da Guardare Avanti ! - serie IIa n.2 - inverno 2007
IL VOLO DELLA FENICE
di Marco Sacchi
militante comunista m-l-m, 8-6-2007
NB= spesso le note, ordinate per capitolo, sono citate senza parentesi, con un semplice ° dopo il n.della nota
La
fenice è un mitico uccello che dopo essersi dato alle fiamme risorgeva dalle
proprie ceneri, presso gli Egizi simboleggiava l’eterno ritorno e la rinascita,
ovvero, il ritorno della vita dalla morte. Erodoto nella sua opera dava spazio,
oltre ai fatti storici e politici dei popoli che personalmente aveva accostato,
anche ai miti. Della fenice narrava: “Dicono che la fenice appaia in Egitto
molto raramente, ogni cinquecento anni, le muore il padre. Si narra
che in questa occasione la fenice, partita dall’Arabia, trasporti il corpo del
proprio genitore avvolto in un uovo fatto di mirra, per seppellirlo a
Elaiopoli, nel tempio del dio Sole”.
La
fenice (in egizio bennu, la cui radice ben ha attinenza con
l’idea del fecondare), era raffigurata dagli Egizi come un airone grigio, un
uccello migratore, abituato ad abbandonare la Valle del Nilo ogni 500 anni.
Quando vi faceva ritorno gli Egizi credevano fosse rinato.
E
di volare per rinascere, tutto il genere umano, uomini e donne, bambini e
adulti, giovani e anziani, ne avrebbe veramente e urgentemente bisogno. Il modo
di produzione capitalista dominante rischia per la sua avidità di profitto 1°
di distruggere ogni forma di vita nel nostro pianeta, nel decennio che va dal
1992 al 2002 le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera sono state del
9%, un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile e tre miliardi
bevono acqua scadente, nel frattempo 17 milioni di ettari di foreste spariscono
ogni anno, mentre 60.000 specie di animali sono sterminate.
Il
mondo è senza dubbio sull’orlo di una catastrofe politica, sociale e
ambientale. Eppure, oggi più che mai, le forze produttive potrebbero fornire
una soluzione ai problemi dell’umanità. Ma la produzione non potrà mai
svilupparsi in base ai bisogni delle masse popolari finché una cricca di
capitalisti a livello nazionale e internazionale terrà in mani i mezzi di
produzione dirigendoli solo in base ai
profitti che riescono ad ottenere. Solo l’espropriazione di questa cricca e
un’economia che sia guidata democraticamente dai lavoratori (ovvero i
lavoratori associati che decidono come, cosa e per chi produrre) sarebbe la soluzione ai problemi che causa
il modo di produzione capitalistico
Ma per spiccare il volo, risorgere dalle
ceneri, non possiamo usare strumenti inadatti, non abbiamo bisogno di una
scienza asservita alla classe dominante, che è usata per tutte le barbarie come
le torture tecnologiche e il controllo mentale, non certo abbiamo bisogno di
una politica che non si fondi su un protagonismo in prima persona delle masse
popolari.
Non
dobbiamo disperare, non c’è niente di statico. La ricerca scientifica (quella
vera) ci dice che l’universo non è statico. Ovunque, dalla scala infinitesimale
a quella infinitamente grande, si nota cambiamenti ed evoluzioni. Galassie o
ammassi di esse evolvono e mutano. Stelle e pianeti nascono, crescono e
muoiono. Gli individui crescono, imparano, agiscono e scompaiono. Come nel
passato, imperi nascevano e morivano, perciò il modo di produzione
capitalistico è destinato a morire.
E
già adesso ci sono le premesse con lo sviluppo della rivoluzione proletaria nei
paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina attraverso le guerre
popolari dirette da partiti comunisti maoisti. Anche nei paesi imperialisti ci
sono segnali positivi, pesiamo a quello che successe in Francia nell’autunno
del 2005, dove da parte di masse proletarie in particolare quelle giovanili)
espressero forme di lotta alla resistenza contro la polizia agli assalti contro
i commissariati, tanto che l’organizzazione dello Stato per un breve periodo di
tempo perse il controllo di parti significative di territorio. La fenice esce
dalle ceneri e comincia a volare.
NOTE
1°
Con il capitalismo il denaro diventa il principio e il fine dell’attuale
dell’attività economica, ci deve essere: D – M - D’, perché il capitalismo funzioni bisogna che
sia accumulazione di capitale, che il capitale si valorizzi, poiché se così non
fosse il capitalista non perderebbe tempo a svolgere un’attività economica di
qualsiasi tipo. Il capitalismo si basa su un principio di disuguaglianza e di
squilibrio.
Nel
capitalismo solo quelli che controllano il denaro controllano la propria
economia. Per questo motivo nel capitalismo, il denaro è potere.
CAPITOLO I
LA SCIENZA ASSERVITA
E LE SUE APPLICAZIONI
BREVI NOTE SULLA PRESUNTA NEUTRALITA’ DELLA SCIENZA
IN UNA SOCIETA’ DIVISA IN CLASSI.
Qualità
dello studioso.
Condizione
essenziale perché la ricerca scientifica abbia successo è anzitutto il voler
fermamente giungere ad accertare la verità delle cose. Per trovare risposta, a
dei quesiti, non basta porseli, bisogna anche risolverli. L’affermazione può sembra
pacifica, ma non lo è. In realtà sono piuttosto rari i casi in cui gli
scienziati si dedicano veramente alla ricerca, della verità.
Come
mai? Per il semplice fatto che la società umana cristallizzata in classi
sociali contrapposte, è conservatrice,
teme le perturbazioni e i cambiamenti e perciò tende istintivamente a
scoraggiare un’autentica ricerca scientifica.
In
una società dove la divisione sociale del lavoro ha portato ad affidare a
singole persone specializzate la ricerca scientifica, la scienza è diventata
per tale ragione una professione retribuita, un modo per raggiungere una certa
posizione sociale, per fare carriera. Perciò allo scienziato si viene a trovare
al dilemma che potrebbe apparire rozzo: vita comoda o ricerca della verità?
La
ricerca della verità, poiché, di solito non solo non reca allo scienziato né
onori né facilitazioni sociali, ma spesso può provocare problemi,
incomprensioni se non addirittura persecuzioni (vedere come esempio il caso di
Galileo). La causa di tutto ciò è semplicissima, se la società costituita è
conservatrice, la scienza vera, quella disinteressata è invece di per sé
rivoluzionaria, tende in pratica a rompere situazioni cristallizzate, a rompere
pregiudizi, a sovvertire lo stato di cose esistente, a rimettere in questione
tutto l’ordine esistente. Per cui essa non può non attirare la diffidenza e il
timore dell’ordine costituito. Per questi motivi Gramsci diceva: “dire la verità è
rivoluzionaria” (manchette
del primo numero dell’Ordine Nuovo).
C’è
da dire che la scienza non deriva sola dall’assidua e paziente attività
intellettuale dei singoli ricercatori, ma è il risultato di un’attività e di
una pratica sociale, ed ha una dimensione storica quindi, dalla rivoluzione industriale
in poi, non esiste una scienza autonoma dalla storia ma nemmeno una storia
autonoma della scienza; la rivoluzione borghese è stata anche una rivoluzione
scientifica (pensiamo a quanto contribuito la macchina a vapore nella
rivoluzione industriale).
Alcuni
esempi delle conseguenze delle scoperte
scientifiche.
Prendiamo come esempio la ricerca sui
fenomeni luminosi. Sul finire del secolo XIX°, i fisici cominciarono a
considerare il problema se le onde luminose si comportassero, o meno come
quelle acustiche. Il problema ebbe la sua definitiva soluzione quando si capì
che la velocità delle onde luminose, al contrario di quelle acustiche, non
dipende dallo stato di moto né dall’osservatore, né dalla sorgente. In altre
parole la velocità della luce non si somma con la velocità che la stella
emette.
Questa
scoperta ribaltava una tradizione millenaria che considerava ci fosse un unico
orologio che batteva a tutto l’universo.
Einstein
con la sua ricerca portò a dei risultati che andavano contro il senso comune di
allora, quali:
1) il carattere relativo della simultaneità,
vale a dire gli eventi contemporanei per un osservatore non sono più tali per
un osservatore che si muove con velocità confrontabile con quella della luce;
2) la lunghezza del regolo è più corta ad un
osservatore che si muove con grande velocità rispetto ad un osservatore in
quiete rispetto al regolo;
3) la dilatazione dei tempi per l’osservatore
che si muove con grande velocità rispetto ad un altro ritenuto “quiete”.
Questi
tre risultati costituiscono la nuova tematica einsteiniana e danno un duro
colpo a tutte le filosofie che facevano del tempo e dello spazio categorie a
priori della conoscenza, cioè vale a dire forme che esistevano solo nella
nostra mente e non ricavati dal mondo esterno. La scoperta
dell'interconnessione tra materia, spazio e tempo costituisce una nuova visione
del mondo e, nel contempo, un approfondimento della conoscenza stessa.
Se
la meccanica classica, in pratica lo studio delle leggi del movimento dei corpi
macroscopici, potè prescindere dall’interazione tra spazio e tempo è perché non
comportò gravi complicazioni al moto di detti corpi. Ma il passaggio alle leggi
che governano i moti del microcosmo e delle particelle elementari rese evidente
l’insufficienza dei concetti di meccanica, soprattutto del suo determinismo
meccanicistico sui cui era basato, facendolo ormai apparire come un caso
particolare.
In
Materialismo ed Empiriocriticismo Lenin dice chiaramente che il mondo è materia
in movimento e la meccanica riflette le leggi del movimento. Noi, oggi,
possiamo aggiungere che l’elettromagnetismo, la relatività e la meccanica
quantistica riflettono tali leggi per ciò che riguarda i moti dei corpi
(particelle) le cui velocità sono prossime a quella della luce.
In
questi nuovi campi della fisica del XX° secolo, scoperti grazie al
rivoluzionamento continuo delle forze produttive e delle nuove tecnologie, gli
scienziati si sono imbattuti in nuove forme di movimento della materia e in
nuove interazioni, a cui il vecchio materialismo meccanicistico, già criticato
a fondo da Marx ed Engels, non seppe più dare risposte.
Perciò
respingere il materialismo dialettico, che vuole che non esiste altri che
materia in movimento e che questa materia in movimento non possa muoversi altrimenti
che nello spazio e nel tempo obbiettivamente reali, significa scivolare
fatalmente ora sulla causa finale del mondo (Dio), oppure sull’impulso primo
(teoria del big-bang), altra espressione del concetto di Dio.
Le
teorie non sono mai neutre, se noi concepiamo l’universo come una realtà
materiale che non è mai nata e per questi motivi non può morire, che il mondo è
infinito nel tempo è nello spazio ma che soprattutto è materia in movimento,
contrasta con il con la concezione di uno spazio immobile, assoluto che porta
molti intellettuali ad un pessimismo storico o come Fukuyama “la fine della
storia” per giustificare la perennità del modo di produzione capitalistico e di
un sistema fondato sulla divisione di classi. Ma se l’universo come realtà
materiale è in continua espansione e non ha confini, allora vuol dire che ogni
sistema sociale è una realtà provvisoria, che può finire e far nascere qualcosa
di nuovo.
Distacco
della scienza dalla filosofia e legame con la produzione.
Per
molto tempo il sapere scientifico era parte, di quelle “cattedrali delle idee”
nelle quali la filosofa, scienza e politica erano strettamente connesse in un
sistema di rapporti reciproci e tutte erano subordinate ai principi universali
della metafisica e della teologia. Così la tecnica, anche quando era largamente
utilizzata, dagli scienziati (si pensi alle macchine di Leonardo o al
cannocchiale di Galileo), essa era prerogativa di abili artigiani, di
“pratici”.
Tale
rimarrà ancora fino al XVIII° secolo, quando lo sviluppo tecnico fornirà un
valido supporto alla meccanizzazione dell’industria. Le grandi invenzioni di
questo periodo quali ad esempio la macchina a vapore, sono compiute da persone,
molto ingegnose mosse da interessi prevalentemente pratici e lontane
dall’ambiente scientifico.
L’accostamento
della scienza ai problemi pratici, la collaborazione sempre stretta fra scienza
e tecnica, porterà come conseguenza il distacco tra il pensiero scientifico
dalla filosofia. In molti studiosi comincia a radicarsi la convinzione che le
applicazioni pratiche possono fornire la più valida prova della scientificità
della propria teoria. L’utilizzazione delle scoperte scientifiche da parte
dell’industria e gli straordinari successi ottenuti mediante tale
utilizzazione, non tardarono a procurare alla scienza una larghissima
popolarità, alimentando la speranza che essa avrebbe finito per risolvere ogni
problema dell’umanità.
La
distinzione fra ricerca scientifica pura, intesa a scoprire i segreti della
natura, e scienza applicata o tecnica che utilizza tali scoperte per la
risoluzione dei problemi della vita quotidiana (problemi della produzione, dei
trasporti, dello sfruttamento di sempre nuove fonti d’energia ecc.) dava
apparentemente un ruolo di “superiorità” alla scienza pura, e forniva un alibi
agli scienziati del modo di come le loro scoperte venivano utilizzate.
La
scienza, legandosi alla produzione, si legava anche ad una classe sociale,
portando dei mutamenti nell’agire e nel pensare il proprio ruolo degli
scienziati, poiché non solo si offriva a loro la possibilità di trarre parecchi
profitti dalle proprie invenzioni e scoperte, ma faceva trarre la conclusione
di trovare nella borghesia la propria naturale alleata.
Sviluppo capitalistico e uso della scienza
La costruzione dei grandi stabilimenti industriali
con l’utilizzazione di nuove tecnologie, richiedeva forti investimenti,
poiché le nuove tecnologie produttive che venivano introdotte permettevano la
realizzazione di enormi profitti. Per questi motivi il controllo delle scoperte
scientifiche diventava vitale per battere la concorrenza. La possibilità di
effettuare questo controllo divenne prerogativa dei grandi monopoli che si
andavano formando su questo processo d'accelerazione forzata dello sviluppo
della scienza applicata.
Inglobati
dalle esigenze produttive anche il ruolo e l’identità degli scienziati si
trasformava.
Già
dalla metà dell’ottocento scompariva la figura dello scienziato con interessi e
conoscenze universali, per lasciare il posto ai ricercatori specializzati, che,
dovevano dare risposte sicure ai problemi pratici che incalzavano, concentrando
le proprie energie su una argomento rigorosamente circoscritto. In questo modo si riproduceva dentro
l’organizzazione delle ricerche una delle più tipiche situazioni riscontrate
nella nascente industria: la divisione del lavoro. Una delle conseguenze di tale divisione del lavoro
sarà il graduale disinteresse del singolo ricercatore per l’insieme delle
scienze. Questo fenomeno sì può
paragonare per certi versi a quello che si venne a creare nel processo
produttivo, cui la parcellizzazione del lavoro impedisce all’operaio di
raggiungere una visione globale di tale processo.
Ma
tra gli scienziati sorge una contraddizione, perché la maggiore conoscenza dei
fenomeni naturali, crea inevitabilmente una coscienza di come si possono
dominare gli effetti dell’attività produttiva sull’uomo e sulla natura, e per
questi motivi essi sono pienamente coinvolti nei fatti e misfatti della
rivoluzione industriale. Per questo, mantenere una teoria staccata dalla
pratica era (ed è tuttora) una pura finzione, continuamente smentita
dall’intreccio fra scienza e tecnica.
Le
conquiste della scienza non influenzano in modo “automatico” la società, però è
chiaro che determinano mutamenti e bisogni. Oggi è impossibile immaginare una
qualsiasi sfera della vita sociale che possa fare a meno della tecnica. E non solo per le attività produttive
(industria, trasporti, commercio ecc.) ma anche nella sfera personale e degli
stili di vita se si pensa agli elettrodomestici, alla radio, alla televisione,
al computer e al cellulare.
L’accrescimento
della nostra conoscenza della realtà è sempre valso ad abbattere vecchie
superstizioni e vecchi miti che disturbavano profondamente l’uso della ragione,
non solo nello studio della natura ma anche nella risoluzione dei problemi
sociali.
Marx
rivendicò il carattere scientifico del socialismo, che si deve basare su
un'esatta conoscenza delle strutture economiche del capitalismo.
