA L’ULTIMA
PAROLA - LINK SULLA TORTURA DEL
CONTROLLO E DELL’INTERFERENZA ( ANCHE O MENO IN CONNESSIONE A COMPUTER)
DELLA MENTE UMANA (MK ULTRA E SIMILI) - La prima
associazione ad interessarsi di queste cose in Italia
http://www.aisjca-mft.org/chips-viol.htm
ASSOCIAZIONE SCIENTIFICA E
GIURIDICA CONTRO GLI ABUSI MENTALI FISICI E TECNOLOGICI ITALIA parla anche
del caso di PaoloDorigo (unico caso che cita in Italia)
DECLARATORIE
DI IMPOSSIBILITA’ DI USO DEI MICROCHIP SOTTOCUTANEI SU PERSONE UMANE E NEPPURE
SE CONSENZIENTI SENZA CHE LA COSA SIA NOTA ALLE AUTORITA’ PREPOSTE E IN
PARTICOLARI CONDIZIONI. SULLA
“NORMALIZZAZIONE” DELL’”USO DEI DATI BIOMETRICI per il GARANTE PRIVACY vedere
denuncia del 20-12-2004 presentata a Perugia cercando con google.it in ricerca
avanzata sul nome Rodotà
www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?id=1113806
LA STORIA DEI PROGETTI USA IN: http://www.us-government-torture.com/History-of-Abuse.html
http://www.mindcontrolforums.com/v/naesdoc.htm
SITO DI ROBERT NAESLUND, SWEDISH BRAIN
TRANSMITTER IMPLANTATION VICTIM
http://www.wanttoknow.info/mindcontrolinformation
http://home.att.net/~mcra/brain6.htm
http://cristoconoi.altervista.org/Controllo_mentale.html
recente 2006, Italia
http://ogigia.altervista.org/Rubriche/No_chip/Indice.html http://www.ansu.it
parla del caso di Paolo
http://www.us-government-torture.com/symptoms.html
http://www.megaproject.org/ molto strano
http://www.enactivenetwork.org/
interfacce uomo/computer ummm èi il business delle connessioni wireless tra una
persona ed un computer remoto, senza il suo consenso, di cui parla Robert
Naeslund (SWEDISH BRAIN TRANSMITTER IMPLANTATION VICTIM)
http://punto-informatico.it/p.asp?i=52337&r=PI
italia no ai microchip sottopelle aprile 2005
http://theunjustmedia.com/ Denuncia della
società americana, CIA, rifiuto darwinismo, Sionismo
http://www.geocities.com/capitolhill/9068/mindcontbks.html
Bibliografia sul controllo mentale
"ECOLOGIA SOCIALE" http://www.ecologiasociale.org/
http://www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=14417&idd=7162 UNA PAGINA PER NOI DALL’ASS.Ufologia collegata ad Ogigia qui sopra
http://glossary.its.bldrdoc.gov/fs-1037/dir-001/_0063.htm#JP1
glossario (GOV Usa)telecomunicazioni
http://www.filiarmonici.org/occhiorecchi.html
Sul controllo sociale
http://www.rotten.com/library/conspiracy/mind-control/
tecniche di inganno, controllo mentale, ipnosi
http://www.rotten.com/library/religion/scientology/
sugli spioni di scientology
http://www.brainsource.com/
giustificazionisti USA
http://ic.net/~celano/cathtrans.html
racconto di Cathy O’Brien (di cui esiste il testo in italiano pubblicato da
Macro edizioni), fondamentalmente di interesse come documentazione di un caso
di controllo mentale sin dagli anni ’70 (una specie di garage olimpo del
controllo mentale della cia)
http://www.mindcontrolforums.com/
caso della cittadina inglese Marina Findlay: http://www.mindcontrolforums.com/v/findlay.htm
http://www.daywilliams.com/mind_control_mcveigh_constantine.html
http://www.whale.to/b/constantine8.html
http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=81
caso del nazista stragista di
Okhlaoma, giustiziato negli usa dopo essere stato torturato col controllo
mentale
http://www.tearingdownstrongholds.com/electronic_mind_control.htm
Electronic mind control
http://theunjustmedia.com/Propaganda/Brain%20Zapping-Electronic%20Mind%20Control-Part%20One.htm
Brain zapping - Behavioural Control - Biological
Process Control - Silent Sounds - Synthetic Telepathy - parte 1
http://www.datafilter.com/mc/nonlethalWeapons.html armi psicotroniche
http://www.raven1.net/othsites.htm
psico-elettronica
http://www.geneticengineering.org bioingegneria genetica
http://www.zyvex.com/nano/ nanotecnologie
http://robotics.eecs.berkeley.edu/ robotica
http://www.fplc.edu/risk/vol8/fall/ramesh.htm
conseguenze su esseri umani (Elaine M.Ramesh)
http://texasrepublic.org/Mindcon.htm microwave
mind control (Rauni Leena Kilde)
http://www.raven1.net/uncom.htm#CONTE
tecnologia commercializ-zata non classificata, (Eleanor White, P.Eng)
http://www.aisjca-mft.org/Patent-5.htm
SILENT SUBLIMINAL PRESENTATION SYSTEM
http://www.proparanoid.net/mcr.htm
Sul libro “MC Realities” (realtà
mind control, un nome ambiguo)
http://www.computerworld.com/mobiletopics/mobile/technology/story/0,10801,76682,00.html radiofrequency identify
http://www.arpnet.it/aip/berga1.htm
www.talkinaboutinvolution.org/showArticle.php?id=393
www.italy.indymedia.org/news/2004/11/679125.php
www.mindspring.com/~lxporter/sec3.htm
www.alfa.it/collabor/velodimaya/home.html
http://the1phoenix.net/x-files/index.htm
(questo non credo esista più, ma basta provare)
http://www.voltairenetwork.net/article91.html?var_recherche=brain+control#article91
X.
