Da “Nova” 21.2.2008
CREDIAMO CHE QUESTE “aUTOREVOLE” SIANO STATE FATTE APPOSTA DAL CENTRO POLITICO
IMPERIALISTA DELLA COSIDDETTA UNIONE EUROPEA, ALLO SCOPO DI EVITARE PROBLEMI AI
PAESI CHE INTENDONO VEDERCI PIU’ CHIARO DENTRO LO
STRAPOTERE TECNO-IMPERIALISTA CHE LE QUOTE DI
CAPITALE IN GIOCO NEL SETTORE E GLI “SCIENZIATI” COINVOLTI, HANNO ACQUISITO ED
ACQUISIRANNO VIA VIA, SEMPRE CON LA COPERTURA DELLA
MAGISTRATURA E DEGLI ESERCITI.
DI VOI NON CI FIDIAMO.
GIA’
VI CONOSCIAMO.
DA BRUXELLES CODICE DI CONDOTTA
PER L'ULTRAPICCOLO
Nano-deontologia europea
La Ue
fissa 7 regole di comportamento per il settore
Se 20 anni fa la Ue avesse adottato un "codice di buona condotta"
sugli Ogm approvato due settimane fa, il mais e la soia
transgenica non sarebbero diventati il cibo di Frankenstein. L'atteggiamento delle autorità di Bruxelles
nei confronti dei ricercatori che studiano particelle
mille volte più piccole di un capello, vuole evitare incomprensioni, diffidenze
e favorire la trasparenza. Il codice di buona condotta è stato elaborato dalla
Commissione dopo una consultazione pubblica, a cui hanno partecipato tutte le
parti sociali, e vuole creare i presupposti per rispondere alle legittime
preoccupazioni che la nuova scienza può suscitare.
Il nuovo approccio è importante perché «nanotecnologie
e nanoscienze potrebbero essere l'elemento cardine
della prossima rivoluzione tecnologica, e l'Europa si aspetta dei buoni
risultati dal nuovo settore» ha dichiarato Janez Potocnik, membro della Commissione responsabile della
Scienza della ricerca. L'ipotesi è avvallata da studi
autorevoli che attribuiscono alle nanotecnologie un
ruolo trainante per l'economia. Secondo Mitsubishi Institute e Lux Research si può
stimare un impatto economico che oscilla dai 110 miliardi di euro
nel 2010 ai 1.900 miliardi del 2014. Un mercato di così vaste dimensioni non
può essere lasciato senza regole deontologiche. E il
documento della Commissione, anche se enuncia una serie di principi generali,
costituisce un codice di comportamento su base volontaria. Gli elementi
caratterizzanti sono sette:
e Precauzione. Le attività di ricerca devono rispettare il principio di
precauzione, prevedendo eventuali problemi nei confronti dell'ambiente, della
salute e della sicurezza dei cittadini causati dalle nanoparticelle.
r Comprensione. La ricerca nei laboratori deve risultare
comprensibile e realizzata rispettando i principi etici fondamentali con la
finalità di migliorare la salute o il benessere delle persone e della società.
t Stabilità. L'attività di sperimentazione non deve ledere persone o animali o
nuocere all'ambiente o costituire una minaccia biologica.
u Coinvolgimento. Gli studi in corso devono essere
caratterizzati dal principio della trasparenza e devono fornire informazioni a
tutte le parti interessate.
i Eccellenza. Le ricerche vanno condotte seguendo le
norme e gli standard scientifici in grado di offrire le massime garanzie.
o Innovazione. Le ricerche delle nanoparticelle
devono favorire la creatività, l'innovazione e contribuire a creare nuove
prospettive.
p Responsabilità. I ricercatori sono ritenuti in prima persona responsabili di eventuali incidenti sull'ambiente e sulla salute dei
cittadini, causati dal loro lavoro.
In virtù di questo comma è previsto che una parte dei fondi assegnati da
Bruxelles siano destinati all'analisi dei metodi e
degli strumenti correlati alla valutazione del rischio.
ROBERTO
LA PIRA