La
distorsione specialistica favorì il diffondersi di un' interpretazione della
scienza come sapere “neutrale”, valido poiché confermato dalla pratica, ma tale
da non dover coinvolgere lo scienziato, da ponderarla neutrale anche sul piano etico
e politico.
Rispondeva
Ludovico. Geymonat a proposito della neutralità della scienza:
“D. nei dibattiti sulla scienza e sulla
possibilità di essere neutrale la
ricerca scientifica subisce condizionamenti sociali e politici. Quale è la tuta posizione su questa tesi?
R. la
mia posizione, che ribadito in vari lavori in tanti anni, è che la scienza non
è neutrale, essa ci impegna sopra una visione dell’universo. Se non ci fosse la
scienza, noi potremo ancora credere nei miti mosaico – cristiani, o nel mito, anche
molto più bello, greco – pagano. E’ evidente che la scienza ci aiuta a
liberarci da questi miti, e basta questo per dire che la scienza non è
filosoficamente neutrale. Essa, non diciamo che ci costringe ad avere una
visione del mondo che secondo me deve essere quella materialistico dialettica,
ma certo elimina tante visioni spiritualistiche, romantiche della natura, per
cui essa incide sulla visione filosofica. Questo dimostra che essa non è
filosoficamente neutrale. Il fatto che non sia filosoficamente neutrale, è una
cosa un po’ diversa ma legata alla precedente, perché la scienza fosse
puramente e semplicemente uno strumento e non nessun impegno conoscitivo
potremmo dire che questo è nelle mani di chi lo elabora, di chi lo costruisce,
in fondo noi potremmo pensare che la scienza, se non ha nessun impegno
conoscitivo, è oggi strumento della classe dirigente e basta, della classe
capitalistica. Ora questo non è vero. Da Galileo essa è senza dubbio collegata
alla società, è uno dei fattori fondamentali della nostra società e determina
molte nostre azioni, i nostri modi di vita. La scienza è strettamente legata
alla società, alla cultura umanistica, alla cultura religiosa (sa ha un senso
parlare di cultura religiosa). Per questa sua influenza nella società, non
essendo la scienza filosoficamente neutrale, non è neanche praticamente
neutrale. Ed allora è un errore gravissimo l’idea che la scienza costituisca
qualcosa a parte, che possa essere asettica, di avere nessun impegno
conoscitivo, che è costruita da chicchessia. Ma è anche un errore il
pretendere che la scienza sia la causa dei mali della nostra società. Un certa
impostazione delle ricerche scientifiche, una mancanza di cultura scientifica
di massa, e quindi l’incapacità delle masse di controllare la scienza, di dare
suggerimenti, questo dipende non dalla scienza ma dalla struttura
capitalistica della nostra società)
(Intervista a
cura della redazione di Ottobre 25 – 26 febbraio 1979).
Il capitalismo ha separato la scienza dal
sapere comune, vivo, che scaturisce dal lavoro produttivo e dagli uomini delle
classi subalterne che creano la ricchezza sociale. La ha trasformata in potenza
estranea, indipendente da tutti ma non chi possiede le condizioni materiali
dell’esistenza attraverso i mezzi di produzione. L’individuo, vede nella
scienza qualcosa che gli è incomprensibile perché non esiste nella sua
coscienza come sapere concreto e pratica reale, ma agisce – nelle macchine, con
la tecnologia, prima di tutto – come un potere ulteriore di chi lo opprime e lo
sfrutta.
la scienza non è neutrale
Come si diceva prima, la scienza non è
neutrale, essa è spinta motrice, catalizzatore dello sviluppo capitalistico.
Basta porre attenzione sulle somme per la ricerca militare, sulla
collaborazione e integrazione tra ricerca, università, industria, organi dello
stato e forze armate, per rendersi conto del ruolo fondamentale della scienza
nella società capitalista.
La scienza è parte del potere, ed è potere
essa stessa; gioca un ruolo primario nel mantenimento del potere borghese.
Innumerevoli fatti comprovano il
coinvolgimento della scienza e della tecnologia in ogni settore della
produzione e dei rapporti sociali per razionalizzare il sistema produttivo,
estorcere plusvalore, controllare completamente la vita dell’uomo, studiare
nuove armi, avvelenare cibi ecc. Dove i proletari e le masse popolari per
questa scienza sono carne da macello su cui sperimentare nuovi farmaci e nuove
tecniche per migliorare la scienza dei baroni della medicina e i profitti dei
capitalisti (1°). E grazie allo
sviluppo scientifico l’apparato dello stato si è accresciuto in maniera
invisibile assai maggiore di quanto si possa immaginare e grazie sempre alle
nuove forme di controllo il rischio che si arrivi a schedare e controllare
tutti, che il vecchio sogno d’ogni padrone (grazie sempre a queste forme di
controllo), quello del super servo, possa diventare una tragica realtà.
cosa scriveva V. Packard, negli anni ’50
Uno
degli esempi di aberrazioni dell’uso della scienza è sicuramente il controllo
mentale attraverso l’uso di tecnologie, ora, grazie soprattutto alle vittime
c’è parecchio materiale su questo argomento. Nel 1956 (periodo che era
operativo MK ULTRA) sul Times V. Packard, giornalista americano, diventato
famoso come autore de “I persuasori occulti” un libro sulle tecniche
pubblicitarie, scriveva:
“A lunga scadenza – diciamo nel duemila –
tutte queste manipolazioni a base psicologica sembreranno, forse, molto ingenue
e un po’ ridicole. A quell’epoca i biofisici (biofisica e biochimica sono
scienze che applicano la fisica e la chimica allo studio dei viventi) avranno
probabilmente assunto il comando delle operazioni con il “biocontrollo” ossia
la persuasione del profondo portata alle sue estreme conseguenze.
Il biocontrollo è la nuova
scienza che controlla i processi mentali, le reazioni emotive, le sensazioni
degli uomini mediante segnali bioelettrici. L’elettronica è così in grado di
controllare tutti gli individui in qualche modo pericolosi per il potere.
Negli esperimenti di
biocontrollo gli scienziati sono già riusciti ad alterare nell’uomo il senso
dell’equilibrio, a provocare artificialmente la fame in animali sazi, la paura
senza che nulla li minacciasse.
Ai soggetti controllati non si
permetterebbe mai di pensare individualmente. Pochi mesi dopo la nascita, un
chirurgo sistemerebbe sotto la pelle dei bambini un piccolo apparecchio
ricevente collegato al cervello. L’attività dei sensi e dei muscoli potrebbe
così essere modificata e controllata da segnali elettrici emessi da un
trasmettitore azionato delle autorità statali”.
Attualmente,
con i microchip e le armi elettroniche, le forme di controllo si sono
sviluppate e sono un ulteriore di conferma delle barbarie e nazismo della
scienza asservita al potere. Per non parlare quando viene usata contro i
rivoluzionari che si oppongono a tale potere: da Ulrike Meinhof dove tentarono un’operazione di lobotomia,
l’operazione consisteva nel tagliare i legami tra alcune parti del cervello ed
altre (la lobotomia si cerca di cambiare il carattere delle persone) fino a
Paolo Dorigo con i microchip installati quando era in prigione.
ma quali sono le cause di tutto questo ?
Il rapporto sociale di produzione
capitalistico si basa, ai fini della realizzazione del valore e della
riproduzione della ricchezza, sullo sfruttamento della forza-lavoro e della
natura. Le distruzioni e le aberrazioni (come quelle ambientali, la tortura
elettronica ecc.) che accompagnano lo sviluppo delle forze
produttive, sono originate che esse operano nell’ambito dei rapporti di
produzione capitalisti. Modo di produzione che è oramai storicamente superato,
che ha esaurito le sue potenzialità come abito favorevole allo sviluppo della
forza produttiva del lavoro umano (2°). Quanto più la fase del suo declino si
protrae, tanto come dicevo prima, più i suoi effetti distruttivi diventano
profondi e universali, della vita degli uomini e dalla natura. Le
contraddizioni proprie del modo di produzione capitalistico si presentano
sempre più come “problemi universali”, genericamente umani (3°).
A questo punto, molti (intellettuali e
politici) si sono messi a gridare che ormai è scomparsa ogni divisione di
classe: non siamo tutti vittime dello stesso destino crudele? Non siamo tutti
nella stessa barca? La cultura e l’opinione di questi personaggi servono a
sostenere i lacci interclassisti che frenano i movimenti che nascono dalle
contraddizioni del modo di produzione capitalista (ecologisti, pacifisti, movimenti
contro la fame del mondo, movimenti per i diritti civili ecc) e li mantengono
alla fase di movimenti manovrabili dai vari gruppi della classe dominante.
note conclusive
Per
superare la distanza che esiste tra scienza e masse lavoratrici, tra scienza e
società bisogna trasformare in maniera radicale gli attuali rapporti di
produzione e l’insieme delle relazioni sociali, in sostanza il mettere fine da
parte degli sfruttati sia dello sfruttamento e sia della classe che detiene il
“diritto” di sfruttare e ha il
monopolio della violenza.
Per
questo bisogna rifiutare la presunta neutralità della scienza. Diceva a
proposito L. Geymonat:
“ la scienza borghese (nello stadio attuale
dello sviluppo della borghesia, ben diverso da quello settecentesco) si illude
di essere neutrale e quindi non offre alcuna resistenza di principio a chi in
grado di strumentalizzarla: la scienza proletaria essendo consapevole dei nessi
dialettici che legano ogni singola disciplina alla globalità del sapere, si
rende invece conto che ogni risultato via via raggiunto in questo o quel
settore possiede, pur nella sua relatività, un significato e un peso per tutti
gli uomini. Anche la prima non può senza dubbio conseguire strepitosi
successi, questi non le impediscono però di rimanere culturalmente sterile
(ammirata, forse, da tutti ma rinchiusa in uno splendido isolamento). La
seconda invece proprio perché inserita nelle lotte generali della cultura e
della società, può anche “sporcarsele le mani” ma non fare meno di assumere un
valore universale. Quella può “serenamente” tollerare che soppravivano accanto
ad essa le vecchie concezioni irrazionalistiche del mondo (che costituiscono
ancora oggi la più comoda giustificazione ideologica delle ingiustizie
sociali); questa si compromette ha viso aperto nei più accesi dibattiti
filosofici per rinnovare la nostra concezione del mondo, e con ciò diventa come
lo fu nel settecento la scienza illuministica uno dei fattori fondamentali del
progresso scientifico e civile dell’umanità”
(Ludovico Geymonat, Storia del
pensiero filosofico e scientifico)
La
scienza proletaria non è solamente un idea astratta, ma ci sono delle
esperienze concrete dalle quali possiamo imparare, sapendo che quando le idee
se ne impadroniscono le masse diventano forze materiali.
Pensiamo
all’esperienza nelle campagne cinesi negli anni negli anni’60 dove la parola
d’ordine degli esperimenti in agricoltura si traduceva, in un gran numero di
comuni popolari, di campi sperimentali quali venivano sperimentate diverse
tecniche di coltura o anche colture diverse. Oppure durante la Rivoluzione
Cultura Proletaria quando grazie ai Gruppi di triplice unione (4°), migliaia
d’innovazioni tecniche che in precedenza erano state bloccate soprattutto
quando entravano in contraddizione con le idee ammesse dagli scienziati e dai
tecnici, furono avviate. Queste resistenza da parte dei tecnici e degli
scienziati era soprattutto dovuto dal fatto, perché non sembravano loro
conformi alle concezioni e tecniche che gli erano state insegnate. Durante la
Rivoluzione Cultura Proletaria, i problemi cessarono di essere risolti solo in
nome della “teoria” (impregnata d’ideologia borghese e revisionista) e il
primato della pratica divenne socialmente riconosciuto.
Una
trasformazione in senso comunista dei processi di produzione e di ricerca
scientifica deve far scomparire progressivamente la separazione sociale tra
attività scientifiche e tecniche, e attività direttamente produttive. Ci deve
essere un’integrazione delle attività dei lavoratori associati, che deve
significare che le trasformazioni tecniche non devono essere soltanto di una
minoranza di specialisti, ma dei lavoratori associati, che devono decidere cosa
produrre, per chi produrre e come produrre. Significa anche, che, non solo i
prodotti dell’attività umana, ma anche i lavoratori non devono essere più una
merce che può essere venduta e comprata, che la produzione deve essere
finalizzata al servizio del benessere delle masse popolari e non certo produrre
schifezze per il profitto o degli strumenti che servono ad opprimere e
schiacciare (come quelli usati per la tortura elettronica).
Maccacaro definì brillantemente la scienza
asservita in questo modo:
“SCIENZA – REPRESSIONE –
VIOLENZA
(…) La nuova violenza è tale
per almeno due attributi: la sua multinazionalità e la scientificità.
Entrambe queste caratteristiche
erano molto chiare ad Ulrike, già nella sua dichiarazione resa in occasione del
processo, nella seduta del 15 settembre 1974.
È multinazionale non soltanto
perché si manifesta in diversi Paesi, di continenti diversi, e perché in ognuno
si dia un improvviso rincrudire di barbarie.
La multinazionalità della
violenza va invece letta in una corretta chiave storico-politica che ci
permette di vederla avanzare molteplice, da centrali ben precise e
identificabili.
La SCIENTIFICITA’, a sua
volta, va vista non soltanto come assunzione a livello tecnico (il medico
torturatore, lo psichiatra carceriere, il giudice esecutore, la cella senza
ombra e senza suono) di pratiche già un tempo barbare, rituali ed incolte.
Anche questo sarebbe un errore: credere che la violenza di oggi
semplicemente aggiornata ai ritrovati della scienza.
E’ vero, ma è più vero il
contrario o simmetrico: che la SCIENZA E LA TECNICA DI OGGI,
DALL’ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL LAVORO ALLA TECNICA E RAZIONALITA’ DEL CONTROLLO SOCIALE, HANNO
UN INTRINSECO CONTENUTO DI VIOLENZA.
E’ non solo perché usate con fini
violenti, ma perché sono nate da necessità di violenza: LA VOLONTA’ DI
IMPERIO DEL CAPITALE SUL LAVORO, DELLA
BORGHESIA SUL PROLETARIATO O ALTROVE DELLA BUROCRAZIA SUL POPOLO.”
(articolo di G. Maccacaro, 18 luglio 1976,
preso dal libro Kapitale e/scienza del Colletivo Controinformazione Scienza,
Calusca Edizioni, a commento delle
ultime lettere di Urlike Meinhof)
NOTE
1°
I nuovi cicli produttivi (con la massima flessibilità dei lavoratori) sono
tecnologicamente concepiti in modo che per funzionare impongono ai lavoratori
stress psico-fisici sempre più frequenti. La struttura della vita urbana
finalizzata alla vita individuale ne aggrava poi le conseguenze. Neurologi e
psichiatri favoriscono la ricerca di soluzioni individuali e artificiali a
questi problemi: sedativi, sonniferi e psicofarmaci.
2°
Dall’inizio della fase imperialista il fatto che il modo di produzione
capitalista è storicamente superato si riflette anche nella cultura borghese.
La registrazione di questo da parte della cultura borghese inizia alla
fine del XIX° secolo e da allora è un
firmamento dell’ideologia borghese. Al suo primo apparire si presenta come
reazione al positivismo e al razionalismo, come pensiero negativo: Nietzche e
altri epigoni di Schopenhauer sono i principali esponenti di queste correnti.
Nel prima metà del XX° secolo il pessimismo sulle sorti dell’umanità trova
espressione in campo filosofico come Il tramonto dell’Occidente di
Spengler – oltre che nella letteratura e nelle arti figurative. Questo
indirizzo è stato ripreso nelle ricerche sulla filovia greca antica tendenti a
dimostrare il carattere aberrante del pensiero razionale (cui si contrappone il
pensiero non razionale e non logico dell’oriente), e la connessione di questo
carattere autodistruttivo.
3°
Di riflesso nel campo culturale, le contraddizioni dovute alla sopravivenza dei
modi di produzione capitalista oltre i suoi limiti storici sono ascritte
genericamente al processo produttivo, alle conquiste scientifiche e tecnologiche.
Tutto ciò che è peculiare del modo di produzione capitalista (lo sfruttamento
di ogni risorsa fino ad isterilirne la fonte, la crescita illimitata, la
riduzione della capacità lavorativa umana alla merce più vile ecc.) viene dalla
cultura borghese ascritto alla “natura”.