Active
Denial System L’ Active Denial System (ADS) è un’arma non
letale ad energia diretta, costituita da un trasmettitore ad una frequenza di
95 GHz. La radiazione di questa frequenza produce un’ intensa sensazione
dolorosa eccitando le molecole d’ acqua dell’ epidermide a circa 55 °C, senza però produrre un ustione
vera e propria.
Armi
ad Energia Diretta Dall’ inglese
Directed Energy Weapons; per armi ad energia diretta (nel senso di inviata in
una direzione definita, collimata) si intende armi che inviano energia
(tipicamente in forma di radiazione elettromagnetica) in una direzione
definita, con la possibilità di puntare un bersaglio senza l’ ausilio di un
proiettile.
Bullismo Il bullismo (dall’ inglese to bully, intimidire, agire aggressivamente nei confronti di qualcuno), indica forme di disturbo perpetrate da chi è in una condizione di predominanza fisica o sociale su chi è più debole, per esempio in ambienti militari (nonnismo) e scolastici.
Camera
anecoica Luogo chiuso impermeabile alle onde radio ed
alle microonde, realizzato con materiali e particolari geometrie delle pareti.
Cella
Liscia Si tratta di una cella priva di qualsiasi arredamento, utilizzata
per finalità punitive nelle carceri.
Controllo
mentale Un insieme di processi di
condizionamento del pensiero e del comportamento realizzato attraverso l’
inserimento di microchip ed elettrodi nella scatola cranica della Vittima.
United Nations Convention against Torture and Other Cruel, Inhuman or
Degrading Treatment or Punishment (UNCAT). La Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altri
trattamenti e punizioni crudeli, disumani e degradanti è un trattato che
costituisce uno strumento internazionale inteso a prevenire la tortura. Ha
permesso la creazione della Commissione contro la Tortura delle Nazioni
Unite.
Corte Penale
Internazionale (in inglese:
International Criminal Court - ICC) La Corte – istituita nel 2002 con sede a L’ Aja – ha lo scopo di assicurare che i crimini
internazionali più gravi non rimangano impuniti, ma esclude i crimini di guerra
molteplici, ripetuti e sistemici commessi dagli Stati Uniti d’America, e l’essersi eretto tale Stato al rango di
“polizia mondiale” con la tortura, le stragi, le armi elettroniche, le carceri
segrete, i governi fantoccio che praticano schiavizzazione e pena di morte dei
prigionieri, oltre che con la “lista nera” delle organizzazioni che a livello
mondiale ostacolano a vario titolo i suoi progetti, spacciati per il “bene
inevitabile” della società mondiale da classi politiche nazionali assolutamente
anti-etiche e disprezzanti il potere e i bisogni delle masse. La giurisdizione
del Tribunale è così limitata ai crimini riconosciuti tali nell’interesse dei
paesi dominanti (area NATO) che riguardano la cosiddetta “comunità
internazionale” quali il genocidio (ma solo se praticato da governi ostili alla NATO),
i crimini contro l'umanità e i crimini di
guerra (idem). L’ articolo 7 dello Statuto di Roma – il trattato
internazionale che istituisce la Corte – definisce i crimini contro l’ umanità
come attacchi consapevoli condotti in modo diffuso o sistematico contro
persone civili e dovrebbe quindi
prevedere tra i colpevoli, Israele (Palestina oppressa e Libano, ecc.), Turchia
(Kurdistan oppresso), Stati Uniti d’America e NATO (Iraq, Afghanistan, ecc.)-.
L’ articolo 7 include esplicitamente
la tortura, le forme più gravi di violenza sessuale (come la sterilizzazione
forzata e la schiavitù sessuale) e la persecuzione contro ogni gruppo
identificabile sulla base di criteri, politici, razziali, etnici, culturali e
di genere quindi non si comprende come la Corte possa escludere gli Stati Uniti
d’America, la Spagna, l’Inghilterra, l’Italia, la Francia, ecc. Peraltro nelle
carceri della Corte, in Olanda, sono morti misteriosamente importanti uomini
politici o militari, specie ma non solo della Jugoslavia, senza che nulla sia
stato accertato, nonostante l’enorme grado di “sicurezza e controllo” applicato
ai prigionieri in questi luoghi.
