E' simile a una
tecnica di stimolazione muscolare, solo che agisce sul cervello con deboli
correnti elettriche applicate alla cute dello scalpo. Tutto ciò sarebbe utile
per ricaricare il cervello e combattere l' invecchiamento.
La sta mettendo
a punto Alberto Priori direttore del Centro di ricerca per le
neuronanotecnologie e neurostimolazione dell' Istituto di Ricerca Scientifica
Ospedale maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Non è
chiaro il meccanismo con cui le scosse elettriche agiscono sul cervello ma la
stimolazione di determinate aree dovrebbe migliorare la memoria, la vigilanza e
i tempi di reazione. "La nostra ipotesi è che questa metodica, associata
alla neurobica, ovvero la ginnastica mentale, potrà davvero ritardare l'
invecchiamento della mente" di Priori. Il potenziamento potrà giovare non
solo alle persone sane, ma pure ai malati di Alzheimer. Un gruppo di
ricercatori dell'Università Statale di Milano ha infatti, osservato che la
stimolazione induce, per circa un' ora, un miglioramento della memoria negli
anziani malati.
Quesito: i
propositi sono nobili (se fossero quel dicono niente di ridire) ma gli
esperimenti su chi fanno, come mai non dicono delle cavie?. Ed è un quesito che
rimane senza risposta tuttora ma che dovrebbe far riflettere.
Marco
23.9.2008