4°
I Gruppi di triplice unione, erano gruppi costituiti da operai, tecnici e
quadri, che dovevano occuparsi delle innovazioni tecniche e nella lotta contro i “regolamenti
irrazionali”, ovvero quei regolamenti che lasciavano ad ingegneri e tecnici il
monopolio dell’organizzazione e delle trasformazioni tecniche all’interno dei
posti di lavoro.
FONTI
Collettivo
Controinformazione Scienza Kapitale e/o
Scienza Calusca Edizioni
I
PROGRESSI DELLA PARAPSICOLOGIA NELL’EX U.R.S.S.
Nell’ex U.R.S.S. gli studi sulla parapsicologia
erano particolarmente sviluppati, tanto che all’inizio degli anni ’70 E. J.
Pulmann, direttore del Dallas Based Souhwest Hypnosis Researh center, affermava
che l’U.R.S.S. avrebbe potuto riuscire, ad indagare i segreti dell’America
mediante l’uso di facoltà psichiche.
La Russia
ha una lunga tradizione per quanto riguarda le ricerche nel campo della
parapsicologia (nel 1970 uscì il libro Scoperte psichiche dietro la cortina di
ferro – Sheila Ostrander Lynn Schroeder – Casa Editrice MEB), ne avevo parlato
in precedenza nell’articolo Metapsichica e scienza Sovietica (sul sito
avae-m.org), ora intendo raccontare
alcuni avvenimenti che ci servono ad approfondire ulteriormente la
conoscenza su questo tema.
la psicologia in aiuto alla Geologia
Il
16 novembre 1971 alla facoltà di geologia dell’Università di Mosca si svolse un
seminario sul problema dell’effetto biofisico, che precedetemene veniva
chiamata rabdomanzia (1°).
L’idrogeologo S. Broussilovki rilevò aprendo
i lavori, che l’effetto biofisico era noto da tempo, e che è applicato in
pratica da centinaia di anni, ma finora non erano mai stati chiariti fino in
fondo i meccanismi di questo fenomeno. Pertanto le ricerche si avrebbero dovuto
concentrare sullo studio della natura fisica dei fenomeni osservati, uno studio
che diventa possibile solo con la collaborazione dei geologi con i
rappresentanti di altre discipline, come la fisica e la psicologia.
Durante
il seminario furono presentate relazioni da parte di geologi e anche da parte
dei parapsicologi. E. Naumov, responsabile della sezione di Parapsicologia
Tecnica c/o l’Istituto di Fisica del Collegio di Stato di Ingegneria
Strumentale di Mosca, rilevò nella sua relazione la necessità di considerate
l’effetto biofisico come un punto particolare di studi più vasti della
parapsicologia e cercare la sua interpretazione in tale contesto. Egli, fece
notare che non è più lecito porre l’interrogativo nei termini se esiste o no
l’effetto biofisico ma che bisogna concentrare le ricerche sullo studio delle
leggi della psicologia e della fisica, sulla ricerca dei metodi e delle teorie
che spiegano il fenomeno complesso della parapsicologia, ivi compreso anche
l’effetto biofisico.
Al
termine dei lavori del seminario, i partecipanti convenivano alla conclusione
che il metodo biofisico, svolto nel complesso dei metodi geologici e geofisici,
aumenta, l’effetto dei lavori della ricerca geologica, e in alcuni casi, si
presenta uno dei metodi basilari della stessa ricerca.
la parapsicologia e il cosmo
A
Mosca il 17-18 novembre 1971, si tenne un simposio sui contatti radio-cosmici.
Nel simposio si trattò un vastissimo arco di quesiti: l’esplorazione
radio-fisica della luna e dei pianeti,
la diffusione delle radio-onde; i sistemi di comunicazione a mezzo satelliti
artificiali; nonché i problemi di presa contatto radio con civilizzazione
extra-terrestri (questa sezione raccolse il maggior numero di partecipanti)
(2°).
L’intervento
più interessante di questo simposio è stato quello di E. Naumov, che rispetto
alla comunicazione con eventuali rappresentanti civilizzazioni extra-terrestri,
vedeva la possibilità di contatto fra gli esseri viventi per via extra
sensoriale, nella sua relazione E. Naumov si è soffermato sui risultati della
ricerca nel campo della parapsicologia sia nell’U.R.S.S. che negli altri paesi.
Nella ricerca realizzata nell’U.R.S.S. hanno suscitato interesse, gli
esperimenti di telecinesi (3°).
Nella
sua relazione E. Naumov ha anche toccato la questione: “perché i risultati
ottenuti dai parapsicologi non hanno avuto un riconoscimento generale?”. Egli
ha rilevato che esiste una barriera psicologica di fronte ad ogni cosa nuova e
diversa, la quale modifica in qualche misura la nostra immagine del mondo.
le ricerche sulla ESP
Una
delle personalità che si sia applicata sulle ricerche sulla telepatia nei primi
anni dell’U.R.S.S., è stato V. L. Durov. Un attore che possedeva un preciso
senso delle necessità della scienza, che divenne celebre per la sua abilità
nell’addestrare dei cani ad eseguire ordini trasmessi telepaticamente. Fino
alla sua morte avvenuta nel 1934, fu direttore del Laboratorio Zoopsicologico
di Mosca, dove egli proseguì i suoi esperimenti telepatici in collaborazione
con scienziati (come il fisiologo V. M.
Bechteref).
In
questi esperimenti, di solito, l’agente telepatico era Durov, ma furono
eseguite prove anche in sua essenza con altri sperimentatori. Apparvero alcuni
errori, particolarmente interessanti in quanto rammentavano da vicino degli errori in quanto
rammentavano da vicino degli errori che erano stati registrati in esperimenti telepatici
qualitativi con gli uomini. Per esempio, una volta, il cane doveva eseguire il
compito di prendere fra i denti la catena dell’orologio del dott. R. Durante la
discussione fra i partecipanti per la scelta dell’oggetto bersaglio, si era
anche proposto di scegliere un vistoso distintivo che Durov aveva sul bavero
della giacca. Infine si decise per la catena dell’orologio. Nel corso
dell’esperimento, il cane girò un po’ intorno al dott. R., ma infine si decise
a prendere fra i denti il distintivo di Durov.
Dopo
la morte di Durov nessuno riuscì più a addestrare i cani ad ottenere gli stessi
risultati, ma l’interesse per gli animali non venne a cessare. Gran parte delle
ricerche sulla telepatia degli autori russi, fu rivolta alla trasmissione
d'impulsi sul comportamento. Gli scienziati russi consideravano tale indirizzo
tanto importante da indicarlo con questo nome: “Suggestione mentale”,
distinguendolo dalla telepatia.
Ricerche
sulla trasmissione telepatica di impulsi motori furono compite anni or sono da
L. A. Vodolazsky e T. V. Gurstein (segnali per l’esecuzione di vari movimenti
delle mani, ecc) e in seguiti da S. Ya. Turlygin. Questi esperimenti di
Turlygin. Furono ripetuti dal fisiologo L. Vasiliev, che ottenne la
registrazione automatica ed obiettiva del corso dell’esperimento. L’impiego di
tale registrazione grafica automatica costituiva un’importante novità che, con
diverse modifiche, fu ripetutamente usata negli sviluppi successivi della
parapsicologica russa.
Gli
scienziati russi tentarono di spiegare la telepatia con un’analogia con le
comunicazioni radio, ossia come una trasmissione di elettromagnetici. Nonostante gli argomenti contro tale
argomentazione (per esempio, l’immensa debolezza dei processi elettrici
cerebrali, il problema del codice delle informazioni trasmesse, quelli
dell'identificazione del messaggio esatto ecc.), l’ipotesi era troppo semplice:
si poteva immaginare che i processi
elettrici del cervello emettessero segnali elettromagnetici che potevano essere
captati da un altro cervello: il cervello dell’agente avrebbe funzionato da
radio emittente ed il cervello del percipiente da radio ricevente.
All’inizio
degli anni ’60, un nuovo fenomeno destò l’interesse nell’U.R.S.S. e negli altri
paesi: la “lettura con le dita”. Molte persone dichiarano che, bendate, erano
capaci di distinguere i colori, o anche di leggere testi stampati, soltanto
toccando con la punta delle dita le varie superfici. In realtà questo fenomeno
era una novità: già alla prima metà del xix° secolo i seguaci Mesmer (4°)
dichiaravano che i loro pazienti magnetizzati (oggi si direbbe ipnotizzati)
erano capaci, anche bendati, di leggere egualmente, perché i loro sensi, ed in
particolare quello visivo, erano stati trasferiti alla punta delle dita, o
fronte ecc.
Da
tutte queste esperienze gli studiosi sovietici deducevano che la telepatia è
una trasmissione di segnali che cerano delle informazioni, segnali la cui
natura è necessariamente energetica. Poiché la telepatia si comporta in maniera
così diversa da ogni tramite di comunicazione, concludevano che il vettore di
questi segnali dovesse essere del tutto diverso da ogni altra forma di energia
conosciuta finora, tanto da supporre dell’esistenza dell’energia PSI (psi da
psicologia) che si propaga da un campo PSI.
L’idea
dell’energia PSI ha una lunga storia. Nel 1940 lo scopritore delle onde EEG
(5°) H. Berger (6°) notava che i fattori elettrici della corteccia cerebrale
sono troppo deboli per riuscire a spiegare la capacità della telepatia di agire
a distanza troppo grande: egli emise l’ipotesi che tali effetti possano essere
ottenuti per mezzo di un tipo diverso di energia che chiamò <energia
psichica>. Riteneva che questa energia potesse essere creata da processi
fisico-chimici che si svolgessero nella cerebrale, che si diffondevano
all’esterno senza nessun ostacolo materiale impedisse il loro corso. Secondo Berger, il processo telepatico si
sarebbe svolto nelle seguenti fasi: (a) i processi fisici e chimici del
cervello dell’agente sono trasformati in energia psichica; (b) questa energia
si propaga attraverso lo spazio; (c) quando essa raggiunge il cervello del
percipiente, produce in esso dei processi corrispondenti a quelli del cervello
dell’agente. Berger postulava come caratteristica principale dell’energia psichica
il suo immediato collegamento con la coscienza: può sorgere soltanto da
cervelli viventi.
Per i parapsicologi russi, questa energia
psichica si propaga nel “campo psi” che è concepito come un nuovo campo fisico,
come qualcosa di analogo al campo elettromagnetico. Questo campo psi, è
concepito come multidimensionale, sarebbe composto di due componenti: un campo
elettromagnetico e un vettore psi. I segnali che viaggiano possono anche
produrre modifiche elettromagnetiche nel punto di incidenza (provocando
modifiche elettriche corrispondenti nel cervello del percipiente) con un
processo analogo all’induzione elettromagnetica.
la Conferenza Internazionale di psicotronica
a Praga
Dal
18 al 22 giugno 1973 si tenne a Praga
una Conferenza Internazionale di psicotronica. La psicotronica tenta di
risolvere il problema dei fenomeni che, pur se soggettivi, non sono ancora
spiegabili tramite le dicipline scientifiche ufficialmente esistenti, questa
denominazione fu ufficialmente sancita dal Congresso di Parapsicologia che si
tenne a Mosca nel 1968.
Parteciparono alla Conferenza 246 studiosi
provenienti da 21 paesi di tutto il mondo. La delegazione più numerosa
proveniva dagli U.S.A. con 120 membri,
seguiti dalla Cecoslovacchia con 60.
I lavori della Conferenza, sono stati
suddivisi in sei sezioni: Sezione 1 – Psicotronica e ricerche tradizionali,
Sezione 2 – Psicotronica e Fisica, Sezione 3 – Psicotronica e Antropologia,
Sezione 4 – Psicotronica e Radioestesia, Sezione 5 – Psicotronica e Pedagogia,
Sezione 6 – Psicotronica e l’Uomo; Natura, Animali, Vegetali.
I
partecipanti della conferenza, avevano ricevuto due fascicoli dei rendiconti
della Conferenza, per un totale di 93 articoli presentati per un terzo da
autori russi, 15 dai cecoslovacchi, 2 dai rumeni e il resto d autori
occidentali.
alcune riflessioni provvisorie
Queste
facoltà definite paranormali sono sempre esistite, ciò che mancava erano gli
strumenti di spiegazione scientifica di questi fenomeni, che erano interpretati
come fenomeni magici. Molti di queste facoltà paranormali (in particolare la
telepatia) riteneva Vasiljev
rappresentano un residuo di una funzione arcaica connaturata alle prime fasi
evolutive dell’uomo, queste facoltà non utilizzate diventano automaticamente
regressive.
Ma
come il cervello interviene nella produzione dei fenomeni paranormali? Il
sistema nervoso centrale funziona sia coscientemente sia subcoscientemente. E
possibile collegare lo stato cosciente con quello subcosciente, con l’aiuto di
esercizi fisici e altri. Qualsiasi fenomeno psichico è automaticamente
collegato ad un processo fisiologico: variazione del ritmo respiratorio,
cambiamento della resistenza elettrocutanea e tutto questo cambia il campo
energetico dell’organismo, che noi possiamo esaminare. Ad esempio se una
persona è stressata l’ambiente vicino al suo corpo, aumenta di ionizzazione. E
così dimostrato che è tutto è collegato: lo psichico con la fisiologica con il
campo energetico.
Rimane
sempre la domanda ma, queste ricerche a che servono? Quale finalità anno?
Domande che ritengo legittima. Come comunisti non dobbiamo lasciare, questo
campo a ciarlatani, a preti vecchi e nuovi (come gli psicologi). E’ solo una
caricatura di materialismo quello che afferma che il materialista si occupa
solo di cose materiali, che tutto ciò che esiste è materia. Materialista è chi riconosce la materia come
fondamento dello spirito, e pensieri, sentimenti, progetti e ricordi non sono
materia, e per questo non bisogna essere stupidi a negarne l’esistenza. La
critica marxista alla presunta neutralità della scienza, alla sua presunta
separazione del sistema economico-sociale in cui si sviluppa, ci aiuta a questa
ricerca.
In
quanto siamo consapevoli che la scienza (e la ricerca scientifica di
conseguenza) è una dimensione storica: quindi non esiste una scienza autonoma
dalla storia. Infatti oggi la scienza serve oggi alla borghesia per conservare
la sua egemonia sul proletariato. Perciò anche queste ricerche in questo campo
sono usate dalla classi dominante.
Il
proletariato quando conquisterà il potere, e lo gestirà anche nella misura in
cui sarà capace di appropriarsi della scienza. Ma che non sarà la scienza com'è
quella attuale, ma di una scienza rifondata, si tratta di costruire,
cominciando col distruggere la vecchia pratica della scienza asservita. Ad
esempio nel campo della medicina si tratta di distruggere tutti gli aspetti di
coercizione e controllo sociale che c’è al suo interno (7°). Si tratta di lavorare per costruire una
pratica sociale alternativa nel campo della scienza, di un nuovo sapere che
nasce dal basso, che nasca dall’esperienza operaia e che sia veramente al
servizio dei lavoratori e non al servizio dei padroni, che sappia demistificare
l’oggettività scientifica dell’organizzazione del lavoro e nelle scuole saper
organizzare una critica serrata conoscenza scientifica presentata come
neutrale.
NOTE
1°
La rabdomanzia è l’attività condotta da certe persone (dette rabdomanti)
per localizzare acqua, metalli, tesoro nascosti, petrolio e persino persone
scomparse, avvalendosi di nient’altro che le proprie percezioni e bastoni.
2°
L’idea dei contatti con onde radio con eventuali civilizzazioni
extraterrestri è stata sviluppata negli U.S.A. a partire dagli anni ’50 con il
Progetto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence). Questo progetto si
propone di ricercare intelligenze extraterrestri emettendo onde radio oppure
emissioni ottiche di tipo Laser.
3°
La telecinesi (o anche psicocinesi) è quel fenomeno per cui un essere
vivente sarebbe in grado di agire sull’ambiente che lo circonda. La modalità
più intuitiva per definire la telecinesi è la capacità di spostare oggetti con
il pensiero. Nei tempi più recenti di doti psicocinetiche è quello della russa
Kulagina. Essa, fu studiata da vari scienziati e i numerosi fenomeni da lei
prodotti (spostamenti di avariati oggetti, anche protetti da schermature,
levitazioni, ecc.) furono documentati da fotografie e filmati.