Disturbo
post-traumatico da stress Con
disturbo post-traumatico da stress (o Post Traumatic Stress Disorder) si
intende l'insieme delle fortissime sofferenze psicologiche, in alcuni casi
perduranti anche per tutta la vita, successive ad un evento catastrofico o
violento. È denominato anche nevrosi da
guerra, proprio perché possono esserne Vittima i soldati che sono stati
protagonisti di pesanti combattimenti, o le Vittime di tortura.
Gabbia di Faraday Con gabbia di Faraday si intende qualunque sistema costituito da un
contenitore in materiale elettricamente conduttore (o conduttore cavo) in grado di
isolare l'ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico presente al suo
esterno, per quanto intenso questo possa essere. Il sistema può essere
costituito, oltre che da un foglio metallico continuo, anche da una rete o una
serie di barre opportunamente distanziate, da cui il termine gabbia. Può essere
una valida protezione da alcune forme di tortura tecnologica. Cf. camera
anecoica
Instanbul,
Protocollo di, The Manual on Effective Investigation and
Documentation of Torture and Other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or
Punishment, noto comunemente come il Protocollo di Instanbul, è il manuale
ufficiale delle Nazioni Unite con indicazioni per la documentazione della
tortura e delle sue conseguenze. Il manuale fornisce un ausilio valido a
livello internazione per le indagini sui casi presunti di tortura e per la
denuncia di tali casi alle autorità giudiziarie.
Inversione ormonale Sconvolgimento dell’ equilibrio ormonale della
Vittima, inteso al sovvertimento dell’ identità endocrina maschile o femminile.
“Esperimenti” vennero compiuti dai medici nazisti
nei lager
su cavie umane omosessuali.
Laser
Laser è l'acronimo inglese di Light Amplification by the
Stimulated Emission of Radiation, ovvero Amplificazione di Luce tramite
Emissione Stimolata di Radiazioni. Recentemente, laser chimici sono stati
impiegati come armi ad energia diretta.
Lavaggio del cervello Tecnica banalmente così definita, in realtà corrisponde ad una sorta di uccisione del senso di identità e di volontà di una persona o di un gruppo di persone. Il che in definitiva corrisponde ad una sorta di “limbo” culturale con cui concepire queste tecniche in forma lontana e inafferrabile, in definitiva non contrastabile. Tuttavia qualcosa si sta aprendo alla comprensione della “classe politica” nazionale, con l’inclusione della tortura “mentale” nella Legge passata alla Camera dei deputati alla fine del 2006. In generale qualsiasi organizzazione pratichi in regime di prigionia un tale trattamento senza il pregresso consenso della persona, ottenuto con contezza di mezzi ed informazioni tali da concepire la persona stessa come consenziente ad una propria “malattia” da “curare”, consenziente e non forzato ad accettare, (in definitiva una condizione molto rara), non può definirsi né comunista né rivoluzionaria. Né l’utilizzo della psichiatria (o di “trattamenti psicologici”) senza accettazione con le medesime condizioni ETICHE, su di una persona di ciò cosciente e con la possibilità in qualsiasi momento di interrompere il trattamento, può essere accettabile da una società “democratica” sia pure su basi parziali (divisione di classe e democrazia solo formale). La società attuale cinese poi, si badi, non è una società comunista né socialista in quanto peraltro dopo il 1976 si è andata rafforzando la divisione di classe pregressa al punto di giungere alla definizione della “classe” dei funzionari di Partito. Una cosa schifosa che dimostra la bontà della Rivoluzione Culturale e della lotta scatenata dal Presidente Mao Tse-Tung contro i vertici burocratici e la corruzione nel Partito e nello Stato (che in qualche modo corrispondevano a quelli colpiti da “Tangentopoli” in Italia nel 1992 e successivamente in Belgio nel caso Dutroux). Inoltre la legislazione italiana circa i reati di stupro, pedofilia, violenza privata ecc., è tuttora molto carente rispetto alle tecniche spesso aziendali ma anche familiari, di “mobbing”. In qualche modo la violenza ha sempre una valenza sessuale, specie quando afferisce al potere di una “autorità” su di una persona “sottomessa”. Le stesse tecniche psicologiche così diffuse in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma anche in Germania, di “controllo” degli “istinti” dei minorenni, sono facilmente assimilabili alle tecniche di “lavaggio del cervello”. (nota di Paolo Dorigo)
Lobotomia La lobotomia è l'asportazione di una parte del cervello
che porta ad una riduzione delle proprie capacità cerebrali. L'intervento fu
proposto António Caetano de Abreu Freire Egas Moniz uno psichiatra
e neurochirurgo
portoghese, per la cura di alcune malattie mentali,
particolarmente per la schizofrenia e la catatonia.
Per questo lavoro, Moniz ricevette il Premio Nobel
nel 1949,
unitamente al neurofisiologo svizzero Walter Rudolf Hess. La lobotomia può essere praticata in anestesia locale, inserendo
nel cervello uno strumento usato comunemente per rompere il ghiaccio, che poi
può essere fatto ondeggiare per lesionare il lobo prefrontale. Si ritiene che
le Vittime della lobotomia siano state quasi 20.000 nei soli USA tra il 1939 ed
il 1951, con abusi commessi anche contro oppositori politici considerati come mentalmente deviati.
