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23-12-2006
vai a notizie sulla LEGGE SULLA TORTURA
Premessa
PERCHE' IN ITALIA LA TORTURA ERA
PERSEGUIBILE DALLA MAGISTRATURA (CHE SOLO NEL CASO DI LENARDO LA PERSEGUI’, NEL
1982-1983)
ANCHE SE LA TORTURA NON ERA UN REATO DEL CODICE PENALE
?
In realta'
chi commette questi reati potrebbe essere gia' di per se' perseguibile se la
magistratura lo volesse (ed anche dei reati connessi: pare esista la moda di sposarsi ragazze straniere
e di sottoporle a questo trattamento, cosi' dicasi per le prostitute
schiavizzate ed i bambini preda di organizzazioni di pedofili) ,anche se
i magistrati trattano da "pazzi" idenuncianti querelanti,per
i reati di omicidio tentato e continuato, attentato, istigazione al
suicidioviolenza sessuale,riduzione di persone in schiave/i, sostituzione di
persona,offesa a corpo politico, giudiziario ed amministrativo,
addirittura sequestro di persona e associazione a delinquere di stampo mafioso.
Sin dal mag-gio 2002 Paolo Dorigo nel carcere di
Biella - sez.EIV, iniziava a lottare, prima ancora che lo iniziassero a
torturare esplicitamente in permanenza (dal 12 maggio), per alcune
rivendicazioni tra cui l'istituzione di una legge che punisse la tortura
e di una commissione sugli abusi e- le violenze della polizia penitenziaria.
Nel 2004 una legge in materia e' stata bloccata dalla Lega nord e da
Alleanza nazionale (cui hanno affidato gli Esteri e le Comunicazioni e altro
!!!), il partito del ministro della "giustizia" Castelli. Dal mag-gio
2005 Paolo Dorigo impara ad apprendere che le torture del
controllo mentale avvengono anche su liberi
cittadini. Nel giugno 2005 chiede informazioni a_Notizie radicali ma non
ottiene rispo-ste. Nella citta' del palazzo, alcuni dicono che "e' pazzo".
La mafia in Italia (e nel mondo ha fatto "scuola")
fa cosi': a chi da' fastidio, prima di ammazzarlo, lo
si definisce tale. Ma la DDA tace. Negli USA, dove
stalker e controllo mentale sono iniziati sui gran- di numeri come in
Italia, verso la meta' degli anni 80,
ed MK Ultra ha preso piede sperimentalmente nelle
carceri negli anni 90, solo che negli USA e' cosanota e cisono
liste di morti, e il Presidente Clinton nel 1995
ha chiesto pubblicamente scusa diqueste infamie, mentre in Italia invece si e'
ancora al segreto di stato (ahime' pensa Paolo Dorigo,
a non aver letto prima e studiato conseguentemente bene la materia
quando un compagno gli passo' a Biella un articolodel Corriere dellasera su
McVeigh, il nazista di Okhlaoma che pri-ma di essere giustiziato venne
sottoposto a controllo mentale cfr. le trasmissioni di LA7 del
4-5-2003 e i Minoli-La storia siamo noi- RAI3 del 14-12-2003). In
realta' questo non e' un sito politico anche se gli effetti delle
nostre denunce potrebbero superare quelli di "Tangentopoli" e ogni
cosain realta' e' "politica". Qui si denuncia l'uso
della scienza per schiavizzare ammansire corrompere
stuprareminacciare sfruttare le persone, nelle carceri e-fuori,
soprattutto fuori, probabilmente soprattutto in Piemonte ma
non solo li'.
TUTTI
I DUBBI DI “UN DIRIGENTE DI POLIZIA” OSSIA DI UN TORTURATORE CHE IPOCRITAMENTE
FINGE DI NON CONOSCERE CERTE TECNOLOGIE E LIMITA ALLE “TECNICHE PSICOLOGICHE”
IL DISCORSO – da “La Stampa”: “MA INTERROGARE VUOL DIRE FARE PRESSIONE” . . .
(da La Stampa 14-12-2006)
14
dicembre 2006 La tortura è fuori legge anche in Italia (da La Stampa)
13
dicembre 2006 Dalla Camera un no atteso da vent’anni (da La Stampa)
13
dicembre 2006 Passata alla Camera (da Repubblica, con commento anche sull’emendamento
di F.I.)
5 ottobre 2006 Parziale soddisfazione AVae-m per la
formulazione della legge sulla tortura:
rimane che 24 anni per uccidere una persona sotto
tortura sono una grave scorrettezza, e certi termini di precisazione potrebbero
un domani forse suonare da esclusione, cosa di per sé anticostituzionale
(motivi personali, familiari, amicali, sociali, e non solo politici, sessuali,
razziali, religiosi): un ergastolo per uccisione sparando a una persona, e 24
anni per averla uccisa torturandola magari a lungo, e' incommensurabilmente una
ingiustizia. >Non abbiamo letto cazzate tipo quote di rimborso, da risolvere
processualmente, e vi e' compresa la tortura MENTALE. Una prima vittoria di
noialtri e di chi ci sostiene.
01-06-2006 La dichiarazione di Helsinki (1964-2004)
dell'associazione mondiale di medicina attesta secondo la categoria medica i
principi etici che escludono qualsivoglia sperimentazione su esseri umani senza
il loro consenso (art.20-21-22), del resto sia la nostra Costituzione sia le
Convenzioni Internazionali dei Diritti dell'Uomo escludono trattamenti senza il
consenso dell'interessato. Ovviamente le
relazioni di Rodota' e Capurro alla commissione della U.E. escludono in
qualsiasi caso queste intrusioni invasive e trattamenti mentali di vario
genere, ma permane uno specifico vuoto culturale in Italia, a parte per i reati
penali di violenza privata continuata, tentato omicidio, istigazione al
suicidio, ingiurie, calunnie, ecc.ecc., e i nazisti che sottacciono la tortura.
Commento
sui media
Quali sono i media che tacciono la nostra esistenza e danno spazio al ciarlatano Warwick Kewin ? linus, il manifesto, e quasi tutti i grandi giornali. Perche ? E' una domanda ardua, ma la risposta un giorno la si sapra' !!! Noi siamo contro quei tentativi di far ottenere dei riconoscimenti scientifichi a persone che non li meritano, cosi' come non ne hanno e non devono averne quelle branche psicologiche che si propongono di intervenire sulle persone con logiche reazionarie sostitutive del campo politico e sociale, proponentesi spiegazioni che individualizzano i problemi anziche' vederli sotto la loro vera ed autentica luce, di ogni singola situazione umana. Per questo non siamo solo contro la tortura in se' ma anche contro le presunte "scienze" psicologiche del comportamentalismo e del cognitivismo. Contro la prima perche' si pone come giustificativa della tortura definita "controllo mentale", elaborata dalla CIA e da personaggi come Delgado (erede di Mengele) contro il secondo perche' vuol dare spiegazioni scientifiche in chiave puramente neurologica ad ogni genere di sentimento ed azione umana senza eccezioni, peraltro con una discutibile propensione al segreto, spingendo così ricerca e presunzione oltre il diritto ed il rispetto delle persone. Nessun interesse economico e sociale può porre la "cura" mentale di chi non riconosce di essere "malato" se non di pura voglia di vivere. Per questo la ns. associazione si propone in chiave conflittualmente critica e non subordinata ad alcuna forma di medicina quando questa si "sostituisce" al diritto delle persone !