Secondo la parapsicologia, la telecinesi
rappresenterebbe una manifestazione delle energie mentali del medium senza
bisogno di interventi soprannaturali.
4°
Mesmer Franc Anton (Iznang 1734 – Meersburg 1832), medico svizzero,
fondatore della teoria del magnetismo animale o magnetismo, primo tentativo di
riconoscimento e d’interpretazione dei fenomeni paranormali della psiche umana.
5°
Le onde EEG sono variazioni del campo elettrico generate dalle correnti ioniche
associate ai potenziali post- sinaptici eccitatori (EPSP) e inibitori (IPSP)
dei neuroni piramidali della corteccia cerebrale.
6°
Hans Berger (Neuses 1873 – Jena 1941)
neuropsichiatria tedesco; per primo inizio le ricerche di elettroencefalografia
registrando (1929) le differenze di potenziale elettrico fra i diversi punti
del cervello di cui rilevò le caratteristiche fondamentali.
7°
Che la sinistra istituzionale anche su questo campo è dentro una concezione
borghese anche nel campo della scienza (la linea nera) n'e' un esempio
Psichiatria Democratica: essa parla di
deistituzionalizzazione, ma non decoercizzazione, quindi il criterio
manicomiale non viene realmente affrontato, ma si cambia solamente le strutture
fisiche in cui le persone vengono incarcerate e deportate, allargando il
mandato carcerario dal regime ospedaliero manicomiale a quello domiciliare. Non
è da escludere che verrà il giorno che con una polizia “democratica” gli
interrogatori degli indiziati indicati come “malati di mente” saranno condotti
dagli psichiatri, i quali li condurranno magari in nuovi manicomi, lontano da leggi
che possano tutelarli.
Fonti
http://italiano.skepdic.com/rabdomanzia.html
Metapsichica
Rivista italiana di parapsicologia – luglio/dicembre 1971 - gennaio/giugno
1972 - luglio-dicembre 1973
CAPITOLO II
LA SCIENZA ASSERVITA APPLICATA ALLE ARMI
GUERRA ELETTRONICA E ARMI
AD EMISSIONE ELETTROMAGNETICA
L’attuale
fase politica internazionale è caratterizzata dalla guerra imperialista, dalla
nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale in cui segno evidente sono
le guerre popolari condotte da partiti comunisti guidati dal marxismo leninismo
maoismo e dallo svilupparsi delle contraddizioni interimperialistiche tra le
diverse frazioni della borghesia imperialista (USA contro paesi europei Francia
e Germania principalmente, la Russia e la Cina).
Tutte
queste contraddizioni (tra paesi imperialisti e popoli oppressi –
contraddizione che si sta fondendo con quella principale capitale e classe
operaia – e tra paesi imperialisti) ci possono condurre verso una terza guerra
mondiale generale che coinvolgerebbe anche i paesi imperialisti, mentre la
guerra mondiale degli imperialisti contro i popoli oppressi dura dalla prima
guerra del golfo del ’91.
Potrebbe
sembrare un discorso esagerato, di un catastrofista, ma se si esaminano i fatti
bisogna seriamente preoccuparsi. Dalla Pravda dell’08.02.07 si viene a sapere
che in un’occasione di una riunione tenutasi mercoledì 7 febbraio al Congresso
degli Stati Uniti, nel corso della quale è stato discusso il progetto relativo
al budget militare per il 2008, il ministero della Difesa americano, nonché
direttore dallo scorso dicembre del Pentagono Robert Gates, ha dichiarato che
oltre alla guerra al terrorismo gli Stati Uniti debono tenersi pronti in
vista di possibili conflitti armati con altri paesi, tra i quali la Russia e la
Cina. “per noi sarà indispensabile
l’intero spettro dei mezzi militari, incluse le forze di terra, per essere in
grado di combattere sia contro grandi eserciti che contro reparti mobili
speciali, dal momento che non sappiamo cosa potrò accadere in paesi come la
Russia, la Cina, la Corea del Nord, l’Iran e altri”, ha dichiarato Gates.
La
guerra è un campo di sperimentazione di nuove armi, ed è un bene tra i compagni
comincino seriamente a discutere quello che ci aspetta, per essere all’altezza
della situazione.
Dalla
seconda guerra mondiale, le tecnologie militari si sono sviluppate, e uno dei
campi dove c’è stato questo sviluppo è stato quello della guerra elettronica e
delle armi ad ammissione elettromagnetica.
Non
è mio proposito di fare un trattato su tali armi, ma fare uno schema
d’orientamento su tale argomento.
I LA GUERRA ELETTRONICA
Per
guerra elettronica s’intende l’insieme d’azioni militari che comportano l’uso
dell’energia elettromagnetica per impedire l’impiego e/o ridurre l’efficacia
delle apparecchiature elettroniche da parte del nemico e, nel frattempo,
consentire alle forze amiche l’uso efficace delle proprie apparecchiature
elettroniche.
Le
moderne tecniche di guerra si suddividono in tre componenti principali:
1° Electronic
Attack,
2° Electronic
Protection
3° Electronic
Support
ELECTRONIC ATTACK
Consiste
nell’utilizzo attivo o passivo dello stesso spettro elettromagnetico per
impedire l’uso all’avversario.
Si
suddivide in:
Active
EA
.
disturbo (detto Jamming)
.
inganno
.
saturazione
.
electromagnetic pulse o EMP
Passive
EA
.
cortine di disturbo (chaff)
.
ingannatori trainati (towed decoy)
.
riflettori radar
.
ingannatori volanti (decoy)
.
tecnologia stealth
Per
quanto riguarda l’Active EA vediamo come opera il disturbo elettronico e
l’inganno:
- Il
disturbo elettronico (Electronic Jamming) è l’intenzionale e deliberata
trasmissione o ritrasmissione di segnali ad onda continua o intermittente
diversamente modulate in ampiezza, frequenza e fase mediante metodi sia attivi
sia passivi, allo scopo di interferire, disturbare, ingannare, mascherare o
degradare la ricezione dei segnali che sono usati dai sistemi elettronici
ostili.
Nel
caso del radar, tale scopo viene, in pratica ottenuto sommergendo o
nascondendo sul suo schermo gli echi
dei bersagli veri mediante l’imbiancamento totale o parziale dello schermo
radar stesso saturando i suoi circuiti amplificatori. Si tratta di aumentare il
rumore elettronico in detto radar
riducendo così la sua capacità di distinguere tra echi e disturbo. Gli apparati
che svolgono tale funzione vengono, perciò, chiamati anche disturbatori a
rumore.
Il
disturbo elettronico è impiegato, normalmente, per oscurare il settore di
provenienza della minaccia (ad esempio veicolo attaccante o missile).
Le
tattiche di disturbo più usate sono:
- Disturbo
autoschermante (Self-scrrenning jamming). Tattica ECM attuata da una
piattaforma (aereo, nave ecc.) che impiega un disturbatore elettronico
installato a bordo per conseguire un accettabile grado di mascheramento nei
confronti dei sistemi elettronici ostili che la minacciano. In altre parole si
tratta di un’autoprotezione elettronica ottenuta. mediante segnali di disturbo
emessi dal proprio disturbatore.
Un disturbatore elettronico ha un vantaggio
naturale rispetto qualsiasi radar “vittima”: questo vantaggio deriva dal fatto
che, mentre il segnale disturbante deve compiere soltanto il percorso dal
disturbatore al radar, il segnale emesso dal radar deve, invece, viaggiare dal
radar al bersaglio e viceversa.
-Scorta ECM (ECM escort). Tattica di disturbo
elettronico svolta da aerei equipaggiati che accompagnano le formazioni di aerei d’attacco per assicurare loro
un’adeguata protezione elettronica in
fase di penetrazione nello spazio aereo nemico.
Per questo tipo di missione sono necessari
vettori che abbiano caratteristiche di
volo simili a quella degli aerei scortati. Gli
aerei attrezzati a svolgere missioni di questo tipo vengono denominati aerei di guerra elettronica.
- Disturbo
fuori portata (delle armi nemiche). (Stand – off
Jamming).
Tattica ECM di supporto in base
alla quale una piattaforma dotata di disturbatori in una data zona, rimane
vicina agli obiettivi da proteggere, ma al di fuori della gittata letale dei
sistemi missilistici ostili a cui sono associati i radar da accecare. La
piattaforma disturba i radar associati a quei sistemi missilistici per
proteggere i sistemi missilistici amici irradiando rumore ad onda continua (CW)
o energia pulsata nella banda di frequenze dei radar associati ai sistemi
missilistici ostili.
In pratica un aereo ECM, dotato cioè di
adeguati apparati disturbatori, viene
fato orbitare ad una distanza di sicurezza dell’obiettivo prescelto. Appena i
caccia bombardieri iniziano la loro penetrazione per l’attacco, l’aereo ECM
dirige i disturbi contro tutti i radar significativi presenti nella zona
dell’obiettivo.
Questa tattica è stata impiegata dall’USAF
nel Golfo (1991 – 2003) per proteggere gli aerei AWACS 1°.
- L’inganno
elettronico (electronic deception). Deliberata irradiazione, alterazione o
riflessione elettromagnetica in modo da ingannare il nemico
nell’interpretazione o nell’uso di informazioni ricevute dai suoi sistemi
elettronici.
Esistono due categorie di inganno:
1° Manipolativo, che consiste
nell’alterazione o nella simulazione delle radiazioni elettromagnetiche amiche
per compiere l’inganno;
2° Imitativo, che consiste nell’introdurre
la radiazione dentro i canali nemici in modo che limiti le sue proprie emissioni.
L’inganno può essere suddiviso anche nelle
categorie <per trasmissione> (reflected). Nel caso particolare di inganno
per trasmissione delle emissioni radar si distinguono le tre categorie di
simulazione (produzione di un numero ristretto di falsi bersagli che al radar
di scoperta avversario appaiono come veri), di <confusione>
(saturazione con molti falsi bersagli
del radar di scoperta avversario per inibire la discriminazione dei bersagli
veri) e di inganno contro i radar per il controllo delle armi.
Per
quanto riguarda le comunicazioni si suole distinguere le due categorie
dell’inganno <imitativo> (introduzione di radiazione nei canali avversari
imitando le emissioni del nemico; ad esempio, inserimento di messaggi falsi) o
<manipolativo> (alterazione o simulazione delle emissioni
elettromagnetiche amiche a scopo di inganno; ad esempio, inserimento nella
propria rete di messaggi fittizi in modo di mantenere inalterato nel tempo il
volume di traffico e mascherare l’esecuzione l’esecuzione di operazioni).
Dal punto di vista operativo,
l’ingannatore elettronico rappresenta una vera e propria arma difensiva per un
aeromobile perché ha la possibilità di deviare la corsa di un missile che si
sta dirigendo sull’aeromobile stesso; oppure, può nel caso di un tiro
contraereo di notte o con nebbia, far puntare i cannoni su un bersaglio
inesistente anziché su quello vero. Per questo motivo, l’ingannatore
elettronico, unitamente al ricevitore di allarme radar (RWR) ed al ricevitore
di allarme infrarosso (IRWR), sono
chiamati anche apparati di
autoprotezione di un veicolo militare.
passive EA
Per quanto riguarda il
Passive EA vediamo come opera la tecnologia stealth.
La tecnologia stealth è l’insieme di
accorgimenti, di varia natura (tattica, tecnica e tecnologica), che permettono
di diminuire la propria evidenza all’osservazione da parte nemica. Più che una
scienza precisa, si tratta di una vera e propria “filosofia”, perché essa è in
genere posta al di sopra della tecnologia, che è applicata per concretizzare il
senso del concetto, essenzialmente tattico, d’essere visti il meno possibile
per non soccombere alla reazione di eventuali nemici.
Il concetto di bassa osservabilità è
studiato in maniera empirica, da quando si è scoperto che usare colori di un
certo tipo rende possibile nasconderai e dissimularsi con l’ambiente
circostante. In natura, la mimetizzazione è la base di questa filosofia di
sopravivenza, spesso usata anche per compiti offensivi.
Stealth significa furtività e invisibilità. Tra le tante applicazioni
naturali, si può definire stealth un orso polare sulla banchisa, tra le
applicazioni umane, stealth lo sono adesso i commando e sabotatori.
Dopo l’invenzione dl radar, inizialmente
sembrò che i problemi di localizzazione dei mezzi navali e aerei fosse stata
risolta con successo. Sembrò che nessun oggetto volante o in navigazione
potesse sfuggire alla ricerca, condotta in ogni condizione di tempo e alla
velocità della luce. Per un certo periodo anche la mimetizzazione passò in
secondo piano, apparentemente superata dallo sviluppo dei dispositivi radar di
scoperta.
Ma ben presto ci si accorse che anche i
nuovi apparati erano ingannabili con
varie tecniche che sono basate su vari principi: disturbo attivo (ECM), uso di
falsi bersagli come i chaff (striscioline metalliche, inizialmente semplice
carta stagnola, usati dagli inglesi nel luglio 1943), oppure tecniche di volo
radente alla superficie cercando il mascheramento del terreno della curvatura
terrestre. Un esempio dell’efficacia di queste tecniche si ebbe con l’episodio
dell’aereo da turismo di Mathias Rust, che volando a bassa quota atterrò
indisturbato, nel 1987, sulla Piazza Rossa.
Ma
questi principi di funzionamento erano anche interpretabili in un modo diverso:
se il segnale si poteva ingannare, esaltare o distorcere con sistemi attivi, si
sarebbe potuto agire sulla forma dell’oggetto che lo rinviava al
ricevitore del sistema radar.
Il più famoso aereo dove è
utilizzato la tecnologia stealth
è l’F-117.
Il F-117 è stato il primo aereo a bassa ossevarbilità costruito al mondo e basato principalmente sull’impiego di tecnologie che ottimizzano le
forme e dei radar assorbenti.
E’ stato progettato nel 1978 presso la Lockheed Aircraft, l’F-117 ha
fatto il suo primo volo nel giugno del 1981 ed è stato preceduto da 6
veicoli <prova di concetto>
XST (Experimental Stealth Technology) e
divenne operativo nel 1983.
La missione principale di quest’aereo è
quella di penetrare attraverso un ambiente denso di minacce ed attaccare
obiettivi di alto valore con grande
precisione, impiegando bombe convenzionali a guida laser.
L’F-117 ha avuto il suo battesimo del fuoco
nel 1989 durante l’occupazione di
Panama da parte delle truppe U.S.A.
LO STEALTH PIU’ FAMOSO L’F-117 (SCAMBIATO MOLTE VOLTE PER UN U.F.O.
PROVENIENTE DA ALTRI MONDI)
Lo stealth di seconda generazione ha
visto macchine come il B-2 l’F22 e l’F-23. Questi apparecchi hanno linee più armoniose
di quelle dell’F-117.
Per gli stealth vennero ideati dei materiali radar-assorbenti, chiamati RAM
(Radar Absorbent Material), che
riescono a “catturare” parte dell’energia che li colpisce, ad esempio come
quando un oggetto di colore nero “cattura”
la luce visibile del Sole, trasformandola in calore. In genere sono
resine con particelle di ferrite in sospensione, ma non mancano altri tipi
basati su diversi principi.
ELECTRONIC PROTECTION
Comprende tutte le attività a rendere le EA
nemiche meno efficaci attraverso tecniche di protezione, addestramento o
adozione d’accorgimenti nei riguardi di proprio personale, installazioni,
equipaggiamenti od obiettivi.
La
EP può essere implementata per evitare che le forze amiche siano affette dalle loro
stesse EA. Anche in questo caso si suddividono in:
- Active EP che comprendono l’adozione di modifiche
tecniche agli apparati trasmittenti come,
per esempio, il salto di frequenza e l’adozione di trasmissioni a banda larga,
oppure le trasmissioni accelerate,
nelle quali il messaggio viene compreso ed inviato, normalmente ad un
satellite, a velocità ultra alta.
Ancora, i trasmettitori, sia per fonia sia per dati, sono limitati in potenza
e, quando possibile, resi fortemente direttivi in modo da ridurne
l’intercettabilità.