Tecniche più moderne possono sfruttare il riscaldamento dei tessuti indotto da
esposizione a microonde.
Manuale Kubark Il Kubark Counterintelligence Interrogation è un manuale del 1963
sulle tecniche di interrogatorio “pesanti”
rivolto ai funzionari e agli agenti della CIA (Central Intelligence Agency), i
servizi segreti statunitensi.
Nel 1997 il testo è divenuto di dominio pubblico.
Micro-chip
La parola chip, nella sua accezione tecnologica, è un acronimo
per l'inglese Consolidated Highly Integrated Processor (chip) ovvero processore
consolidato altamente integrato. Se di dimensioni ridotte (dell’ordine anche di
qualche millimetro), il micro-chip può essere impiantato sottocute per
l’identificazione degli animali e anche delle persone
Microonde. Onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda
comprese tra 30 cm (frequenza di 1 GHz)
e 1 mm
(frequenza 300 GHz). Le microonde, benché di frequenza superiore
alle onde radio, non sono radiazioni
ionizzanti. Possono però provocare riscaldamento dei tessuti a temperature
pericolose per la sopravvivenza delle cellule del tessuto stesso.
MK-ULTRA Il progetto MK-ULTRA si
riferisce ad una serie di attività svolte dalla CIA tra gli anni
Cinquanta e Sessanta che aveva come scopo quello di
influenzare e controllare il comportamento di determinate persone (cf. controllo mentale). Esperimenti prevedevano la
somministrazione dell'ipnosi, messaggi subliminali, sostanze chimiche
quali la LSD
ed altri tipi di violenze psicologiche su cavie umane. Si suppone
che uno degli scopi del progetto fosse quello di costringere alcune persone a
compiere atti senza potersi controllare o rendersene conto; una delle ipotesi
vuole che la CIA fosse interessata alla possibilità di creare degli assassini
inconsapevoli.
Mobbing
Con la parola inglese mobbing si suole indicare una pratica
applicata nel mondo del lavoro, consistente in abusi psicologici
impartiti ad un lavoratore; può essere tradotta con espressioni come vessazioni,
angherie, persecuzione (sul posto di lavoro), o anche ostracizzazione. Il
termine mobbing è stato coniato agli inizi degli anni Settanta dall'etologo
Konrad Lorenz
per descrivere un particolare comportamento
di alcune specie
animali che circondano un proprio simile e lo assalgono rumorosamente in gruppo
al fine di allontanarlo dal branco. La parola inglese “mobbing” viene dal
latino “mobile vulgus”, che si può tradurre con “il movimento della folla”. L’ etimo di mobbing suggerisce un
comportamento di esclusione di individui o gruppi minoritari con modi e
comportamenti “mafiosi”. Si distingue in mobbing orizzontale, verticale (da un
capo o un superiore verso i sottoposti), mobbing sessuale.
Radiochirurgia
del cervello Lo sviluppo della
radiochirurgia, avvenuto negli anni ‘70, permette ai medici di rimuovere del
tessuto cerebrale senza aprire la scatola cranica. Usando fasci collimati di
radiazione di alta energia, e tecniche avanzate di imaging neuronale, i
chirurghi possono mirare con grande precisione a regioni selezionate del
cervello allo scopo di eliminare parti anatomicamente date. Tuttavia ciò
innanzitutto non si può applicare a parti estranee di dubbia natura, ed inoltre
può portare a lesioni difficilmente determinabili, soprattutto per le
dimensioni microscopiche di ogni singola informazione o conoscenza o ricordo od
esperienza, in nostro possesso (cellule e sinapsi), e a causa dell plasticità
del cervello (stimolando la quale, per esempio con ginseng, si ottiene una
maggiore varianza delle attività cerebrali che rende più difficile il “lavoro”
dei torturatori del controllo mentale).
Radioonde Sono le radiazioni elettromagnetiche. Quelle
di bassa frequenza sono utilizzate dal nostro cervello. Tuttavia nei passaggi
di “registrazione” delle informazioni, nelle sinapsi, vengono utilizzate
frequenze molto alte (sui 4,5 Ghz). Alcuni studiosi tendono a sospettare del
proliferare di fenomeni di impazzimento improvviso, la diffusione dei
radiotelefoni cellulari, che oramai iniziano ad avvicinarsi a tale frequenza.
Ma rimaniamo qui a quelle di bassa frequenza. Frequenze delta, teta, alfa, beta e
gamma inferiori. Sono quelle utilizzate nel cervello dal nostro
organismo per gestire autonomamente e del tutto insindacabilmente ogni nostro
pensiero, decisione, percezione. Le onde delta (da 0 a 3 hz) sono attive
durante il sonno profondo, le onde teta (da 4 a 7 hz) quando si è in sonno
leggero o in presonno o in dormiveglia, le onde alfa (da 8 a 13 hz) quando si è
attivi, le onde beta (14-30 hz) quando si svolge una attività fisica, le onde
gamma (da 30 a 100 hz) per il funzionamento del nostro sistema visivo (e non
vanno confuse con le onde gamma su diverse e ben maggiori frequenze). Queste definizioni sono nate in psichiatria con
la scoperta dell’EEG (1928, Germania).
