www.repubblica.it 13 dicembre
I
pensieri sullo schermo
"Così
leggiamo la mente"
Quando si dice "ti leggo nel
pensiero". Un gruppo di scienziati giapponesi ha preso la sfida sul serio
e, stando ai risultati delle ricerche, è riuscito a proiettare le immagini
della mente su uno schermo. L'esperimento condotto dai ricercatori dei
Laboratori di neuroscienza computazionale ATR di Kyoto, ha dimostrato la
possibilità di ricostruire varie immagini viste da una persona analizzando il
suo flusso sanguigno cerebrale. Attraverso una macchina di risonanza magnetica
(fMRI) sono state mappati i cambiamenti del flusso al variare delle immagini
percepite dal soggetto in un periodo di tempo di 12 secondi, mentre un computer
analizzava i dati e associava le variazioni. In un secondo tempo al soggetto è
stata sottoposta una nuova serie di immagini, come le lettere che compongono la
parola "neuron", e il computer è stato in grado di ricostruire e
mostrare ciò che la persona stava vedendo basandosi unicamente sulla sua
attività cerebrale. Finora la ricerca è stata condotta con 400 immagini in
bianco e nero di 10 x 10 pixel, ma gli scienziati assicurano che in futuro
potrà essere applicata a situazioni più complesse, fino a rappresentare le
immagini del pensiero e persino i sogni. I risultati di questo studio,
pubblicati sulla rivista statunitense Neuron, potrebbero trovare applicazione
anche nel campo delle arti visive e del design. Secondo gli scienziati infatti,
sarà possibile ad esempio leggere quanto passa nella testa di un artista quando
crea. Ma non è tutto, la scoperta potrebbe aprire la strada a ulteriori
sviluppi anche nel campo degli altri sensi e suggerire nuovi trattamenti nella
psichiatria, risolvendo ad esempio i problemi legati alle allucinazioni.
«Questa tecnologia - ha spiegato il capo dell'ATR Yukiyasu Kamitani - potrebbe
essere estesa anche agli altri sensi». «Sarà possibile - ha aggiunto - leggere
i sentimenti e gli stati emozionali complessi di una persona». «E' una grande
scoperta per la comprensione dell'attività cerebrale - ha affermato Kang Cheng,
ricercatore del Riken Brain Science Institute - in soli dieci anni i progressi
in questo campo renderanno possibile leggere i pensieri di una persona con un
certo grado di precisione».