- Passive EP include attività quali
l’addestramento degli
operatori (restrizioni e controllo dell’uso
dei sistemi di comunicazione e radar) e adattamento e modifica delle tattiche e
operazioni sul campo di battaglia. Questo anche perché, con la triangolazione,
è molto semplice rilevare la posizione del trasmettitore e renderlo bersaglio
di salve d’artiglieria o missili guidati da emettitori di segnale come l’HARM o
l’ALARM, usato anche dai Tornado dell’Aeronautica Militare Italiana. A terra si
usa mettere i grossi trasmettitori lontano dal posto di comando o trasmettere
con la potenza minima consentita dall’apparecchio, mentre in volo o in acqua,
l’unica scelta è usare radar e radio con molta parsimonia.
ELECTRONIC SUPPORT
Consiste
nell’uso passivo dello spettro elettromagnetico con lo scopo di fare spionaggio
in campo avverso per rilevare, identificare, localizzare e interpretare le
potenziali minacce o i bersagli.
Le
informazioni raccolte possono essere
usate per generare:
- Richieste di fuoco di artiglieria o di
supporto di fuoco aereo (missioni wild weasel).
- Per movimentare truppe amiche verso una
località specificità od obiettivo del campo di battaglia.
- Come base per successive di EA o EP.
Le
attività di ES si basano molto sulle
tecniche di spionaggio definite SINGIT che
l’acronimo di SIGnal INTelligence, termine che nel linguaggio
tecnico-militare l’attività generica dell’intercettazione e registrazione in maniera
solitamente surrettizia, delle emissioni radioelettriche di un paese nemico o
potenzialmente tale. Esso comprende lo spionaggio delle comunicazioni, delle
emissioni radar, delle emissioni nella regione dell’infrarosso e dei segnali di
telemetria.
NUOVI CONCETTI DELLA GUERRA ELETTRONICA
A
partire della Guerra del Golfo del 1991 i concetti che si stanno affermando in
questo campo sono:
-
Sostificazione spinta dei ricevitori d’allarme radar, gli apparati che devono
avvisare il pilota d’aeromobile che un radar guida-missili o per il controllo
del tiro dell’artiglieria ha scoperto e localizzato l’aeromobile e sta per
dirigere su di esso un missile o i colpi di cannone contraereo. Questi sensori
diventano più “intelligenti” e sono integrati con gli altri sensori di bordo
(infrarosso, laser, ecc.) e con i sistemi d’arma dell’aeromobile stesso.
Inoltre, ad essi, è affidata la decisione relativa al lancio delle contromisure
spendibili.
-
Sfruttamento dell’intelligenza artificiale per utilizzare convenientemente la
fusione dei dati.
-
Valorizzazione delle tecnologie più avanzate.
-
Grande impulso alla difesa contro minacce multiple governate da differenti tipi
di sensori, ricorrendo a sistemi di scoperta passiva ed attiva, opportunamente
governati.
-
Maggiore sfruttamento degli ingannatori spendibili per contrastare i missili di
nuova generazione.
II ARMI AD EMISIONE ELETTROMAGNETICA
CAMBIA ANCHE IL CIELO
Famiglia
di sistemi d’arma caratterizzati dalla capacità di emettere, in talune bande
dello spettro elettromagnetico, fasci d’energia di emettere, fasci di energie
capaci di produrre effetti letali o, quantomeno invalidanti sulle persone ed
effetti devastanti, o quantomeno, dannosi per le cose.
Essendo
lo spettro elettromagnetico molto ampio e le armi basate sulle emissioni
elettromagnetiche molto diversificate, da un punto di vista tecnico ed
operativo, perciò è utile raggruppare queste armi nelle seguenti categorie a
seconda della regione dello spettro a cui l’emissione appartiene o della natura
dell’emissione stessa:
- Armi
a radiofrequenza (Radiofrequency weapons). Famiglia di armi basate sull’impiego
delle onde radio.
I primi esperimenti sono stati svolti
soprattutto nell’ex Unione Sovietica e negli U.S.A. e sono consistiti
nell’impiego d’onde a bassissima frequenza (VLF) per disturbare il cervello
umano che, com’è noto, ha un’attività elettrica proprio su detta frequenza. Lo
scopo di questi esperimenti era quello di vedere se era possibile modificare il
comportamento degli esseri umani (uomini e donne) attraverso un campo di
radiofrequenze modulato nella banda, a somiglianza delle cosiddette <onde
cerebrali interne>, quelle che si rilevano con un eletrroencefalogramma. Le
emissioni modulate in tale banda di frequenze abbiano provocato in alcuni casi
effetti che vanno dalla sonnolenza all’agitazione, dal rilassamento all’aggressività.
Altri esperimenti su armi ad emissione
elettromagnetica anti-uomo riguardano l’impiego di frequenze completamente
diverse e con effetti completamente diversi rispetto a quelli citati prima: si
tratta dell’effetto per cui emissioni di onde millimetriche (banda EHF)
opportunamente sagomate e modulate sono in grado di interagire con le
oscillazioni interne dei cellulari degli esseri viventi, in particolare con
quelle delle membrane creando fenomeni di risonanza che si esauriscono con
eventi meccanici d’urto in campo acustico. Ne consegue la morte per evento
distruttivo delle cellule dei tessuti investiti dall’emissione radioelettrica.
Se la radiazione è diretta verso un organo vitale si ha la morte immediata
della persona colpita. Analogo effetto può essere ottenuto provocando in un
organismo, mediante fotoni ad elevata energia (DNA e RNA) delle cellule e dei
tessuti che esse costituiscono.
E da diversi anni che in Russia e negli
U.S.A. è stato dato impulso, in relazione ai programmi di difesa spaziale,
all'arma a fascio di microonde (Microwave Beam Weapons), potente fascio di
energia elettromagnetica prodotta da generatori di microonde (VHF) orbitanti
nello spazio e destinati a colpire i missili balistici o i veicoli spaziali
danneggiandoli in maniera più o meno grave. Le armi a microonde hanno lunga
storia: immediatamente dopo la seconda guerra mondiale se ne ipotizzò
l’utilizzo per il controllo delle menti ed altri impieghi che possono apparire
fantascientifici. I primi a sperimentare le microonde in modo sistematico
furono i russi. Negli anni ’70 l’ambasciata americana a Mosca fu sottoposta ad
un bombardamento a microonde. In tale occasione i servizi segreti russi
adottarono un piano a lungo termine per indebolire l’apparato diplomatico
statunitense a Mosca. Attraverso l’esposizione prolungata a microonde a bassa
intensità, i diplomatici americani subirono pesanti danni fisici e psicologici.
Oltre all’insorgere di diverse forme di cancro sono stati documentati casi di
problemi psicologici e cognitivi. I tessuti umani possono essere, infatti,
gravemente danneggiati dalle microonde a diversi livelli e causare: tumori,
malattie della pelle, impotenza, indebolimento delle difese immunitarie,
amnesia, demenza, sindromi depressive, paranoia ecc.
In base a questi effetti si può ipotizzare
un più meno segreto utilizzo per l’indebolimento delle masse.
Un altro tipo di armi a microonde genera
impulso breve ma di potenza molto elevata che crea campi elettrici tanto
intensi da essere in grado di distruggere i compenetri elettronici presenti
nelle vicinanze; grazie alla loro corta lunghezza d’onda i segnali a microonde
riescono ad incunearsi nei più piccoli fori presenti nelle pareti, potendo così
distruggere anche i componenti posti all’interno di contenitori metallici;
riescono a mettere fuori uso qualunque apparato elettronico, dai PC ai quadri
di comando industriali, fino alle centraline delle automobili, arrestandone la
corsa anche a decine di metri di distanza. Con questo principio opera la
e-bomb, un dispositivo che con la sua esplosione silenziosa emette un impulso
di potenza talmente elevata che è in grado di mettere fuori uso qualunque
apparato elettronico presente elettriche, le radio e le televisioni, i telefoni
cellulari, gli autoveicoli, gli aerei, i radar ecc. Rendono inermi, le popolazioni
dell’area colpite.
- Armi a Laser (Laser weapons) sistemi
d’arma basati su laser speciali. Di potenza variabile a seconda delle funzioni
che devono svolgere. Le tecnologie laser è una delle maggiori protagoniste
degli attuali programmi di ricerca per lo sviluppo di nuovo arsenale
ipertecnolgico. Esistono o sono in fase di sviluppo tre tipi di armi a laser:
fucile a laser; cannone a laser, le armi spaziali a laser.
1° Il fucile a laser è un arma portatile che
potrebbe essere impiegato per accecare le truppe nemiche o per bruciare i
sensori ad infrarosso ed i periscopi dei mezzi corazzati nemici. Questi laser a
stato solido operano su almeno due frequenze dato che gli effetti variano di
frequenza, perciò alcuni laser sono maggiormente capaci di penetrare attraverso
il fumo e la polvere, mentre altri possono causare maggiori danni agli occhi ed
ai sensori. In particolare, contro i sensori non protetti di un veicolo la
portata utile di un fucile a laser e di 1km.
2° Il cannone a laser è un particolare tipo
di cannone che, anziché sparare proiettili, lancia impulsi di energia laser con
una potenza sufficiente a perforare una lastra di metallo di un certo spessore.
3° Le armi a laser spaziali sono state
progettate ufficialmente (per via della segretezza di queste ricerche)
nell’ambito del programma americano dell’Iniziativa per la Difesa Strategica
allo scopo nello spazio i missili balistici con testate nucleari. Un arma laser
con base a terra comprende potenzialmente un grande e potenziale apparecchi a laser
e gli alimentatori di potenza associati. Un sistema laser basato a terra
dovrebbe consistere di un certo numero di postazioni terrestri con
trasmettitori laser ed i necessari sottostatemi per acquisizione, inseguimento,
puntamento e controllo del raggio richiesti per trasmettere il raggio stesso
attraverso l’atmosfera ad uno specchio relé. L’energia verrebbe quindi inviata
ad uno specchio di missione collocato in un’orbita più bassa, e poi, diretta
sul bersaglio.
Delle armi laser spaziali fa parte lo Space-Based
High-energy Laser (HEL). Si tratta di un armamento montato su di un satellite,
e capace di colpire bersagli nello spazio, sulla terra ed in aria. Oltre agli
Stati Uniti ed Israele, anche la Cina sta sviluppando un armamento laser
pensato per distruggere i satelliti nemici orbitanti 2° l’arma si chiama ASATS
(Anti Satellite Simulation).
Inoltre, tra le varie armi in
sperimentazione presso i laboratori dell’esercito U.S.A. figurano:
1°
Il dispositivo THEL (Tactital Hig Energy Laser) è un dispositivo laser ad
elevata potenza. Durante diversi test, il potente raggio laser è utilizzato per
fare esplodere missili in volo, testando la sua funzionalità quale dispositivo
di difesa avendo impegnati nello sviluppo della tecnologia laser sia americani
sia gli israeliani. Proprio l’esercito israeliano annovera il THEL quale arma
già in dotazione al suo esercito, e questo fa supporre che ne possiede già
degli esemplari.
2° Il sistema ABL. Consiste in un laser
chimico ad alta energia (COIL), montato su un Boeing 747 modificato. L’ABL è in
grado di individuare ed abbattere missili balistici, può restare in quota per
molte ore e rifornirsi di carburante.
3° Laser a raggi ultravioletti. L’azienda
HSV di San Diego sta sviluppando di paralizzare animali e persone. La
tecnologia è quella di un laser che sfrutta le caratteristiche dei raggi
ultravioletti.
3° Laser ZEUS. Si tratta di un laser montato
su un Humvee (un veicolo militare dell’esercito U.S.A. simile ad una jeep).
Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari muniti di questo
dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per fare brillare le
mine. Secondo siti militari: Defence Tech e Defence Daily, almeno tre veicoli
simili sono stati utilizzati anche in Iraq.
NOTE
1°Famiglia d’aerei che svolgono funzione di
sorveglianza aerea e di comando e controllo mobile.
2° La Cina ha provato un cannone laser
antisatellite contro un satellite spia U.S.A. senza provocare danni in quanto
si trattava solo di un esperimento. Per il Pentagono è segnale d’allarme,
perché convinto che Pechino sarà in rado di attaccare i satelliti americani in
orbita utilizzando armi antisatelliti, dato che la macchina militare U.S.A. da
sempre più affidamento sui satelliti non solo ai fini spionistici, ma anche per
condurre operazioni militari. Per questo motivo gli U.S.A. stanno preparando
sensori satellitari sempre più sostificati e in grado di sopportare attacchi
con raggi di luce concentrati subendo solo un accecamento parziale e
temporaneo.
FONTI
Mario
De Arcangelis, Alberto De Arcangelis – Dizionario di Tecnologie avanzate per la
difesa - Mursia.
Andrea Nativi Il Giornale 10.11.2006 – La
Cina spara raggi Laser contro satellite
U.S.A.
http://www.st.northropgrumman.com/media/presskits/thel/press_kit.html
http://italia%20pravda.ru/world%204698-0
Martedì 31 luglio, 2007 Marco, indy toscana
Quello che si cerca sempre
di negare
LE
ARMI PSICOTRONICHE COME STRUMENTO DEL DOMINIO GLOBALE DEGLI U.S.A.
LE
GUERRE MENTALI OVVERO QUANDO TUTTA LA POPOLAZIONONE E’ BERSAGLIO E VITTIMA DI
UNA
GUERRA
INVISIBILE E NON DICHIARATA
la
militarizzazione della neuroscienza
Molti fenomeni atmosferici “strani” come le
scie chimiche, sono causate da strumenti elettromagnetici che manipolano sia la
corrente a getto, sia i singoli fronti delle perturbazioni per creare
condizioni climatiche artificiali. E' documentato che le
operazioni clandestine collegate a queste missioni di irrorazione determino un
indebolimento delle persone interessate, con agenti biologici e con tecnologie
di controllo della mente e dell’umore.
Parte di ciò che sta riguardando l’atmosfera riguardano armi segrete del
Pentagono per manipolare il clima. Armi che fanno parte di un progetto che
esiste ufficialmente dal 1992, il programma HAARP.
Questo
programma fa parte dei nuovi armamenti a tecnologia avanzata sotto il controllo
dell’Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti (S.D.I. meglio
conosciuto come Guerre stellari), HAARP è un sistema d’antenne così potenti da
poter creare modificazioni locali controllate della ionosfera (lo strato più
elevato dell’atmosfera).
Un deputato dell’Ohio
Tennis Kucinich con lo Space Preservation Act del 2001 cercò di bandire le
seguenti armi:
·
Armi elettroniche e psicotroniche -
Armi di alta quota ad emissione di onde di bassa frequenza. - Armi
elettromagnetiche soniche ed ultrasoniche. -
Armi laser. - Armi strategiche tattiche ed extra-atmosferiche - Armi chimiche e biologiche.
Invano, gli interessi economici e le esigenze di dominio globale da parte
dell’imperialismo U.S.A. sono più forti di tutti gli imperativi etici, morali e
democratici. Per mantenere, consolidare questo dominio (sempre più fragile)
sono usati i più disparati sistemi d’arma, tra i quali le armi che si
potrebbero benissimo dire invisibili. Invisibili perché questo tipo di
armamenti si sono sviluppati nel più gran segreto. I vari governi che adoperano
questo tipo di armamenti usano le loro popolazioni come cavie per i vari
esperimenti.
·
Un esempio tra i tanti: dal 1946 al 1956 negli U.S.A. venne
somministrato cibo radioattivo a dei ragazzi che frequentavano la Ferland School
istituto per “ritardati mentali” ubicato nel Massachussets.
Ma uno dei campi di battaglia dove si sta
sviluppando una guerra non dichiarata, è la mente.
Secondo un
libro di Joanthan Moreno Wind Wars: Brain Research and NazionalDefense (Dana
Press 2006) (Guerra di mente: ricerca sul cervello e difesa nazionale), la
Defense Advanced Research Project Agency (Agenzia sulla ricerca di progetti di
difesa) sta finanziando la ricerca nelle seguenti aree:
- Connessione mente-macchina (prostatica neuronale) che permetterebbe a piloti e
soldati di controllare armi ad alta tecnologia col solo pensiero.
- Robots viventi, i cui movimenti possono essere controllati attraverso
impianti nel cervello. Questa tecnologia è già stata collaudata con successo su
robotopi e potrebbe portare al telecomando d’animali per lo sminamento, o
addirittura a telecomandare soldati.
- Elmetti
cognitivi che permettono di controllare via radio lo stato mentale dei soldati
- Tecnologie
MRI (impronte digitali del cervello) da usarsi in un interrogatorio o agli
aeroporti per individuare eventuali terroristi.