Un
normale ritmo alfa è una delle condizioni di normalità psichiatrica. La base
scientifica della psichiatria rispetto alla psicologia è data dai fatti
accertabili, da ricerche fondate su decenni di accertamenti legati a
disfunzioni neurologiche o a lesioni cerebrali accertabili.
La
psicologia (nelle sue varie discipline, compresa la terapia sessuale, ecc.)
invece non è una scienza, ma una forma di rapporto tra un terapeuta ed un
paziente, che spesso sconfina nei meandri dell’anima e dell’intimo; non è una
scienza ma una forma di rapporto intersoggettivo, e quindi difficilmente
sostenibile a livello forense e di Diritto, e questo non solo per il fatto
ANTIETICO ed ANTI-MASSE, che i primi campi applicativi della psicologia sono
stati il controllo dei lavoratori e la tortura degli indagati. A dimostrarlo,
oltre al fatto che studiosi importanti in questo settore discettano come
fossero cose legali, di teorie naziste (Skinner e simili), alcuni elementi, una
parte dei quali si può cercare di sintetizzare.
Una
persona che compia un grave delitto di orgine passionale però può essere
perfettamente normale sino ad un certo momento, e normalmente non esiste
terapia psicologica in grado di prevedere quel momento, senza scendere in un
campo di totalità interdipendente della società ove le persone non abbiano più
una dimensione propria le une dalle altre (autonomia individuale).
Questo
spiega la banalità e risibilità di ogni utilizzo in “giustizia” della
psicologia, che è invece fatto del tutto personale come andare a fare massaggi
o ginnastica in palestra, e nulla più di questo.
Privazione
del sonno La privazione del sonno
è una tortura psicofisica che si può attuare sottoponendo la Vittima a rumori,
ma anche ad onde radio di opportuna frequenza. Forme prolungate di privazione
del sonno possono essere totalmente invalidanti per le Vittime.
Stalking Lo stalking è un termine legale con cui si
indicano ripetute azioni di disturbo (harassment) ed altre forme di invasione della privacy di una persona in modo
da istigare paura, rabbia, o altre reazioni spiacevoli nella Vittima. Atti che
possono essere parte di stalking includono: pedinamenti ripetuti, contatti
indesiderati, monitoraggio del comportamento di una persona per lunghi periodi
di tempo (anche in ambienti virtuali; in questo caso si parla di
cyberstalking), violazioni del domicilio,
e contatti inappropriati con familiari, colleghi e conoscenti.
Tortura La tortura è un metodo di coercizione fisica,
mentale, fisiologica, o psicologica, inflitta, con qualsiasi fine o “motivazione” che
sia (giammai giustificabile), per estorcere delle informazioni o delle
confessioni, anche di falsità fatte passare per vere per utilità sociale od
istituzionali, o allo scopo di intimidire, impedire atti od espressioni di
idee, nei confronti della Vittima. La tortura viene spesso attuata con l'uso di strumenti particolari atti ad
infliggere sensazioni di dolore corporeo. La tortura è considerata una
violazione estrema dei diritti umani garantiti dalla Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani.
Tortura tecnologica Termine che include tutte le forme di tortura che
sfruttano strumenti tecnologicamente avanzati, siano essi di natura
elettronica, chimica o psicologica. Tra le torture tecnologiche si può
distinguere la tortura bionica (che include il controllo mentale), la tortura
attraverso mezzi chimici, e la tortura ambientale (attraverso l’ esposizione a
radiazione elettromagnetica o ultrasuoni). Queste forme normalmente sono
utilizzate insieme per ottenere il medesimo risultato.
Ultrasuoni Suoni (ovvero onde di rarefazione e compressione
dell’ aria) di frequenza superiore ai 20000 Hz (la massima frequenza udibile
dagli esseri umani). Ultrasuoni possono essere usati come strumento di tortura
in quanto provocano rotture dei vasi sanguigni capillari, con conseguenti
ematomi.
XI.
(nuova edizione) di Paolo Dorigo, 29-9-2006 - (dopo 4 anni e 4 mesi di esperienza imprevedibile e non desiderata e subita, imposta da apparati di folli nazisti)
Occorre conoscere innanzitutto i rischi di questi trattamenti, a parte nelle loro fasi di attacco palese (quando presenti, psichiatrizzazione, elettrochock, psicofarmaci, che in generale inibiscono tutto il metabolismo sociale e psichico della persona, e che si possono combattere solo con il tempo, proporzionalmente alle distruzioni prodotte dagli psichiatri; in genere il cervello, se c’è la volontà, riesce a superare la fase di distruzione; fanno queste cose anche per studiare la ripresa, tutto in funzione di profitto per trovare medicine per Alzheimer ed altre malattie, ed usano “scarti” della società a questo nobile scopo così come ad altri, non a caso colpiscono persone in genere sole e molto intelligenti e dotate creativamente e professionalmente od ottimi giovani student; non a caso in SS.UU.A. negli anni ’30 iniettavano la sifilide ai negri detenuti per produrre la peniccilina e poi sappiamo cosa faceva Mengele a quelli che oggi son chiamati “border line” oltretutto con notevole arbitrio sottoculturale da questa “categoria” di –CENSURA- al servizio del potere), e questo lo possiamo fare con il Questionario dei sintomi da controllo mentale che è nel sito alla pagina http://www.paolodorigo.it/SINTOMI-DA-ATTACCHI-CON-STRUMENTI-ELETTROMAGNETICI.htm
Quindi occorre suddividere le questioni in:
Fisiche
Partiamo dal fatto che le questioni fisiche sono palesi: aumento del peso, cellulite sulle gambe e addome, pesantezza, poca voglia di fare, molto sonno e poca voglia di alzarsi dal letto. Prodromo della distruzione. Occorre lasciare al paziente sofferente di torture tecnologiche la scelta del momento, consigliandolo di reagire. Non imporgli nulla, se non per cautela, e spiegandoglielo. La cosa fondamentale per combattere queste torture è: precauzioni ma non eccessive sul mangiare e bere, con qualche liceità; massima libertà di movimento, ginnastica, dormire o non dormire, ma consigliandolo di non dormire troppo a lungo; causa l’iperattività, il metabolismo è sconvolto, quindi occorre dormire poche ore per volta, se ci si sveglia, l’importante è non sonnecchiare (in carcere è più difficile, lo spazio è angusto, non ci sono alternative spesso, la notte, allo stare a letto), e tenersi vicino al letto una bottiglia di aranciata zuccherata o di acqua fresca. In generale sugli alimenti occorre variare senza prevedere mai cosa si deve mangiare, non si deve nulla, si deve solo gratificare l’autostima anche nel mangiare, ed in questo modo i torturatori non apprezzano, perché i loro psichiatri e psicocazzologhi fanno più fatica a pianificare gli psicodrammi della giornata. Occorre dotarsi di integratori che la mattina aiutino la formazione di cellule neurologiche, di aiuto alla memoria che loro ad ogni fase di sonno profondo cercano di distruggere. E prendere vitamine in dose opportuna ad integrare il cibo non sempre completo di tutte le cose necessarie di cui ci nutriamo. Il digiuno (con vitamine) aiuta a combattere l’obesità ed a rafforzare la coscienza. Paradossalmente il torturato da controllo mentale sta meglio senza cibo che pieno di patatine e bistecche. La cioccolata fa bene, ma non in dosi enormi, però se uno un periodo glie ne serve molta, è giusto che la prenda. Non per periodi troppo lunghi in quantità eccessiva, altrimenti porta a consunzione le proprietà connesse, in pratica non fa più effetto.
Fisiologiche
Occorre tener presente che con gli stupri virtuali, vaginali ed anali (sensitivi) e con il continuo attivare il membro maschile (virtualmente), tendono a creare una scissione in noi tra le effettive sensazioni e quelle che il corpo oggetto della tortura in quel momento attiva. In questo modo cercano di creare un errore interno neurologico da abitudine a subire queste cose, perché in effetti il movimento fisico o sensazione fisica è completato da quello distorsivo cerebrale. Gli psico”scienziati” che fanno queste cose puntano con questa pratica ad addormentare la recettività e ad uccidere la sensibilità. Non a caso studiano la nostra vista con produzioni notturne e giornaliere anche improvvise. A volte “belle” spesso orrende. Idem nella loro simulazione, IL CHE FA PENSARE A MATRIX, di litigi e lotte, simili a quelle allucinanti che il protagonista di Matrix fa in ambienti virtuali. Lì si determinano le “gerarchie” nella rete di tortura pilotata da questi infami che obbligano le persone ad una doppia vita, togliendo spazio e tempo e risorse a quella vera.
Qui la reazione è necessaria ma anche la formazione della coscienza del come reagire necessita di tempo, in quanto occorre trovare uno spazio mentale razionale a questa infamia irrazionale e folle che ci è imposta, ed occorre difenderlo a livello di memoria.