- Armi ad
impulso o altri neuro-impeditori, per interferire con i processi di pen-siero
di soldati nemici.
- Armi
neurologiche che usano agenti biologici per provocare il rilascio di
neurotossine.
- Nuove
sostanze dopanti che permettono soldati di astenersi dal dormire per giorni,
per revocare memorie per sopprimere la paura o per reprimere incisioni
psicologiche riguardo all’uccidere.
-Le armi
psicotroniche
La psicotronica
è quella scienza che in modo interdisciplinare studia le interazioni fra gli
organismo viventi e i rispettivi ambienti – interno ed esterno – e i processi
energetici che stanno alla base delle loro manifestazioni. Può sembrare che
queste interazioni avvengano per mezzo di forze o agenti che adesso non fanno
completamente parte del quadro della scienza moderna.
La piscotronica considera la coscienza come strettamente unita all’energia e
alla materia. Lo studio di quest’interazione contribuisce alla nuova
comprensione delle capacità energetiche dell’essere umano, dei processi
virtuali e della materia in generale. Della ricerca psicotronica fanno parte le
seguenti discipline scientifiche: fisica, tecnica della comunicazione,
medicina, neurofisiologia, fisiologia, sociologia ecc.
Le tecniche “radio
biologiche” sono definite come dei raggi ionizzanti (che non variano la carica
elettrica del loro bersaglio) atte ad influenzare il sistema nervoso centrale,
al contrario delle armi atomiche che non contengono dei raggi ionizzanti (che
variano la carica elettrica del loro bersaglio). Le onde radio-elettriche, lunghe
e ultracorte, ne fanno parte. I loro effetti sono fisiologici e possono
provocare dei cambiamenti biologici, neurologici e comportamentali.
Queste sono a tutti gli effetti onde telepatiche amplificate in modo
elettronico e sono state considerate, fino ad ora, come facenti parte del campo
extrasensoriale (P.S.I.).
Le armi chiamate
River Styz sono state il primo prototipo delle armi elettromagnetiche
americane. Esse utilizzano delle microonde e hanno la funzione di agire
sull’organismo, creando delle degradazioni d’ogni tipo. Per chi le ha
concepite, esistono vantaggi parafisici che si possono ottenere con
un’utilizzazione precoce allo scontro fisico contro ogni nemico.
Pentagono e C.I.A. sia dagli anni ’50 cominciavano la ricerca su queste armi.Ma
non solo loro, i servizi segreti canadesi in un dispaccio dell'agosto 1975,
parlando “di introduzione di onde elettromagnetiche nella Natura”.
Il ben noto e famigerato Jose Delgado avvertiva: “Quello che ci aspetta è più
pericoloso della distruzione nucleare. Le nostre conoscenze sul cervello ci
permettono di immaginare il peggior scenario: il pericolo che ci minaccia è
quello di intervenire direttamente sulle funzioni cerebrali per manipolarle a
nostro piacimento, cioè fare dell’uomo un vero e proprio umanoide senza
cervello e coscienza, senza neppure che questi se ne renda conto”.
Delgado sapeva quello che diceva, egli era stato il promotore delle ricerche
sulle stimolazioni elettriche del cervello. Egli aveva preparato assieme ad
alcuni psichiatrici, dei procedimenti che permettevano di “teleguidare” degli
esseri umani tramite segnali radio, con l’aiuto di “pulci” impiantate nel
cervello. Le sue teorie sono oggetto di ricerca all’Università di Los Angeles,
sotto la tutela del Dr. Ross Adey, un collaboratore di Delgado che lavora sulle
nuove tecnologie di controllo cerebrale.
Adey afferma di
aver ricevuto il prototipo di un apparecchio chiamato LIDA, costruito da russi.
Questo apparecchio è stato concepito in modo tale che può trasmettere a
distanza gli che possono causare dolore: il freddo, il calore ed elettricità.
Un altro tra
gli scienziati che elaborano studi su questi argomenti, è il Dr. Louis Jolyon
Jolly West. Egli è stato un membro influente del progetto MKULTRA. Sostenuto da
Reagan, propose di trasformare una stazione militare in una stazione
d’emissione di microonde. Le proposte di West includevano anche l’impianto di
pulci elettroniche nel cervello, il controllo biologico dei cicli mestruali
della donna, la castrazione chimica e il rimpiazzo del sistema penale
nell’americano con il controllo psichiatrico.
E’ risaputo che
la C.I.A. finanzia ricerche universitarie per preparare degli apparecchi a microonde
capaci di lanciare dei raggi che possono causare un’ipnosi a distanza, facendo
penetrare dei desideri o comandi nella testa dell’individuo ed in grado di
provocare poi anche un’amnesia totale sulla vittima. 1°
NOTE
1° Questo
potrebbe essere la spiegazione a molti fatti di cronaca in cui persone
commettono atti orribili e poi sono trovati in stato di shock non ricordano
nulla di quanto hanno fatto.
FONTI
www.comedonchisciotte.org
http://wpop14.libero.it/cgi-bin/webmail.cgi
CAPITOLO
III
CONTROLLO
E MENTALE
E
MISTIFICAZIONI
Sin
dal seconda guerra mondiale, i nazisti iniziarono a svolgere le ricerche
coadiuvate dall’Istituto Medico Kaiser Wihelm di Berlino sul controllo mentale
indotto da trauma. Grazie al Progetto Paperclip, con il quale il governo
statunitense promosse la risistemazione di circa 2000 nazisti d’alto livello
negli U.S.A., gli studi sulla tecnologia di programmazione del controllo
mentale avanzarono rapidamente.
Dal
secondo dopoguerra, industrie private, strutture militari, e gli apparati
politici degli U.S.A. e dell’ex U.R.S.S. anno finanziato e gestiti esperimenti
occulti sul controllo delle masse.
Il 1° giugno 1951,
alti ufficiali dell’esercito e dell’Intelligence degli Stati Uniti, Canada e
Gran Bretagna, convocarono un piccolo gruppo di psicologi ad un meeting segreto
all’Hotel Ritz-Carlon di Monterei, per discutere le “tecniche comuniste di controllo
del pensiero”. I ricercatori occidentali erano convinti che il successo
comunista dovesse essere il frutto di alcune misteriose e sensazionali scoperte
scientifiche. Fu così che nel successivo mese di settembre, gli scienziati
americani,
pianificarono un programma top segret sulla modificazione del comportamento
umano: MKULTRA
Uno degli scopi del
progetto fu quello di modificare il livello di percezione della realtà di
alcune persone, costringendole a compiere atti senza rendersene conto; come di
creare degli assassini inconsapevoli (candidati Manciuriani).
Nel 1977, grazie alla legge sulla libertà
d'informazione, furono derubricati alcuni documenti che testimoniavano la
partecipazione della CIA al programma.
Il progetto fu
portato all’attenzione dell’opinione
pubblica per la prima volta dal Congresso degli Stati Uniti e da una
commissione chiamata Rockfeller
Comminino. Tale commissione pubblicò un
documento che diceva: “Il direttore della CIA ha rilevato che oltre 30 tra università sono coinvolte
in un programma intensivo di test che prevede l’uso di droghe su cittadini non
consenzienti appartenenti a tutti i livelli sociali, alti e bassi, nativi
americani e stranieri. Molti di questi
test prevedono la somministrazione di
LSD. Almeno una morte, quella del Dr. Olson, è attribuibile a queste attività”.
Il progetto MKULTRA fu
ordinato dal direttore della CIA Allen Dulles il 13 aprile 1953, nel 1964
fu rinominato MKSEARCH. Dato che quasi tutti i documenti riguardanti
l’MKULTRA sono stati distrutti è in
pratica impossibile poter ricostruire tutte le attività svolte nell’ambito di questo progetto.
I documenti recuperati
fanno presupporre, con sufficiente margine di certezza, che la CIA abbia usato
radiazioni e LSD al fine di controllare le menti delle cavie. Le vittime erano
dipendenti della CIA, personale militare, agenti governativi, prostitute,
pazienti con disturbi mentali e gente comune; in tutto con lo scopo di
verificare che tipo di reazione avessero queste persone sotto l’influsso di
droghe e altre sostanze.
Il Dottor Sydeny Gotlieb,
l’ideatore di tutti gli esperimenti, era solito anche torturare le vittime
aggiungendo alla normale dose di droga
anche rumore molesti o costringendoli ad ascoltare frasi offensive.
GLI ESPERIMENTI
Ormai è noto
che dalla fine della seconda guerra mondiale negli U.S.A., la Commissione per
l’Energia Atomica, il Dipartimento della Difesa, le Forze Armate, la CIA e le
altre agenzie si servirono di detenuti, tossicodipendenti, pazienti
psichiatrici, studenti di college, militari e gente comune, in serie
impressionante di esperimenti per valutare gli effetti delle radiazioni, del LSD
e del gas nervino, fino all’applicazione di violenti shock elettrici e prolungati
“stati di deprivazione
sensoriale”. Solo poche, di queste umane, sapevano a cosa andavano incontro; la
maggioranza ne era totalmente inconsapevole e non immaginava neppure di far
parte di un esperimento.
In seguito il
programma MKULTRA diventerà noto, per i suoi studi pionieristici sull’LSD,
spesso condotti su detenuti o
frequentatori di bordelli organizzati e gestiti dalla CIA. Gli esperimenti nei bordelli, noti come Operation
Mindnight Climax, prevedevano l’uso di specchi semitrasparenti che permettevano
agli agenti di osservare gli effetti dell’LSD sul comportamento sessuale.
Ironia della sorte, nell’ambito del programma di tanto in tanto i funzionari governativi aggiungevano LSD ai drink dei colleghi e uno
dei risultati sarà il suicidio per
psicosi del dottor Frank Olson.
In udienza del
1977, l’allora direttore della CIA Stanfield Turner disse di aver costatato
l’uso di sperimentazioni deprecabili e promise che la CIA stessa avrebbe fatto
tutto il possibile per rintracciare ed informare le persone, una ad una,
utilizzate negli esperimenti. La verità è che memorandum interni e deposizioni
rese da agenti della CIA in un processo
contro l’agenzia hanno rilevato
che delle centinaia di “soggetti
da esperimento” usati nel programma CIA di controllo della mente, noto
come MK-ULTRA, solo 14 furono informate e solo uno fu risarcito. A queste 14
persone, a loro insaputa, era stato somministrato LSD dagli agenti della CIA, nel novero di test sugli effetti di questa droga in uno
scenario “realisticamente operativo”.
Negli anni ’50
Cameron 1°, aveva sviluppato un metodo
per trattare gli psicotici utilizzando quello che chiamava
“rimodellamento” e “rincondizionamento psichica”. Cameron richiese alla Society
for the investigation of Human Ecology (un ente di copertura della CIA creato
per supportare la ricerca sul controllo
del comportamento) l’approvazione di una procedura consistente nella
distruzione di modelli continuativi del
comportamento dei pazienti per mezzo di elettrochock particolarmente intensi (rimodellamento) e, in alcuni casi,
con massicce dosi di LSD. Il trattamento prevedeva sedute consistenti
nell’ascolto forzato (16 ore al giorno per sei o sette giorni) di messaggi
registrati, mentre il paziente era tenuto in parziale isolamento sensoriale. Nella sua petizione, Cameron, proponeva di provare un varietà di droghe,
incluso il curaro da paralisi, come parte
di una nuova tecnica di “disattivazione del paziente”.
La CIA
attraverso l’Human Ecology Society, fornì una sovvenzione di 60.000 dollari.
Nove pazienti ricoverati per cure antidepressive, alcolismo e altri problemi
c/o l’Allan Memorial Institute intentarono una causa contro la CIA nel 1979.
Una paziente, Rita Zimmerman, fu “rimodellata”
con 30 sedute di elettroshock, seguite da 56 giorni di sonno indotto da
droghe, il che sfociò in una sindrome da incontinenza. Altri soggetti invece,
subirono danni permanenti al cervello,
persero il lavoro o in ogni caso la loro salute peggiorò.
GLI
ESPERIMENTI NELLE FORZE ARMATE USA
Indicativo è
il caso di L. Gamble ufficiale dell’aeronautica statunitense, nel 1957
volontariamente prese parte ad un test dell’Army Chemical Warfare Laboratories
(i laboratori militari). Era stato informato che avrebbe provato maschere
antigas e dispositivi di protezione. Invece, come poi apprese nel 1975, a lui e
ad altri 1000 soldati era stato somministrato l’LSD. Gamble cominciò ad
accusare perdite di memoria, periodi di
grande depressione, ansia e comportamento violento. Tentò il suicidio nel 1960,
perse il suo nullaosta di sicurezza top-secret e si congedò anticipatamente nel 1968.
Quando poi
venne a sapere che aveva ingerito LSD,
chiese di essere risarcito. Il Dipartimento della Giustizia rifiutò la sua richiesta perché non
pervenuta in tempo utile, l’Amministrazione dei Veteranei gli negò i contributi
d’invalidità, perché l’uomo non presentava segni d’invalidità permanente.
Il governo USA
addusse diverse motivazioni per
giustificare gli esperimenti, da progetti tesi al discredito di politici stranieri, all’addestramento di
speciale personale militare. Le forze armate hanno esposto 3000 soldati al BZ, un potente allucinogeno
allora sviluppato come arma chimica, una droga che attacca il sistema nervoso,
causa vertigini vomito e paralisi.
I primi
esperimenti sul controllo del comportamento facevano parte di un progetto della
Marina del 1947, chiamato Operation
Chatter per individuare e testare “i sieri della verità”, simili a quelli usati nell’U.R.S.S. per interrogare le spie.
Tra i farmaci provati su soggetti umani, la mescalina e la scopolamina, un
depressore del sistema nervoso centrale. Nel 1951 questo progetto fu rinominato Artichoke con l’avvio di
esperimenti medici su soggetti umani per provare l’efficacia dell'LSD, il
pentotal e l’ipnosi negli
interrogatori.
In
uno studio realizzato nel 1952 dalla commissione governativa
Psychological Strategy Board. Si predispose un programma
di ricerca sul controllo del comportamento. Gli esperti, dopo avere
definito il lavaggio del cervello
adoperato dai comunisti “una serie minaccia alla specie umana”,
sollecitarono l’impiego droghe e shock
elettrici negli studi clinici da condurre in condizioni di segretezza. Nello studio si discuteva persino il
potenziale di lobotomia 2° arguendo che “se fosse stato possibile sperimentarla sui membri del Politburo, la
Russia non sarebbe stata più un problema”, nonostante vi si sottolineasse che
le cicatrici chirurgiche rendessero il
suo impiego proibitivo.
Nel 1955, le Forze Armate promossero una
ricerca alla Tulane Aniversity attraverso la quale nel cervello di
individui affetti da turbe psichiche furono introdotti elettrodi per misurare gli effetti di droghe psichedeliche. In altri esperimenti,
dei volontari furono in camere di
deprivazione sensoriale per almeno 13 ore, bombardati con rumori di fondo e messaggi subliminali fino all’insorgere in
loro dei primi sintomi allucinatori.
Tutte questo aveva l’obiettivo di “riconvertire” gli individui sottoposti
a questo trattamento.
Il PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO
Nel 1964 la CIA avvia il progetto MKSEARCH per sviluppare e provare non
solo le tecniche d’uso di materiali
biologici, chimici e radioattivi
nelle operazioni segrete, ma anche farmaci in grado di generare cambi
prevedibili nel comportamento e nella psicologia dell’uomo.
La CIA e l’Edgewood Arsenal
Research Laboratories avviano un ampio programma per creare farmaci in grado di
influenzare il comportamento umano.
Il programma include i progetti OFTEN (che studia tossicologia, trasmissione ed effetti
comportamentali dei farmaci sugli animali e l’uomo) e CHICKWIT (che raccoglie informazioni sullo sviluppo di farmaci europei e asiatici).
LE RILEVAZIONI UFFICIALI
Le vittime da tempo denunciarono
tutto quello avevano subito. Alla fine
sembrava qualcosa cominciava a muoversi, quando nel 1994 Clinton creava l’ACHRE
(Advisory Commission on Human Radiation
Experiments) che nel suo ACHRE Report rileverà i terribili esperimenti
condotti nel periodo della cosiddetta Guerra Fredda 3°.