Psichiche
Spesso i pazienti sofferenti delle torture da controllo mentale hanno iperattività masturbatoria, indotta ed in qualche modo forzata dai torturatori dell’altro sesso (in genere). Il loro scopo è stancarci e farci dormire il più pesante possibile. Occorre saperlo però: se non sai che sei sotto controllo mentale al limite credi che sia normale. Non è necessariamente normale. In una notte amorosa può capitare di non aver bisogno di dormire a lungo, ma solo il tempo necessario a ricarburarsi (nel periodo del primo amore in particolare ciò succede ai giovani). Ma nella vita del torturato dove le varianti sono poche e la spinta ad isolarsi, molto forte, la normalità rischia di divenire più stressante del previsto, specie se si è sotto mobbing aziendale od ambientale, oppure disoccupati, o carcerati, o, quel che è peggio, carcerati e mobbingzzati insieme. La GAS sindrome di adattamento graduale definita così dai torturatori del lavaggio del cervello e simili, per prima cosa produce diffamazione e calunnie ambientali, per distruggere ogni tentativo della persona di produrre effettive reazioni e socializzazioni. Il paziente sofferente di tortura da controllo mentale spesso se la prende con chi gli era vicino poco tempo prima, deve cambiare riferimenti POICHE’ I TORTURATORI GLIELI RENDONO ODIOSI. Assomigliano in questo alla tecnica israeliana degli psicodrammi ai prigionieri cercando di desolidarizzarli dagli amici dai familiari dai compagni.
Psichicamente per le donne è più dura, possono parlarne meno socialmente, non possono cercare di scherzarci sopra; credo che tra le donne ci siano più resistenti che tra gli uomini: molti si lasciano corrompere; alcuni si difendono; pochi reagiscono. In queste cose psicoterapeuti e psichiatri non servono a nulla POICHE’ NON RICONOSCONO IL PAZIENTE SOFFERENTE DA TORTURE EFFETTIVE, da quello affetto da sindromi che per lo più dovrebbero essere riconoscibili da traumi (altro motivo per cui alcune cose della psichiatria si potrebbero salvare, ma della psicologia trattamentale e clinica NO). Tutto è sociale, specie in questa società, e la asocialità non è malattia mentale ma strumento del potere imposto alle vittime.
In questo campo ciò che serve è disincanto, creatività ed amicizia verso il-la torturato-a, non cercando di imporre la presenza di qualcuno verso il quale il-la torturato-a ha maturato odio o ripulsa, ma cambiando persone. Quindi un problema sociale, ed inevitabilmente economico.
Di concentrazione e studio
Occorre “mapparsi” da sé, senza terzi assolutamente, le proprie conoscenze PRIMA e DOPO l’insorgenza della tortura (anche subito dopo elettrochock, psichiatrizzazioni e TSO più o meno naziste o giustificate da eventi traumatici che frettolosamente spingono a delegare alle “punturine”-pallottole il ripristino di una “normalità” che solo i medici di Pinocchio potevano presupporre al loro tempo scientificamente solide). Una volta fatta la mappatura, che si fa dandosi dei voti da 0 a 5 di capacità su ogni materia o settore, seguire un programma di studio. Occorre tener presente che non bisogna mai aiutare il torturatore, e quindi il metodo di studio creativo e variabile, se si è in grado di costruirselo, è migliore come difesa di quello classico e nozionistico. Peraltro leggere e rileggere manuali e dizionari aiuta il nemico ed io non ho mai capito perché un certo detenuto me lo proponesse come difesa contro la perdita di memoria data per normale in carcere. Seguendo i progressi, e lavorando per “aree” (per esempio potenziando la conoscenza di una lingua che si era persa o quasi, si potenziano anche le altre lingue che si conosceva), anche con l’aiuto di un-una amico-a, ma senza problema di fare esami (di qui al GAS di prima ed all’abbandono degli studi, spesso universitari, da parte di molti studenti torturati), si può migliorare. Il ginseng aiuta il cervello a riprodurre, e siccome da una certa età in poi si tende a perdere cellule, è ipotizzabile che invece per le persone più giovani ci sia una inflazione di cellule istupidite dalla tortura, che il cervello non perde con la senilità, in questo caso fino ai 40-45 è d’aiuto molto lo sport, sudando molto tutto ciò che è inutile, il corpo lo caccia.
Di divertimento e di rilassamento
In compagnia si può, facendo due cose contemporaneamente, NON SENTIRE LE TORTURE o attenuarne l’attenzione verso di esse, anche quelle fisiche indotte via radio (esempio il calcio negli stinchi, il pizzicotto, lo spillo, il sentirsi stuprato analmente, schiacciato i testicoli, gonfiamento dell’alluce, ecc.). Occorre però non concentrarsi troppo sui discorsi degli amici, perché tanto si accorgerebbero degli sforzi. Occorre essere sciolti, e variabili, così si potrà “saltellare qua e là” e così i torturatori non riusciranno a seguire bene le nostre attività ed a pianificare ottimi “disturbi”. Divertirsi e stare insieme a persone dell’altro sesso è una scelta anche morale perché si sa in partenza che si è nel palco di un teatro erotico, anche se controvoglia. Calcano molto su questo aspetto per spersonalizzarci e farcene parlare di questo aspetto, così ci saranno psichiatri pronti a fare una anamnesi di psicosi affettiva o sessuale. Tutt’altro: sono i nostri torturatori ad usare il sesso come ad Abu Ghraib, e lo dico DA PRIMA DELLE NOTIZIE DI ABU GHRAIB. Quindi anche qui la tecnica è di fare ciò che si può per stare bene senza fingere con gli altri però di non avere questo problema. Non nascondendolo (il che è uguale ai consigli che vanno dati APPENA FATTA LA ANAMNESI DEL TINNITUS – acufeni, dato che anche solo gli acufeni si riconoscono forieri di spinte suicidarie in alta percentuale) agli altri. Utile avere vicinanza con bambini di parenti o condomini, dove la gentilezza e il sorriso sono d’obbligo nonché un aiuto a noi stessi.