Il 15 marzo 1995, dinanzi
all’ACHRE, le vittime, comprese quelle che erano state usate in età infantile, fornirono
testimonianze raccapriccianti e
affermarono che durante gli esperimenti della CIA furono sottoposte a
radiazioni e/o lavaggio del cervello, ipnotizzate, drogate torturate
psicologicamente, minacciate e persino
violentate. Le raccapriccianti
dichiarazioni includono:
- La testimonianza di Cristina DeNicola, secondo
cui il “dottor B” aveva condotta a Tucson (Arizona) esperimenti sul controllo della mente usando, farmaci,
iniezioni e rappresentazioni postipnotiche ed esperimenti di irradiazione sul
collo, gola e utero. Gli esperimenti erano cominciati quando Cristina aveva 4
anni.
- La testimonianza di Claudia Mullen, secondo cui
il dottor Sideny Gottlieb (sempre lui) aveva usato prodotti chimici,
radiazioni, ipnosi, farmaci, isolamento in vasche di acqua, privazione del
sonno, scosse elettriche, lavaggio del cervello e abusi emotivi, sessuali e verbali
nel quadro di esperimenti sul controllo della mente che aveva l’obiettivo di
trasformarla, da quando era solo una bambina, in una “spia perfetta”. Secondo
le dichiarazioni rese al comitato, i ricercatori avevano giustificato gli abusi
dicendole che stava servendo il suo paese “nel suo coraggioso sforzo di
combattere il comunismo” (e proprio vero l’anticomunismo come una volta il
patriottismo è il rifugio delle canaglie).
- la testimonianza di Suzzane Starr, secondo cui
“un dottore, ritirato dall’esercito, aveva prelevato
bambini dalle montagne del Colorado per esperimenti”. Poiché parte del gruppo,
Su zanne era stata sottoposta ad esperimenti che includevano privazioni
ambientali fino alla psicosi forzata, iniezioni, abusi sessuali, frequenti
sedute di elettroshock e controllo della mente. “Ho lottato contro messaggi
programmati autodistruttivi per suicidarmi, so che cosa è un messaggio
programmato e non lo seguo”, dichiarò al comitato a proposto degli effetti a
lungo termine, ance in età adulta, degli esperimenti.
L’ex
presidente degli Stati Uniti d’America Clinton,
nel 1995, dopo le proteste del Comitato dei sopravvissuti degli esperimenti di
controllo mentale su esseri umani ha chiesto pubblicamente scusa al paese ed
alle vittime di questi esperimenti, affermando che non se ne sarebbe più fatto
uso.
ALTRE
RILEVAZIONI: LA PROGRAMMAZIONE DI ASSASINI
Il
capitano John McCarthy delle Forze Speciali dell’Esercito U.S.A., che a Saigon
conduceva gli squadroni della morte della
CIA durante la guerra del Vietnam, disse ad un suo amico Mike Ruppero
del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, che MKULTRA è un acronimo della CIA
che ufficialmente significa Manufacturing Killers Utililizing Lethal Tradecraft
Requiring Assasination (Creazione di assassini con l’utilizzo di omicidi
necessitanti destrezza letale), l’ossessione della CIA di produrre assassini
programmati tramite MKULTRA conteneva più di 149 sottoprogrammi che spaziavano in
diversi campi quali la biologia, farmacologia, la psicologia fino alla fisica
laser e all’ESP (Extra Sensoria Perception).
Recentemente
nuove prove, inducono a credere che le tecniche di programmazione indotte da
trauma compendino l’induzione deliberata di Disordine da Personalità Multipla
(MPD) in soggetti non consenzienti ovvero in cavie umane.
L’MPD è
stato riclassificato dall’American Psychiatric Associairion in Disordine di
Identità Dissociativa (DID). La bibbia degli psichiatri il DSM/IV lo descrive
come:
- la presenza di due o più stati di personalità distinte;
- almeno due di queste personalità o stati di personalità
assumono ricorrentemente il controllo del comportamento dell’individuo;
- incapacità di richiamare alla memoria importanti dati personali
la quale è tropo radicale per poter essere spiegata da normale smemoratezza;
- il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti
di una sostanza o di una condizione sanitaria generica.
L’MPD
prevede la creazione di personalità alter
- personalità alternativa o loro frammenti che possono essere utilizzati
per compiti specifici, generalità per attività
illegali quali consegna di droga, messaggi (corrieri) od omicidi. Questi alter,
sono racchiusi e compartimentali nella mente delle vittime tramite l’utilizzo
di armi stordenti, droghe e ipnosi, che isolano i ricordi delle relative
esperienze.
NON E’ FINITA
L’orrore degli esseri umani
usati come cavie, per esperimenti nello stile di Mengel, non e finita, un
esempio tra i tanti: nel 2004 in documentario dal titolo Guinea Pig Kids, il
reporter Jamie Dioran rileva che i bambini degli ospizi di New York sono stati
usati dal 1988 come cavie inconsapevoli per sperimentare i farmaci per l’AIDS.
In un documento che ha
dell’incredibile (pubblicato da Nexus New Times edizione italiana. 6
Luglio-Agosto 1996), si elenca tutta una serie di fatti per una causa contro la
NSA. L’originale del documento, avverte la rivista, e depositata presso la
Corte di Washinton DC, intentata da Hohn St Clair contro la NSA, Ft George G.
Mead, Maryland (Causa Civile 92-0449).
Nel documento si afferma: “Il DOMINT della NSA ha la capacità di
condurre operazioni di controllo psicologico occulto… tiene sotto controllo
tutti i pc altri computer venduti negli USA …(…). La NSA dispone di
attrezzature elettroniche esclusive che analizzano a distanza l’attività
elettrica degli esseri umani (…) la NSA registra e decodifica mappe del
cervello individuali (relative a centinaia di milizia di persone)…. (…)
Discorsi, suoni a 3D ed audio sublimali possono essere inviati alla corteccia
del cervello del soggetto… e immagini.. alla corteccia visiva: l’RNM può
alterare le percezioni, gli stati d’animo ed il controllo motorio…>.
Sembra fantascienza, ma ormai
è noto che la CIA fece degli studi sulla psico-elettronica. Questo tipo di
esperimenti interessò il ben noto neurofisiologo (e nazista democratico)
Delgado che affermò nel 1966, che: “il movimento, le emozioni e il
comportamento potevano essere controllati da forze di natura elettrica” il che
di conseguenza comporta l’osservazione (da criminale qual’era) che “gli esseri
umani possono essere controllati come i robot, premendo dei bottoni”. Il
successivo salto di qualità portò alle microonde e al loro per ottenere effetti
più marcati di influenzamento della mente umana.
L’orrore continua perché la situazione attuale caratterizzata dalla
crisi generale del capitalismo, dal ricorso della guerra imperialista di
predazione, e dalle guerre popolari (a partire da quella guidata del Partito
Comunista del Perù) come segno più avanzato della rivoluzione proletaria
mondiale, diventa una necessità da parte della Borghesia Imperialista di un
maggior controllo sociale all’interno dei paesi imperialisti. Dicevano Philippe
Labarde e Bernard Maris in un loro libro: “La predizione di Marx (una grande
società monopolista in ogni settore, una per l’auto, una per la TV ecc. e un
mondo costituito da Bidonville) non è tanto stupida. Pensiamo a Alvine Tofler,
secondo cui il XXI secolo assisterà alla trasformazione del mondo in una
bindoville e a una senzazionale crescita delle disuguaglianze. E confidiamo che
i chip elettronici faranno regnare l’ordine meglio di quanto facessero la
truppa a guardia dei pozzi ai tempi di Germinal.” (pag. 109 O la borsa o la
vita la grande manipolazione dei piccoli azionisti, Ponte alle Grazie, 2001, P.
Labarde B. Maris).
NOTE
1° Donald Ewen Cameron,
psichiatra-genetista scozzese diresse il reparto psichiatrico dell’Allen
Memorial Institute. Diventerà famoso nell’ambito del progetto MKULTRA.
2° La lobotomia è una forma di psicochirurgia conosciuta anche come leucotomia. Consiste nel recidere le connessioni della
corteccia prefrontale dell’ecenfalo.
Può essere eseguita con la variante dell’asportazione o distruzione diretta di
esse. Il risultato più riscontrato è il
cambiamento radicale della personalità. Alla compagna Ulrike Meinhof tentarono un'operazione di lobotomia,
dovevano provare che essere rivoluzionari
significava essere dei disturbati e avere un cattivo carattere.
3° Questo accadeva non certo perché Clinton era più “democratico” degli
altri Presidenti U.S.A. ma perché in quel periodo che stavano emergendo le notizie sulla sperimentazione nucleare negli
U.S.A. sugli esseri umani negli anni ’50 e 60’. Problema del governo U.S.A. era
quello di gestire queste notizie per evitare potenziali effetti devastanti
rispetto alla popolazione statunitense. In questo periodo riemergevano notizie
agghiaccianti che erano già state dati in un libro di Howard del 1981 Soldati
atomici, che parlava delle migliaia di militari che negli anni ’50 furono
mandati a compiere esercitazioni all’ombra delle esercitazioni nucleari.
In un rapporto, richiesto al General Accouting Office dal Senatore Jonn
Glenn, si diceva che negli impianti di Hanford e Oak Ridge (dove i militari
lavoravano uranio e plutonio), nei laboratori di Los Alamos (dove si
progettavano le testate nucleari) e nel deposito dell’esercito di Dugway nello
Utah, vi furono almeno una dozzina di rilasci intenzionati nell’atmosfera di materiale
radioattivo con l’intenzione di acquisire dati epidemiologici sulla pelle degli inganni cittadini
americani.
Nel rapporto sul sito di Hanford si stima che almeno 270.000 persone
furono esposte ad un totale di 685.000 Curie di Iodio 131 e che un dato simile
lo si può stimare per l’impianto di Oak Ridge.
(Un articolo su questo argomento uscì sul Manifesto del 4 gennaio 1994
dal titolo “Cavie umane per la guerra segreta del dott. Stranamore”).
FONTI
http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_MKULTRA
http://www.isolachenonce-online.it/et/tabloid/inprimopiano/padroni_della_mente.html
http://www.comedonchisciotte.org
http://www.alfa.it/collabot/velodimaya/controllomente.htm
http://cosco-giuseppe.tripod.com/storia/scienza.htm
Bisogna cercare di chiarire su cosa s'intende per
controllo mentale, lavaggio del cervello e tutte le mistificazioni che ci
possono essere su questi temi.
Dico
questo, perché spesso è usuale parlare di lavaggio cervello e mettere insieme
sullo stesso sacco sette e organizzazioni rivoluzionarie. In questo caso la
mistificazione è chiara poiché la setta (in particolare quelle mistiche
religiose) non si pone certo l’obiettivo di trasformare la società. Anzi, sono
uno strumento apertamente controrivoluzionario.
In
un libro uscito di Robert Jay Lifton, Thought Reform and the Psychology of
Totalism, W.W. Norton Company, 1961, identifica otto criteri che
contraddistinguono l’uso della “riforma del pensiero” o controllo mentale, sopratutto
per quanta riguarda le sette religiose:
1°
Controllo del milieu.
Controllo dell’ambiente, e delle
comunicazioni all’interno
dell’ambiente. Comprende non solo la comunicazione tra le persone, ma anche come il gruppo s’inserisce
nella mente dell’individuo e controlla
il suo dialogo interno.
2°
Manipolazione mistica. Costruzione artificiosa di esperienze per inscenare
eventi Apparentemente spontanei e
“sovrannaturali”.
3°
Richiesta di purezza. Stabilire standard di prestazioni impossibili da
raggiungere, creando perciò un ambiente
di colpa e vergogna. indipendentemente
da quanto duramente una persona ci provi,
non giunge mai, sta male e lavora ancor più sodo.
4°
Culto della confessione. Distruzione dei confini personali attendersi che ogni
pensiero, sentimento o azione – passati o presenti – non conformi alle regole del gruppo vengano condivisi o
confessati. Queste informazioni non
vengono dimenticate o perdonate, ma usate
piuttosto per controllare.
5°
Scienza sacra. La convinzione che il dogma del gruppo sia assolutamente
scientifico e moralmente vero, senza spazio
per domande o punti di vista
alternativi.
6°
Linguaggio caricato. Uso di un vocabolario che limita i pensieri del membro
verso un assoluto, un bianco - e - nero, verso “cliché blocca pensiero” che sia capito unicamente dalle persone
interne al gruppo.
7°
Dottrina contro persona. Imposizione delle credenze del gruppo su esperienza,
coscienza e integrità.
8°
Dispensazione dell’esistenza. Convinzione che i membri del gruppo abbiano
diritto di esistere Mentre tutti gli ex
membri, i critici o i dissidenti non l’abbiano.
Dopo
la seconda guerra mondiale molti si chiesero come mai tante persone, che prima
dell’avvento di Hitler al potere erano cittadini che conducevano una vita
“normale”, potessero avere partecipato al genocidio di massa. Gli psicologi
iniziarono a condurre ricerche sui vari modi in cui pensieri, sentimenti e
comportamenti individuali possono essere influenzati dalla presenza reale o
immaginata di altri. Il centro dell’attenzione della psicologia sociale è
l’individuo all’interno del gruppo; osserva in che modo le forze sociali
influiscono sulle varie componenti della nostra identità.
Negli
anni 30 Kurt Levin (1°), uno dei primi psicologi sociali, spiego la sua “teoria
del campo”, in cui descriveva in che modo il comportamento fosse connesso sia
alla personalità del singolo individuo che al suo ambiente.
Gli
studi sul potere di influenza sociale sono da allora in poi continuati.
All’inizio degli anni ‘70 negli U.S.A. il Dott. Philip Zimbardo della Stanford
Universithy Palo Alto condusse un esperimento di psicologia sociale
dell’imprigionamento. Lui e suoi colleghi riprodussero con estrema cura
l’esperienza della prigione. Furono selezionati 21 studenti volontari della
classe media, emotivamente stabili, maturi e con nessun precedente criminale,
dividendoli in prigionieri e guardie. L’esperimento dove durare due settimane,
ma dovette essere abbandonato dopo appena sei giorni. Una delle guardie riferì
che: “Rimasi sorpreso da me stesso… li costringevo ad insultarsi a vicenda, a
pulire i gabinetti a mani nude. In pratica consideravo i prigionieri come
bestiame, e continuavo a pensare che dovevo guardarmi da loro nel caso avessero
cercato di fare qualcosa..” (2°).
Nel
giro di pochi giorni i prigionieri avevano organizzato una ribellione. Avevano
strappato i loro numero identificativi e si erano barricati nelle loro celle.
Le guardie li avevano irrorati con gli estintori, avevano fatto irruzione nelle
celle, li avevano spogliati, asportato i letti e profondamente intimiditi. Il
quinto giorno una guardia aveva scritto nel suo diario: “l’avevo scelto (un
prigioniero) per maltrattamenti speciali, sia perché lui me l’aveva scelto, sia
perché semplicemente mi era antipatico…il nuovo prigioniero rifiutava di
mangiare la salsiccia. Decisi di nutrirlo a forza, ma lui non mangiava. Allora
gli rovesciai il cibo in faccia. Non riuscivo a credere di essere io a fare
quelle cose. Odiavo me stesso per averlo costretto a mangiare, ma odiavo di più
perché non mangiava…” (3°).
Intanto
i prigionieri si sentivano umiliati e ossessionati dall’ingiustizia del
trattamento. Zimbardo e i suoi colleghi non si aspettavano una trasformazione
tanto rapida: “Ciò che ci sorprese dell’esito di questa esperienza simulata di
prigione fu la facilità con cui può essere suscitato un comportamento sadico in
giovani assolutamente normali, e la diffusione di patologia emotiva contagiosa
tra persone accuratamente selezionate precisamente per la loro stabilità emotiva”
(4°).
Questo
esperimento, durato meno di una settimana, dimostrava quanto l’identità della
persona possa dipendere dal ruolo che sta recitando, dal modo in cui gli altri
la trattano, da quale uniforme o abbigliamento indossi e così via. Le implicazioni di questo esperimento sono
chiare se si pensa ai prigionieri di guerra poiché i prigionieri volontari di
questo esperimento hanno affrontato è simile per molti aspetti a quella che
incontrano i prigionieri di guerra (e anche quelli politici) la sorpresa
dell’arresto, l’essere bendati prima del trasferimento, l’essere chiamati per
nomi e numeri.
Dal
allora Zimbardo è diventato una delle guide di studio sul controllo mentale.
LA CHIESA DEL REVERENDO MOON
Steven
Hassan ex membro dell’Associazione per l’unificazione del cristianesimo
mondiale (i seguaci del reverendo Moon), scrisse un manuale di come uscire da
una setta il commento di tale scritto fu messo nella rivista online del SISDE
Gnosis (sito http://sisde.it/ ).
La
chiesa del reverendo Moon intende fondere in una sola cosa religione e politica
e in questa prospettiva riceve compensi. La legittimazione passa per percorsi
ben precisi: aiutare gruppi politici conservatori/reazionari anche
finanziariamente. Il passo successivo è organizzare seminari per persone che
occupano posti chiave.
Per
Hassan è importante per chi intende fuoriuscire dalle sette deve riconsiderare
tutti gli elementi che scaturiscono dalla repressione forzata delle emozioni e
da tutti i rituali (canti e preghiere) volti a bloccare il pensiero. In
sostanza è una tipica opera sul controllo mentale da parte delle sette, dove il
loro diffondersi è favorito dalla crisi delle religioni tradizionali.
Per
capire questa crisi delle religioni tradizionali, bisogna partire dal fatto che da quando il Modo di
Produzione Capitalistico è entrato nell’epoca imperialista le crisi che
sconvolgano l’andamento economico non sono più le crisi cicliche che c’erano
fino alla prima metà del secolo XIX° secolo (quelle studiate da K. Marx), ma di
crisi generale che investono tutta la società, in tutti suoi aspetti
strutturali e sovrastrutturali: non solo crisi economiche ma anche crisi
politiche (la classe dominante non riesce più a regolare con le istituzioni e
con le concezioni esistenti i rapporti tra gruppi che compongono la classe
dominante né a governare le classi subalterne) di conseguenza i regimi politici
dei singoli paesi e il sistema delle relazioni internazionali diventano
instabili e crisi culturale: vanno in crisi le concezioni che gestivano le
precedenti abitudini, le idee; le vecchie concezioni muoiono e ne nascono nuove.
Le sette, appunto, devono andare a coprire, nell’interesse delle classi
dominanti, lo spazio che le religioni tradizionali lasciano aperto, essendo
funzionali all’esigenza dell’imperialismo che vuole nel rapporto tra le classi
debba prevalere i fattori di concordia rispetto a quelli del contrasto, di
accordo su quelli di divisione, di compromesso su quelli di conflitto.
Il
reverendo Moon tra l’altro è noto per aver fondato la lega Anticomunista
Mondiale (WZCL) e di essere un grande amico della famiglia Bush.
LA
CHIESA DI SCIENTOLOGY
La chiesa di Scientology, creata nel 1950 dallo scrittore di
fantascienza americano L. Ron Hubbard, inizialmente nota come Dianetics
“Scienza Moderna della Salute Mentale”. Dianetics fu presentata come una
scienza dedita a ripulire la mente umana dalle aberrazioni, vale a dire da quei
meccanismi inconsci responsabili dei nostri comportamenti irrazionali e di
tutte le malattie psicosomatiche. Assunse la dicitura di Scientology e
l’autodefinizione di chiesa (cosa normalissima negli Stati Uniti) nel 1954,
quando furono inglobati aspetti spirituali originalmente non previsti da
Dianetics e, secondo i critici, quando Hubbard incontrò le prime difficoltà
finanziarie e corse il rischio di perdere il controllo sulla sua creatura originale.
Scopo
di Dianetics è svuotare ed eliminare la “mente reattiva” – responsabile dei
comportamenti aberranti dell’individuo – e rendere la persona Clear “liberata”. Chi inizialmente incontra
Scientology potrebbe pensare di non avere a che fare con un sistema spirituale.
Molti iniziano sottoponendosi ad un “test gratuito della personalità” offerto
sulle bancarelle di strada, o iscrivendosi a corsi di formazione manageriale.
Durante questi corsi si svolgono delle sessioni di auditing (ascolto) in cui si
utilizza uno strumento, l'E-meter o elettro-psicometro. Si tratta
sostanzialmente di un ponte di Wheatstone che misura la resistenza elettrica
cutanea del corpo umano. Scientology sostiene che tali variazioni nella
resistenza del corpo siano dovute a variazioni della sua massa, generate dalla
mente dell'individuo che richiamerebbe o sposterebbe delle corrispondenti
"masse di energia". Secondo Hubbard si tratterebbe di reale “massa
mentale” con un suo peso, tanto che «un thetan può accrescere la massa del corpo
creando rappresentazioni tramite immagini mentali e introducendole in esso e
può ridurne nuovamente la massa allontanandole dal corpo. Questa prova è stata
fatta veramente. Sono stati aggiunti e sottratti ad un corpo circa nove chili
(trenta libbre) effettivamente misurati su delle bilance, facendo creare alla
persona “Energia mentale”». (L. Ron Hubbard, “Comprendere l'Elettrometro”, pag.
50).Secondo i regolamenti interni di Scientology, l'Auditor deve conformare il
suo comportamento al Codice dell'Auditor, che prevede tra l'altro il segreto
professionale. Ma c'è chi afferma che le informazioni personali raccolte
dall'Auditor non siano considerate del tutto confidenziali, e possano essere
messe a disposizione di altro personale dell'organizzazione per scopi diversi
dall'assistenza spirituale: ad esempio dell'addetto alle vendite (registrar)
per persuadere il membro ad acquistare ulteriori corsi o servizi facendo leva
sulle sue difficoltà; dell'ufficiale di etica per correggere comportamenti non
ritenuti conformi o per impedire che il seguace abbandoni l'organizzazione. Ex membri hanno testimoniato l'esistenza di
una pratica detta di “scrematura” delle cartelle di auditing alla ricerca di
situazioni o confessioni potenzialmente compromettenti da potere usare contro
il seguace riottoso. Non si sa quanto questa pratica sia effettivamente
diffusa, o se sia ancora in uso. Gli accertamenti e le intercettazioni
telefoniche disposte dal giudice istruttore milanese Guicla Mulliri nel corso
dell'indagine giudiziaria negli anni ottanta hanno evidenziato che il personale
addetto alla vendita era a conoscenza di situazioni confidenziali dei seguaci.
Scientology
usa le quattro componenti del controllo mentale esposte nel libro di Hassan
Steven Combattine Cult Mind Control: Controllo del Comportamento,
Controllo Emotivo; Controllo del Pensiero; Controllo dell’Informazione.
CHIESA,
SPIONAGGIO E AFFARI
La storia di Scientology è sempre stata
controversa, nel 1966 fu istituito il Guardian’s Office (Ufficio del Guardiano)
noto come GO. Lo scopo ufficiale era quello di curare gli affari legali ed
esterni della Chiesa. Questa struttura faceva capo direttamente a capo a Mary
Sue Hubbard moglie del fondatore.
Le
operazioni illecite del GO sono venute alla luce grazie alla denuncia di un suo
operativo, colto in atteggiamenti sospetti
all’interno di un ufficio governativo dove da tempo asportava documenti
riservati. Partì un’inchiesta che portò alle irruzioni nelle sedi di
Scientology di Washington DC e Los Angeles e al sequestro di migliaia di
documenti interni e al processo e alla condanna dei vertici del GO.
Questo portò allo smantellamento del GO,le
cui competenze furono passate all’Ufficio Affari Speciali OSA.
Scientology
riallacciò le sue relazioni con il governo U.S.A e ottenne dall’ufficio del
fisco statunitense il pieno status di associazione esentasse, operante
esclusivamente a fini umanitari e religiosi.
A
livello internazionale non gode di buona fama, ha passato dei guai politici con
i governi europei. I governi di Svizzera (Rapporto della Commissione Consultiva
della Sicurezza dello Stato. Luglio 1998) Germania (Cosiddette Sette e
Psicogruppi, rapporti presentato al Governo dal Parlamento Tedesco, giugno
1998) e Belgio definiscono ufficialmente Scientology come culto totalitario, in
questo paese nel settembre-ottobre ’99, la polizia ha compiuto una serie di
perquisizioni e sequestrato documenti riguardanti soprattutto l’attività in
Europa dell’Ufficio per gli Affari Speciali; in Francia un documento
parlamentare (Rapporto Guyard prodotto 1996) ha classificato la chiesa come
culto pericoloso, in Grecia un'inchiesta partita nel 1995 ha portato alla
condanna in tribunale e conseguente smantellamento dell’organizzazione avvenuta
nel 1997.
In
Scientology girano parecchi quattrini, aiutata dal fatto che come chiesa, come
si diceva prima è esentata dalle imposte. In Scientology i fedeli devono pagare
per diventare fedeli, e i corsi durano tutta la vita poiché la via della
perfezione è lunga!
Nel
1979 si creò il World Institute of Scientology Enterprises (Istituto Mondiale
delle Imprese di Scientology), con sede a Los Angeles. Lo scopo di Wise è “mettere
la tecnologia di gestione di LHR nel mondo degli affari, risanare l’economia
dando all’etica il posto che le compete…”.
Giuridicamente
parlando, Scientology con i corsi non c’entra; questi condotti da privati
professionisti titolari di loro studi e società. Però devono usare i testi
Hubbard. E poi i costi dei corsi e dei testi sono salati, basta pensare il Volume
zero del corso di gestione aziendale costa 200€ in inglese e 250€ tradotto.
Secondo
dati riservati ma ufficiali di Scientology, nel 1996 in tutto il mondo hanno
seguito corsi con la “tecnologia di LHR” 55.646 aziende. Di queste, 2427 sono
entrate a pieno titolo nell’orbita di Scientology e iscritte all’annuario
Wise.
CONTROLLO MENTALE, LAVAGGIO DEL CERVELLO E
MISTIFICAZIONI
La
definizione di “lavaggio del cervello”, fu coniata nel 1951 dal giornalista E.
Hunt, è spesso usata come sinomino di
controllo mentale. Hunter aveva tradotto la parola cinese hsi nao, “lavare il
cervello” per descrivere il processo con cui gli americani catturati durante la
guerra di Corea (1950-1953) confessavano i loro crimini.
Ma
come è stato possibile che militari nordamericani – anche ufficiali di altro
grado in Corea e in seguito in Vietnam, ripudiassero la causa per la quale
combattevano, l’ideologia del loro paese?
Il
“lavaggio del cervello” è uno dei temi che appaiono nelle riviste di
psichiatria e psicologia, è stato oggetto di studi specialistici come quella di
Merlo (The Rape of the Mind) e di Saragant (La Conquista della mente
umana). I riferimenti al lavaggio nel cervello nella Cina maoista sono
sempre stati numerosi e sono stati motivo di commenti, tradotti in film,
articoli divulgativi chiaramente distorti (5°).
Harriet
Mills, autrice dell’opera Thought Remolding in China “Atlantic Monthly”,
dicembre 1959 (cit. da Snow, L’altra riva del Fiume), nata in Cina da
una famiglia di missionari presbiteriani, ammiratrice e della sua cultura, dopo
essere vissuta per venticinque anni in Cina, dove si laureò; ritornata in Cina,
accusata di spionaggio nel 1951 fu incarcerata, fu sottoposta per quattro anni
alla riforma del pensiero. Il metodo cinese, dice, deriva in primo luogo dai
vent’anni che i comunisti passarono in una guerra di guerriglia, che insegnò
alle reclute ad usare le armi, vivere in comunità e proteggere i contadini,
assicurando che “ogni uomo intenda non solo il come, ma anche perché delle
cose”; e in secondo luogo dall’organizzazione delle cellule per lo studio
dell’ideologia marxista. Dice, che la riforma del pensiero in Cina nasce
attraverso la fusione del convincimento cinese e del pensiero comunista. Critica e autocritica fuse insieme risultano
di un’efficacia impressionante “tanto che anche persone di grande
volontà – dice la Mils – che si potrebbero ritenere non facilmente piegabili
alla forza, sperimentarono lente, graduali, trasformazioni, talvolta
drammatiche e profondamente convincenti”.
Durante
un dei soggiorni in Cina Gregorio Bermann, psichiatra argentino, in un
colloquio col prof. Hov Pao-chang capo della sezione di anatomia patologica del
collegio medico di Pechino gli dice: “ So bene che cos’è il lavaggio del
cervello, - esclamò, - perché io stesso l’ho subito.
Che
cos’è? – domandai allarmato.
Per
molti anni, per mezzo secolo, quasi per tutta la vita ho sofferto di un
significato sbagliato della vita; ero dominato dalla preoccupazione per il mio
prestigio, per la mia persona e per i vantaggi che potevo trarre dal mio
lavoro.
E
adesso?
Adesso
ho compreso qual è il senso del mio lavoro. E’ benessere del mio popolo, del
mio paese. Comprendo qual è la finalità dei nostri compiti, che coincide con
ciò che ci hanno insegnato i nostri leader” (G. Bermann La salute mentale in
Cina Einaudi 1974, pag. 358-359).
LA
SALUTE MENTALE NELLA PSICANALI E NEL MAOISMO
Nel
cristianesimo primitivo (prima dell’affermarsi del papato) non poteva esistere
salute mentale senza salute morale. Ora la salute morale non è masi stata presa
in considerazione degli psichiatri e da quelli che si occupano di igiene
mentale. E’, sicuramente imputabile tale omissione al carattere idealista,
soggettivo e speculativo che hanno avuto in generale le teorie morali, con le
loro implicazioni moraleggiati. Ma se si
comprende il valore essenziale il principio morale della natura umana, il fatto
che esso costituisce un motore insostituibile della condotta normale e
patologica, esso entrerà con diritto e occuperà il suo posto in ogni indagine
sulla salute mentale.
Nella
psicanalisi, che pretende una completa e integrazione conoscenza dell’uomo,
risulta evidente l’assenza di questo elemento. Non è un caso che la psicanalisi
sia la filosofia dominante negli U.S.A.
Agli
antipodi di Freud e della psicanalisi c’è il pensiero di Mao. in tutta la sua
opera rileva la preoccupazione per un esigenza fondamentale per il rispetto
della verità, l’amore per i compagni. Gli insegnamenti di Mao sono un appello
alla virtù, al comportamento nobile e puro.
Ma
il maoismo non comprende solamente elementi morali, non si limita all’essere
virtuosi, ma sostiene che ciò che
veramente conta è cambiare il mondo, che la legge suprema dell’agire deve
essere la salute del popolo.
MORALE: AI PROBLEMI DELLA
VITA MODERNA, ALLA DEPRESSIONE DIFFUSA NELLA NOSTRA SOCIETA’, NON SERVONO
PRETI, PSICHIATRI, PSICOLOGI, MAGHI E CIARLATANI VARI, SERVE PER STAR MEGLIO
FARE LA RIVOLUZIONE.
NOTE—(1°)
Kurt Zadel Levin (1890 – 1947) psicologo tedesco, fu uno dei pionieri della
psicologia sociale. Professore di filosofia e psicologia all’Università di
Berlino dal 1926. Partecipò alla prima fase della scuola di Francoforte, nel
1933 con la presa del potere di Hitler emigrò negli U.S.A. Negli U.S.A. insegnò ad Harvard ed al MIT,
fu ricercatore e consulente presso numerose istituzioni pubbliche e
private. - (2°) Hunt Morton, The
Story of Psychology, Doubelday, 1993
(3°) Ibid.
- (4°) Ibid—(5°) Sargant prende sul serio e riteneva
valido ciò che riferiva il Time del 15 marzo 1956, quando di “centinaia di
migliaia di suicidi” e che “i passanti erano abituati a evitare i marciapiedi
sotto i grattacieli perché i suicidi che si gettavano dalle terrazze non
cadessero su di loro..” - Fonti—http://exnu.com-it.net/txt/hassan2.htm
ATTENZIONE:
I cosiddetti Comitati cittadini per i diritti dell’Uomo dipendono da una
agenzia americana e NON forniscono alcun supporto medico contro la
installazione di elettrodi nel corpo di persone che lo hanno chiesto loro.
ATTENZIONE: Sulla rivista “Nexus” stampata in provincia
di Padova (nulla a che vedere con “Nexus” rivista culturale veneziana) si è
fatta pubblicità sulla utilità del controllo mentale e delle torture
tecnologiche uditive, anche su
dichiarazioni di un generale del comando Difesa USA 1998. Nessuno se n’è
accorto !!!