Di socializzazione
Qui la materia è relativa perché nella società la stanno uccidendo, stanno portando da 20 anni a questa parte il carcere nella società, la sua logica perversa nella società, e non è facile avere una vita serenamente normale. Ma occorre sforzarsi di averla, e questa tortura impedisce peraltro a chi non apprezza l’essere spiato, sfoghi eccessivi, cosa di cui occorre speculare in positivo. Il litigio può trovare composizione successiva, ma occorre dire che non correggiamo il tiro grazie ai torturatori, ma a noi stessi. Chi non ci riesce, è in loro BALIA.
ECONOMICHE
Chiaramente queste cose le fanno a persone quasi sempre senza lavoro. Tenerle sotto economicamente pare essere il presupposto condizionale di questi nazisti “filantropi”. Occorre avere rapporti sociali forti per essere aiutati. Lo Stato uccide, non aiuta, chiede, non dà. E chissà a chi dà: ai soliti, no ?
AMBIENTALI
Occorre avere ambienti a misura d’uomo. Le celle anche. Di qui le periodiche repressioni in carcere che negano cose permesse prima, sistematicamente, per produrre traumi.
PRODUCONO SOLO MORTE E NON CERTO VERITA’ ALCUNA, FERMIAMOLI
!
INNANZITUTTO CON LA NOSTRA COSCIENZA !
RESISTERE E’ GIA’ VINCERE !
Il sacrificio dello sciopero della fame fino alla morte od alla vittoria è necessario per chi afferma che certi principi non sono solo costituzionali ma sono innanzitutto naturalmente logici ed umani.
E tra questi innanzitutto LA TOTALE LIBERTA’ ED ININTERFERENZA DEL PENSIERO E DEI PROCESSI CEREBRALI.
Chi tocca il cervello uccide anche te digli di smettere !
L’ Associazione Vittime delle
armi elettroniche-mentali (AVae-m) si è costituita nel settembre del 2005 per
iniziativa di Paolo Dorigo e Maurizio Bassetti. Da allora l’ AVAE-M ha censito
casi di persone torturate tecnologicamente, pubblicato documentazione fornita
dalle Vittime stesse sul suo sito web, cercato di diffondere informazioni e
supporto su un fenomeno gravissimo sul
piano sociale e politico e sinora quasi
ignorato – ma sarebbe meglio dire censurato – dalle istituzioni e dai mass media,
oggi monopolizzati nel mondo occidentale dai grandi potentati economici. Lo
sviluppo tecnologico ha infatti aperto la strada a nuove forme di tortura,
attuate spesso attraverso controllo remoto al di fuori dell’ ambiente
carcerario, ma non per questo meno crudeli o meno lesive della dignità e dell’
intimità delle Vittime. Microelettrodi e/o ricetrasmittenti microscopiche (al
silicio, detti microchip) che vengono usati per produrre suoni o trasmettere
voci udibili solo alle Vittime, l’ irraggiamento con microonde per indurre
ipertermia, l’ esposizione ad ultrasuoni per causare lesioni ed ematomi, il
mobbing estremo, e lo stalking sono alcune delle forme moderne di tortura
spesso usate contro persone inermi totalmente al di fuori di ogni controllo
legale, e contro cui l’ AVAE-M si batte. Una lotta impari, ancora agli inizi,
che si scontra contro interessi immensi dichi effettivamente detiene un
qualche, spesso minimo, potere, nelle istituzioni e nei meandri ad esse
collegate, e nelle aziende e forme di organizzazione della società, e non solo
certo di apparati “deviati” (ogni “apparato” DEVIA dalla norma, per questo
chiediamo da sempre lo scioglimento di ogni servizio segreto e l’abolizione di
ogni segreto di Stato) che silenziosamente stanno portando verso l’
accettazione della soppressione dei diritti umani più fondamentali nel più
indegno e variegato silenzio. Questo documento presenta la testimonianza di
alcune Vittime e l’ attività dell’ associazione, fornendo una definizione delle
forme più frequenti di tortura tecnologica, nonché l’ indicazione di alcune
risorse come libri e siti web per l’ approfondimento.
DOSSIER senza fini di lucro pubblicato
dall’ ASSOCIAZIONE
VITTIME ARMI ELETTRONICHE-MENTALI costituita di fatto il
6-9-2005, legalmente costituita il 9-1-2007 a MIRA –VENEZIA sito di
documentazione (appoggio) http://www.avae-m.org sito di notizie e delle pagine scientifiche http://www.avae-m.org/www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org sito di recupero (sicurezza) http://www.paolodorigo.it/ASSOCIAZIONE/index.html
Lettere: C.P. 101, 30034
MIRA (VE) - ITALIA Telefono: 334-3657064 Fax 041-5600143 Mail: info@avae-m.org |